Primo Capitolo (R)

18.6K 946 444
                                    


<<Io non ci vado! Mi rifiuto di essere una vittima del sistema! Piuttosto mi ammazzo!!>> sto urlando da circa mezz'ora mentre mia sorella Lucy mi ascolta sbuffando. La mia voce ha raggiunto tonalità troppo acute persino per me, ma l'improvvisa convocazione mi sta facendo andare a fuoco il cervello. Mi chiedo come faccia Lucy a mantenere la calma, a volte ho la certezza che il suo soprannome sia fin troppo azzeccato. Fin da piccole si è mostrata calma, riflessiva e logica, tutti la chiamavano testa fredda per il suo modo di non perdere mai la razionalità, capite solo da questo che io sono la sua antitesi. Ciao, io sono Testa Calda, la ragazza che dà in escandescenze per tutto e che in questo momento sta dando di matto per l'evento più odiato del Recinto. Siamo appena state convocate entrambe per l'Isola Delle coppie, ma lei sembra non fare una piega. Sono passati già cinque anni dall'ultima convocazione e ora ci tocca nuovamente iniziarne un'altra. Il destino è davvero crudele!

<<Piantala di fare la melodrammatica. Non ti si addice!>> sbuffo di nuovo mentre mi parla, praticamente non ho smesso di sbuffare un attimo, da quando abbiamo iniziato il discorso. È così calma e posata mentre sta seduta sul letto con le mani giunte e posate sulle gambe. Come fa ad essere così tranquilla lo sa solo lei e soprattutto mentre mi rimprovera, cosa che mi innervosisce ancora di più. Mi urta quando si comporta in questo modo, sembra una donna severa e priva di emozioni. Prima o poi perderà tutta la sua aura di serietà no? Beh, quando accadrà voglio essere in prima fila.
<<Spiegami perché sei così tranquilla!>> a questo punto voglio capirne il motivo, nessuno sano di mente potrebbe accettare una cosa simile, soprattutto considerando che dovremo accoppiarci con degli estranei, manco fossimo animali! Che schifo!

<<Sono anni che mi preparo al giorno della convocazione, sapevo sarebbe capitato anche a me. Il punto è: tu come facevi a non sospettarlo? Abbiamo solo due anni di differenza, e come me, rientravi nei parametri! La domanda sorge spontanea: pensavi di scamparla?>> ha ragione, ma che diamine, volevo illudermi che non sarebbe successo. Illudermi che questo momento non arrivasse.

<<Non fare quella faccia sorellina - dice dandomi un buffetto sulla guancia - vedrai che nessuno si metterà in mezzo tra te e Caleb>> come fa a dirlo non lo so. Nulla è certo!

