Capitolo 16.

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Il periodo delle vacanze era trascorso in fretta e anche se breve era bastato a farmi ricordare il reale motivo della mia fuga da Doncaster.
Mia madre e il mio patrigno si erano dimostrati premurosi, ma quell'ambiente era diventato ormai opprimente per me e sentivo che il mio posto era a Londra.
Ero perfino riuscita a fare parola di Zayn e mia madre era rimasta entusiasta della notizia, diceva che un ragazzo con i piedi ben saldi a terra era l'ideale per me.

Il mio ritorno all'accademia era avvenuto solo qualche ora prima, ma dopo aver disfatto i bagagli ero già pronta ad uscire di nuovo. Volevo vedere Zayn, erano trascorsi giorni dall'ultima volta in cui ero stata tra le sue braccia e stavo aspettando con grande ansia quel momento.

Durante quel breve periodo c'era stato un intenso scambio di messaggi tra di noi e ciò aveva contribuito a farmelo mancare ancora di più. Era assurdo sapere quanto avessi realmente bisogno della sua presenza al mio fianco.

Mi presentai di fronte a casa sua e suonai il campanello come mia abitudine. Nonostante avessi la chiave non mi sembrava il caso di utilizzarla, ma dopo svariati minuti nessuno si presentò all'ingresso. Mi sedetti su uno degli scalini in ferro e composi il numero di Zayn in attesa di una risposta che non arrivò, continuai in quel modo svariate volte e non ottenni mai risposta.

-Amethyst, cosa ci fai qui? Potevi entrare-

-Ti stavo aspettando, non hai risposto alle mie chiamate-

Zayn era come comparso dal nulla e non mi ero nemmeno accorta della sua presenza, mi alzai da quello scalino per regalargli un bacio sulla morbida guancia.

-Potevi usare la chiave, avrai preso freddo. Da quanto tempo sei qui?- formulò la domanda estraendo la chiave dalla tasca e inserì il piccolo oggetto nella toppa.

Varcai la soglia della porta solo dopo di lui e non appena chiuse la porta principale mi ritrovai letteralmente schiacciata tra essa e il suo corpo. Le mani di Zayn si posarono sui miei fianchi e mi ritrovai il suo viso a pochi centimetri di distanza. Sentivo il cuore in gola a causa di quella vicinanza improvvisa.

-Sono qua da più di dieci minuti, credo- risposi mormorando appena.

-Mi sei mancata- sorrise puntando gli occhi nei miei.

-Mi sei mancato anche tu- replicai incantata dai suoi occhi scuri.

Con un semplice movimento unì le nostre labbra e per la prima volta dopo giornate intere sentii le mie gambe tremare nuovamente. Erano passate a stento due settimane, ma per noi quel tempo era stato come infinito.
Le mie giornate senza Zayn erano quasi tristi e spente, sembravano non voler mai volgere al termine. Era il tono che colorava il trascorrere dei miei giorni.

-Ho sognato questo momento notti intere, mi mancavano le tue labbra- si allontanò da me con un sorriso dipinto in volto.

Notai in quel momento una valigia vicino all'ingresso, forse non aveva ancora fatto in tempo a disfare il bagaglio.

-Quindi sentivi solo la mancanza di esse?- domandai piegando la testa e cercando di trattenere una risata.

-Oh no, assolutamente. Mi sono mancati i tuoi capelli che profumano di vaniglia, mi sono mancati i tuoi occhi color caramello, mi è mancato il tuo naso leggermente all'insù, mi sono mancate le tue labbra rosee, mi sono mancate le tue piccole mani sul mio corpo e per finire ho sentito la mancanza dei tuoi modi dolci e insicuri che tanto apprezzo. Mi sei mancata, Amethyst-

Mi buttai tra le sue braccia senza donargli replica, era uno di quei momenti in cui le parole non erano necessarie e ne eravamo entrambi consapevoli. Mi lasciai cullare lentamente e sprofondai nel suo dolce ed intenso profumo.

-Non so cosa farei senza di te, non riesco proprio ad immaginarlo- quell'abbraccio divenne più forte alle mie parole.

-Sono qui e non devi immaginare nulla adesso, va bene?- il suo tono piatto mi spinse ad alzare lo sguardo.

-Va bene, ma ho detto qualcosa di sbagliato?-

Zayn scosse la testa con un timido sorriso e prima che potessi replicare unì nuovamente le nostre labbra in un bacio più intenso di prima.
Le sue mani vagarono sopra la stoffa della mia maglietta prima di inserirsi proprio sotto ad essa e iniziò ad accarezzare la mia pelle con estrema lentezza.

Prima ancora di rendermene conto stavo già seguendo i suoi passi verso la camera da letto. La porta della stanza fu chiusa con un tonfo, i nostri vestiti finirono a terra e per la prima volta in vita mia sentii di essere nel posto giusto con la persona giusta.

Eravamo due colori diversi intenti a mescolarsi per creare un nuovo dipinto.

-
Angolo autrice;
Ecco qua un nuovo capitolo, oggi mi annoiavo e ho deciso di fare un doppio aggiornamento!
Mancano ancora pochi capitoli prima delle fine, ma intanto vorrei sapere cosa ne pensate❤

ShadesWhere stories live. Discover now