"Promesse"

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Michael aveva organizzato la cena con i suoi genitori e i suoi fratelli: aveva chiesto a Celine il favore di preparare qualcosa da mangiare e lei,anche se solo per una sera, era ritornata a Neverland.
"Michael, è così triste questa casa. Prima era piena di gioia e risate e ora..."
"Tutto passa, Celine"
Anche perchè se tu non avessi parlato con Tatiana quella maledetta sera, questa casa sarebbe ancora felice.

Meg era molto imbarazzata all'idea di dover fare la conoscenza dei Jackson. Temeva in particolare il padre di Michael: lui non gliene aveva mai parlato e lei non aveva voluto forzarlo, ma sapeva dai giornali che Joseph lo picchiava e lo disprezzava ai tempi dei Jackson 5 e i rapporti tra loro erano molto tesi.
Meg stava scegliendo il vestito da mettersi e Michael le arrivò da dietro:
"Sei carina con quest'aria corrucciata...Ansia?"
"Troppa..."
"Non devi preoccuparti amore. Mia madre è un angelo, mia sorella Janet è fantastica e i miei fratelli sono dei matti! Ti faranno trovare tutti a tuo agio e poi sanno quanto io sia pazzo di te, vogliono vedermi felice"
Meg gli accarezzò il mento: "E tuo padre?"
Vide i lineamenti di Michael indurirsi: "Mio padre è un mistero per me, non riesco a capirlo. Non manifesta mai le sue emozioni...è molto duro. Ma non darà problemi"
Meg non ne era del tutto sicura.

