Capitolo 12

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Erano le 3 di notte quando Regina sentì bussare alla sua finestra, svegliandosi di soprassalto, prese la prima cosa che le capitò in mano e poi andò verso la finestra.
Si avvicinò e vide una sagoma i che faceva su e giù per il balcone, così, aprì la finestra di soppiatto e tirò l'oggetto alla sagoma "Regina! Cosa diavolo fai? Mi hai presa in testa, e poi sul serio, una pantofola?" disse Emma sottovoce di modo che la sentisse solo la ragazza.
Regina, quando riconobbe la voce scoppiò a ridere "che diavolo ci fai qui a quest'ora?" chiese la mora sempre sussurrando "dai entra prima che mi prenda un colpo" continuò, mentre iniziava a tremare "oh che cosa carina che ti preoccupi così tanto per me, non dovresti, sul serio" affermò Emma in modo ironico facendo ridere ancora Regina.
La mora prese la ragazza per il braccio e la tirò dentro, ritrovandosi poi con la schiena premuta contro il muro e le labbra di Emma sulle sue, quando sentì la sua lingua accarezzarle il labbro più e più volte, schiuse le labbra e le loro lingue si intrecciarono.
Fu un bacio lento, sensuale, passionale, ma che aveva un qualcosa di dolce.
Regina, suo malgrado, si staccò per riprendere aria "wow" disse ancora stordita, era impressionante che Emma le facesse sempre quell'effetto, "le cose sono due, o ti sono mancata da morire, o vuoi portarmi a letto" continuò poi con un mezzo sorriso.
"E se ti dicessi tutti e due, cosa succederebbe?" chiese Emma che nel frattempo era scesa a torturare il collo di Regina "potrei risponderti che sono senza biancheria" rispose la mora con un ghigno malefico dipinto in volto.
Sentendo quelle parole, Emma iniziò a succhiare, leccare, mordicchiare per poi baciare un unico punto del collo di Regina, facendolo diventare violaceo "ti prego no, un succhiotto no, cosa dirò a mia madre?" chiese Regina preoccupata "bhe, non si vede, ma se dovesse accorgersene potresti dirle che te lo ha fatto la tua bellissima ragazza mentre stavate facendo l'amore, anzi no, non dirle che facciamo l'amore, dille che ti stavo scopando, quindi, la tua bellissima ragazza mentre ti stava scopando e lei dormiva" concluse Emma soddisfatta "oh, quindi vuoi proprio che mi cacci di casa? E comunque vorrei far notare alla mia bellissima ragazza che non stiamo facendo l'amore, ah no giusto, volevo dire che non stiamo scopa-AH" a Regina sfuggì un gemito quando sentì le dita di Emma accarezzarle il clitoride per poi iniziare a disegnare dei piccoli cerchi immaginare si di esso.
Istintivamente Regina allargò di più le gambe, per darle più spazio.
Emma, mentre continuava a quella dolce tortura, le mise un braccio attorno alla vita e la prese in braccio, per poi adagiarla sul letto, e mettendosi sopra di lei.
Le tolse i pantaloncini del pigiama, notando che effettivamente Regina non indossava gli slip. Si riavvicinò alla sue labbra e la baciò di nuovo, con più foga, soffocando i gemiti della ragazza nella sua stessa bocca.
"Dio come sei bagnata, mi ecciti da morire" le sussurrò all'orecchio con voce roca, se avesse continuato così, Regina sarebbe venuta da un momento all'altro "sai" continuò Emma sempre con quella fottutissima voce "vorrei tanto assaggiarti" confermò Emma, sentendo Regina bagnarsi sempre di più parola dopo parola.
"Allorah, fallo... Ah, assaggiami" disse Regina ansimando, guardando Emma dritta negli occhi.
Il loro sguardo restò fisso l'uno negli occhi dell'altra, fino a quando Emma non si ritrovò faccia a faccia con l'intimità di Regina, chiuse gli occhi e inspirò a fondo, come a voler imprimere quel profumo nella sua mente e nelle sue narici.
Riaprì gli occhi e si avventò sul clitoride oramai gonfio di Regina, succhiandolo e leccandolo.
La mora emise un gemito un po' più forte degli altri, e di istinto le mise una mano tra i capelli, tenendola in mezzo alle sue gambe, ed Emma prontamente le tappò la bocca con una mano, mentre l'altra era andata a stuzzicare un capezzolo di Regina, tirandolo leggermente, torturandolo.
Quando vide che era arrivata al limite, si stacco dal clitoride e la penetrò con la lingua, sperando che non urlasse più di tanto, per non svegliare nessuno.
Con la lingua continuava a fare avanti e dietro, dentro e fuori, finché non raggiunse l'orgasmo.
Ma Emma continuò a penetrarla, ad assaggiarla, finché Regina venne di nuovo, più e più volte, gridando il nome della bionda in più occasioni.
Quando Emma vide che non ce la faceva più tolse la lingua da dentro di lei, e si leccò le labbra, poi con una mano si pulì il mento gocciolante, letteralmente, dagli umori di Regina.
Quest'ultima prese Emma per le braccia e la fece mettere sopra di se, e la baciò, sentendo il suo stesso sapore dalle labbra della bionda, che nel frattempo continuava a torturarle il capezzolo con le dita "Emma, per come sono messa in questo istante, potrei venire anche solo per questo" disse Regina ansimando "e allora fallo, vieni, vieni per me amore mio" sussurrò Emma, e non ci volle molto che Regina venne per l'ennesima volta, sempre con il nome di Emma ad accompagnare quella discesa, e le torture della bionda sul suo capezzolo che diminuivano sempre di più.
Regina sbadigliò, esausta, così Emma si distese accanto a lei, la prese tra le braccia e iniziò ad accarezzarle i capelli, "ti amo" sussurrò Emma prima che si addormentasse, "ti amo anche io" rispose la mora cadendo poi del tutto tra le braccia di Morfeo, e non ci volle molto prima che anche Emma si addormentasse.

Ehilaaa,
So di non aver aggiornato per tipo più di un mese, ma la mia immaginazione era andata a farsi fottere (da Jennifer lol)..
Però spero che con questo capitolo possiate perdonarmi :3..
Ora vado a dormire, notte a tutti e sognare Regina/Lana (che Emma/Jennifer me la tengo per me.. E chissà se verrà(😏) davvero in sogno)
Okay me ne vado, addio.

GayBye everyone

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