Arrossisco al pensiero del mio ragazzo, ma forse dovrei definirlo ex, visto che probabilmente ci assegneranno altri compagni. Caleb, ventidue anni, bello da mozzare il fiato. Nessuno nel Recinto è bello come lui, anche se, non è che ci conosciamo tutti; è vero che siamo in pochi ma tendiamo a starcene per conto nostro e ad interagire tra di noi solo quando è strettamente necessario. Stiamo insieme da due anni e ora la nostra storia non potrà continuare. È inutile disperarsi, Lucy ha ragione eppure ha torto su una cosa. Anche lui è stato convocato e non ci sono garanzie che venga accoppiato con me.
Tutte le storie fra adolescenti finiscono, ne sono un esempio i miei genitori. Mamma prima della convenzione frequentava il figlio del fornaio, aveva solo vent'anni quando furono convocati, l'amore che sembrava unirli venne spezzato e la mamma finì con papà. Si vogliono bene certo, ma io loro non è amore, non si amano, sono stati obbligati a creare una famiglia, solo per essere parte del popolamento, dalla loro unione infatti nacque prima Lucy e a distanza di due anni io.
Il governo obbliga tutte le coppie a formare una famiglia con minimo due figli, ma ci sono altri che ne hanno di più. Ne è un esempio quella di Caleb, sono cinque fratello e lui è il figlio di mezzo. Devo essere sincera, anche i fratelli sino davvero bellissimi, peccato siano già accoppiati, felici oppure no, lo sono e resteranno tali.
Tornando al discorso precedente, dicevo: il governo premia le coppie che decidono di avere tanti figli, dà loro dei bonus in denaro da spendere nell'acquisto di cibo extra. Ma non è questo che ha spinto i coniugi Larson ad avere cinque figli. Quando vennero accoppiati, capirono di amarsi. Sono rare le coppie a cui accade e quelle poche sono sempre viste con un occhio di riguardo dalla popolazione romantica che, crede nell'amore, anche se creato da un "gioco simile".
Io non so se ci credo. Con Caleb sto bene, ma non so come sia il vero amore, però penso di provarlo quando stiamo insieme. Mi sento sempre nervosa, mi sudano le mani (il che non è molto femminile), quando non c'è però mi manca, ma tutto quel nervosismo svanisce e mi sento meglio!
<<E se non venissimo messi insieme?>> questa domanda mi ronza per la testa da quando mi sono resa conto che le possibilità erano pari a zero. Nonostante tutto, ho bisogno di una sicurezza, anche se falsa, per lo meno servirà a farmi superare la nottata. <<Vedrai, il capo dell'isola vi assegnerà reciprocamente>> mi abbraccia e mi augura la buonanotte.
Mi metto sotto le coperte e cerco di addormentarmi seguendo il dolce russare di mia sorella ma il mattino è troppo vicino e mi trova già sveglia.
<<Buongiorno mie belle colombelle!>> la mamma entra in camera radiosa come il solito. Ha quarant'anni ma è bella come quando ne aveva venti. Assomiglia incredibilmente a Lucy, o forse è meglio dire che mia sorella le assomiglia. Entrambe hanno voluminosi capelli castani con qualche sfumatura dorata. Occhi da cerbiatto verde muschio. Il loro volto a cuore è dolce e delicato. Le invidio da morire perché io oltre ad essere Sfortunata sono il loro opposto. Non sono brutta sia chiaro, ma non mi ritengo bellissima come loro. Io ho i capelli lunghi, fin quasi al sedere, biondo cenere. La lunghezza è il mio unico vanto, poiché adoro acconciarmeli come più mi piace. Ho gli occhi con miele, un po' ambrato e il mio viso è tutto spigoli secondo me, inoltre tutti dicono che ho preso da papà! Va beh, tralasciamo il mio aspetto, perché stamattina oltre agli spigoli, dovrei aggiungere le borse livide sotto gli occhi. Mi ci vorrà una vita per rendermi presentabile, almeno secondo i canoni minimi della mamma. Se fosse per lei sarei addobbata simile ad una bambola di porcellana, ma a me non interessa, lascio quelle cose a mia sorella, che è più lieta di prestarvisi.
Mi volto verso Lucy. Sta indossando il suo abito migliore, quello che la farà sembrare davvero ad una bambolina. Sarà bellissima e tutti sbaveranno per averla come moglie. Rabbrividisco alla parola moglie, oddio, ciò implica avere un marito ed io non sono pronta nemmeno a pensare a quel concetto, figuriamoci a vedersela a fianco. Scuotono la testa per togliermi quei pensieri ma i brividi non finiscono e aggrotto le sopracciglia quando mamma mi mostra l'abito che mi ha comprato. È una cosa oscena, tutto fronzoli e color pesca. Io ho io color pesca, per di più i vestiti! Spero stia scherzando, perché io quell'orrore non lo metto.
<<Non ci penso nemmeno!>> le dico tirando fuori dall'armadio un paio di jeans neri e una camicetta con inserti in pizzo, è l'unica cosa femminile che posso concedere di indossare. Enorme sbaglio da parte mia. Mamma mi guarda e utilizza la sua tattica migliore per farmi cedere. Occhi da cerbiatto e labbra tremolante a supplica. So che potrei cedere, in genere è così, e alla fine faccio quello che mi chiede, ma oggi no. Quella che andrà sull'Isola sarò io e ci andrò vestita come vorrò.
<<Ti prego mamma, il vestito no!>> non transigo. Odio gli abiti soprattutto se così voluminosi e poi a cosa mi servirà essere carina, visto che sull'isola indosserò abiti scelti dal governo? Inoltre quella carina in famiglia è Luca, anzi lei è proprio affascinante e regale, abbaglierà tutti con la sua aurea di beltà che metterà in ombra me.
<<Va bene - dice posando l'abito nell'armadio. Finalmente la spunto. Uno a zero per Alexa! - metti questa però>> e tira fuori una gonna a vita alta nera. Pensavo di averla nascosta meglio, invece...
Mi guarda con quegli occhioni speranzosi e alla fine acconsento. Come non detto, ha vinto lei su tutta la linea, alla fine l'ha spuntata, in un modo o nell'altro.
Siamo pronte per quando arriva il rappresentante del governo a prelevarci. Salutiamo mamma e papà e la nostra casa. Questa sarà l'ultima volta che la vedrò da sola, quando vi ritornerò, sarà in compagnia del mio futuro marito.

L'isola Delle CoppieWhere stories live. Discover now