Alle nove in punto i cancelli di Neverland aprirono la strada a due grosse macchine nere. Michael gli andò in contro tenendo Meg per mano.
"Mikeeee"
Una ragazza dalla pelle scura, una grande quantitá di capelli ricci e un sorriso bianchissimo si buttò al collo di Michael.
"JANET! Ah, quanto è bella la mia piccola Donkey!"
Janet gli stampò un bacio caloroso sulla guancia. "Evita di chiamarmi con quel soprannome davanti a tutti..." Poi guardò Meg: "Ma questa strafiga è la famosa Meg!!"
Meg non potè fare a meno di ridere: Janet era così estroversa e gioiosa che era impossibile non adorarla.
"Si sono io!" Si diedero due baci sulla guancia e Janet la abbracciò: "Tu sei bellissima, ma anche mio fratello è un pezzo d'uomo, tu che dici?"
Michael arrossì e tappò la bocca a Janet con fare scherzoso.
Subito si videro attorniati da cinque uomini di colore, due donne e una graziosissima signora vestita di viola, che doveva essere la madre di Michael, Katerine.
I fratelli di Michael si presentarono uno per uno a Meg e abbracciarono affettuosamente Michael: "Hey bro! Finalmete ti sei deciso a trovartene una!" "Ed è pure bella!" "Non come quella Tatiana... bella per caritá, ma che cartteraccio..." Michael fulminò Marlon con un'occhiata: non sopportava di sentire neppure il nome di quella donna.
Rebbie e LaToya, le altre sorelle di Michael, si mostrarono anch'esse gentili, ma mai come la signora Jackson. L'amore che provava per Michael era visibile: il suo sguardo era quello di una madre col cuore gonfio di orgoglio, ma forse coperto da un velo di preoccupazione. "Michael, ma stai mangiando? Ti vedo un po' sciupato..."
"Va tutto bene mamma. Ti presento Meg"
Il sorriso di Katerine era identico a quello di Michael: sincero e puro.
"Meg benvenuta nella nostra famiglia! Michael è così felice di averti vicina, devi sentire la sua voce quando parla di te...sei bellissima, ti trovo molto raffinata" la abbracciò a lungo, come se la conoscesse da sempre.
"Signora Jackson..."
"Oh chiamami Katherine, cara"
"Katherine, spero solo di essere all'altezza di suo figlio. Deve essere orgogliosa di lui"
"E lo sono"
Infine, per ultimo, uscì dalla macchina un uomo grosso e scuro. Portava un cappello nero come l'abito e si appoggiava a un bastone per camminare. Il suo sguardo colpì profondamente Meg: era di ghiaccio, duro come la pietra. La pelle rugosa gli ricadeva lungo il viso. Non aveva nulla di Michael. Dalla sua espressione sembrava che non vedesse l'ora di andare via. Si avvicinò lentamente e disse a Michael:
"E' pronta la cena? Ho fame"
Non si degnò nè di salutare Meg, nè di guardarla.
Michael li fece entrare nella sala: Celine aveva fatto un ottimo lavoro, tutto era perfetto. Meg era seduta accanto a Michael e a Janet, che non la smetteva un attimo di parlare. Rebbie si dimostrò molto dolce, il suo carattere riservato e timido era simile a quello di Michael. LaToya invece non convinceva affatto Meg: le sembrava falsa e la sua fissa per il pulito la rendeva ridicola.
Jermaine, Jackie, Tito, Marlon e Randy erano di ottima compagnia e la serata trascorse piacevolmete. Solo Joseph parlava a monosillabi e spesso rispondeva alle domande con un brontolio stizzito.
"Michael, la tua ragazza ci piace parecchio" disse Jermaine.
"Mi fa piacere, ma cerca di toglierle gli occhi di dosso ogni tanto Erms"
"Ohoh fratello geloso"
Katherine prese la parola: "È vero Michael, Meg è adorabile e siamo felici per te...non è vero Joe?"
Joseph non rispose subito. Squadrò Meg e poi disse: "Mediocre, incredibilmente ordinaria. Ci sono donne più belle e interessanti di lei e Michael potrebbe averle tutte se solo non fosse tanto ingenuo. Questa ragazza faceva la parrucchiera...le avrá fatto comodo avere un po' di milioni sotto i denti"
Cadde un silenzio di tomba. Meg era diventata bordeaux. Janet le prese la mano per rassicurarla.
"S-signor Jackson io..." non riusciva a dire una sola parola.
Michael scattò in piedi:
"Non ti permetto di parlarle così"
"Michael...non importa stai tranquillo" balbettò Meg
"Ti ho dato tutto. Mi hai preso tutti gli aspetti migliori della vita. Non ti permetto più di mettermi i piedi in testa. Non mi rappresenti nulla Joseph"
"Bada a come parli ragazzino" ringhiò: "Se sei quello che sei è perchè io l'ho voluto, altrimenti a quest'ora staresti a spaccarti la schiena all'acciaieria di Gary"
"Se sono quello che sono è perchè l'ho voluto io. Hai usato me per realizzarti, ma non sono più sotto il tuo controllo. Non ti piace Meg? Bene, è un tuo problema"
"Sta con te perchè hai i soldi, ma sei troppo sciocco per capirlo"
"Meg mi ama... ed è incinta"
Tutti trattenero il respiro. Joseph sfogò i nervi stringendo forte il fazzoletto nel pugno della mano.
"Michael...oddio ma è stupendo!!"
Meg sorrise per l'entusiasmo di Janet, ma le parole di Jospeh l'avevano ferita.
"Tieniti il tuo bastardo, non voglio che tu me lo faccia nemmeno vedere quando nascerá"
"Esci da questa casa Jospeh...ESCI"
Michael aveva aperto la porta con rabbia. Jospeh lo guardò con aria di sfida e gli comparve un orribile ghigno sul volto. Uscì, seguito da tutti gli altri che lanciarono uno sguardo comprensivo e solidale a Michael. Janet li abbracciò entrambi e sussurrò: "Miki trattamela bene e non fartela scappare... le ho dato il mio numero. Ciao fratellone"
Michael le accarezzò la guancia amorevolmente e la guardò andare via.
Meg salì in fretta le scale.
"Aspetta amore..."
"Voglio stare sola Michael"
"Ma io non voglio lasciarti sola. Non mi importa quello che pensa Joseph. Ha sempre avuto da ridire su ogni ragazza che ho avuto"
"Volevo che mi accettasse"
Michael si stese sul letto accanto lei: "Non ha mai accettato nemmeno me. Non hai idea di che cosa ho passato con lui. Di notte ancora sogno quelle giornate". Si era fatto cupo.
"Non pensarci Mike...adesso dormiamo"
"Si piccola, dormi".

***

3 mesi dopo

Meg era stesa sul lettino del ginecologo, e Michael le accarezzava i capelli dolcemente.
"Signori... volete conoscere il sesso del bambino?"
Entrambi annuirono.
"È una bellissima femminuccia"
"Ah, me lo sentivo!" esclamò Meg
"Sará una meravigliosa principessina... sta bene?"
"Benissimo signor Jackson, il battito è regolare"
"La ringrazio Dr. Anderson"
Michael e Meg uscirono dalla porta sul retro: era stato un miracolo che nessuno li avesse visti entrare o sarebbero stati attorniati da una marea di fans urlanti e paparazzi.
"Hai visto? Che ti avevo detto, non ci ha visto nessuno"
Michael non aveva neppure finito la frase che, sollevando lo sguardo, vide decine di fotofrafi e giornalisti assalirlo, oltre a un enorme fruppo di fans.
"MR JACKSON!! La sua fidanzata è incinta?"
"Michael è vero che state per sposarvi?"
"Meg puoi dirci qualcosa sulla vostra relazione? Dopo le prime foto sui giornali non ne abbiamo più saputo nulla..."
Michael salutò i suoi fans amorevolmete ma non degnò di uno sguardo i giornalisti e continuó a camminare verso la macchina.
"Non rispondere Meg" le sussurrò.
Dopo aver firmato una decina di autografi finalmente si sedettero e ripartirono a tutta velocitá.
"Va bene, come non detto" rise.
Meg non sembrava essere dello stesso umore.
"Hey..."
Scoprì i suoi occhi pieni di lacrime.
"È sempre la stessa storia. I giornali scriveranno che sono incinta e lo saprá anche Craig... ma non capisci?"
Michael la strinse a sè accarezzandole la pancia giá visibile
"Prenderemo le giuste misure di sicurezza Meg. Non accadrá nulla di male alla nostra piccola"

Il giorno dopo i tabloids non parlavano d'altro:

"MICHAEL JACKSON DIVENTA PAPÁ.
La fidanzata è incinta di 4 mesi"

"Maledizione...". Meg leggeva l'articolo con aria visibilmente preoccupata e ansiosa.
Improvvisamente il telefono di Meg squillò. Craig.
"Cazzo"
"Meg rispondi"
"No ti prego Michael"
"Rispondi. Sono qui con te...siamo tutti e due qui con te, io e la piccola"
Meg si fece forza e rispose.
"Cosa vuoi ancora??"
"Meggie Meggie... volevo farti le congratulazioni. Ho saputo che aspetti un bambino"
"N-non è vero. Sciocchezze dei tabloids"
"Eppure dalle foto sembra che tu abbia una bella pancia...Oh piccola, ho sempre saputo quando dicevi le bugie, non sei mai stata abile nel farlo"
"Lasciaci in pace Craig"
"Da tre lunghi mesi non mi faccio sentire... ma adesso mi mancate. Il piano necessita di ancora un po' di tempo, ma non pensate che mi sia dimenticato di voi. Siete sempre nei miei pensieri... a proposito, è maschio o femmina?"
Meg era terrorizzata: "E' femmina"
Craig emise un verso di compiacimento: "Sará un piacere fare la sua conoscenza"
"C-cosa vorresti dire?"
La voce roca di Craig tuonò in una risata: "Voglio dire che è mia. Dovrá pur conoscere suo padre"
Meg scattò in piedi dalla rabbia e urlò contro di lui: "NON SARÁ MAI TUA. È DI MICHAEL"
"Non vorrai farmi credere che giorni e giorni di divertimento insieme non sono serviti a nulla... metterti incinta faceva parte del mio piano"
"NON AVRÁ NULLA DI TE, MI HAI SENTITO?? È MIA FIGLIA"
"Oh questo lo vedremo. Quando nascerà inizierá un brutto periodo per te, piccola Meg. Avrò quella bambina se sará la mia...e morirá se sará di quel Jackson. È una promessa".
La chiamata terminó così. Meg perse i sensi dallo stress di quella conversazione. Michael cercava di rassicurarla: "Meg...Meg...Non accadrá, te lo giuro, dovessi morire per questo... Non lascerò che le accada nulla, ti nasconderemo in un altro appartamento. Amore, calmati"
Meg non riusciva ad ascoltare le sue parole. Non riusciva a sentire e a percepire più nulla se non un senso di oppressione.
"Craig mantiene sempre le promesse..."

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