Capitolo 13.

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Era passata una settimana da quel giorno alla serra, era stato piuttosto strano rivedere Louis dopo tutto quel tempo. Lo credevo ancora a Doncaster ed era stata una vera sopresa ritrovarlo per puro caso quel giorno.
Eravamo stati insieme per gran parte del liceo, ma la nostra storia non era terminata nel migliore dei modi.

Era stato proprio Louis a pormi un invito, voleva uscire a cena e avevo assecondato quel suo desiderio. Zayn si era però autoinvitato, c'era qualcosa in lui che non lo convinceva affatto.

-Come sta la tua famiglia?- formulai tale domanda osservando quello che era stato il mio ragazzo per gran parte del liceo.

-Direi che stanno tutti bene, i tuoi?- replicò Louis pochi istanti dopo.

Eravamo in un locale piuttosto carino e accogliente. Louis era di fronte a me mentre Zayn era al mio fianco intento ad ascoltare la nostra conversazione.
Louis era l'opposto di Zayn, era poco più basso di lui, i capelli castani e gli occhi azzurri. I suoi occhi erano impossibili da non notare, un magnifico blu oceano. Ciò che gli distingueva maggiormente era il carattere, Zayn era molto più timido rispetto a Louis ed erano come il giorno e la notte.

-Tutto bene- mentii, erano settimane che evitavo la mia famiglia. Sapevo bene che presto avrei dovuto affrontarli.

-Allora, come vi siete conosciuti?- osservai il ragazzo di fronte a me mettersi comodo sulla propria sedia.

-In accademia- Zayn rispose prima di me.

-Ah sì?- Louis sembró incalzarlo. L'aria tra i due era quasi elettrica, non c'era nemmeno l'ombra di una simpatia reciproca.

-Amethyst è una presenza incantevole ed è difficile non notarla, mi ha colpito fin dal primo istante. Da cosa nasce cosa e quindi eccoci qui- terminata quella breve spiegazione il suo sguardo si posò su di me.

-Sei fortunato è la miglior ragazza che io abbia mai conosciuto- Louis mi regalò un sorriso e non potei fare a meno di arrossire come mio solito.

-Lo so, sono davvero fortunato-

Sentii un leggero senso di imbarazzo, non mi era mai piaciuto stare al centro dell'attenzione. Ci pensò Zayn a farmi stare meglio, appoggiò la mano sul mio ginocchio e sorrisi per quel suo piccolo gesto. Era sempre premuroso e riusciva a farmi stare meglio anche con l'azione più insignificante.

Louis sembrava divertirsi nello stuzzicare il ragazzo al mio fianco dato che Zayn era parecchio geloso.
Iniziò a parlare dei vecchi tempi, quando eravamo al liceo e stavamo ancora insieme. Raccontò alcuni aneddoti imbarazzanti di cui mi ero quasi scordata.

-Tu non eri esattamente il mio tipo, Louis- roteai ancora gli occhi dopo l'ultimo aneddoto.

-Lo so, ma all'epoca mi piaceva pensarlo. Qualcosa in comune lo abbiamo ancora-

La serata stava ormai volgendo al termine, ma Louis non aveva ancora perso la sua solita parlantina. Dopo uno dei suoi tanti racconti era giunto a narrare di come la nostra storia avesse preso il via.

-Oh, davvero? Sono curioso di sapere di cosa si tratta- Zayn si intromise in quella conversazione con fare quasi irritato.

-Siamo cresciuti entrambi senza padre, ma come ben saprai non è l'argomento preferito di Amethyst- e bastò quella risposta a farmi gelare il sangue.

Mai avevo parlato a Zayn della mia famiglia e non avevo confidato lui di non aver mai conosciuto il mio padre biologico. Era l'ultimo argomento al mondo di cui volessi realmente parlare.

Il ragazzo al mio fianco si irrigidì di colpo e una strana espressione si dipinse sul suo volto. Era confuso e non era difficile capirlo, la sua mano era stata per gran parte del tempo sul mio ginocchio e a quella rivelazione la ritrasse di colpo.

-Senza padre?- chiese Zayn osservando prima me e poi Louis.

-Sono cresciuta con un padre, ma non è il mio vero padre biologico. Tutto qui- cercai di giustificarmi, ma lui non sembrò calmare il proprio animo.

-Non ne ero a conoscenza, Amethyst- il tono freddo di Zayn quasi mi fece venire i brividi.

-Semplicemente non mi piace parlarne, fine della storia-

Louis stava osservando quella scena a occhi quasi sgranati, si era subito reso conto di aver detto qualcosa di sbagliato. Purtroppo non ne aveva colpa, era colpa mia e della mia stupida idea di non rivelare il mio passato.
Zayn stava reagendo male e non era ciò che mi aspettavo in quel momento.

-E di quante cose non ti piace parlare?- il suo sguardo si posò su di me e sentii i suoi occhi scuri scrutarmi.

-Zayn non esagerare, ti prego- quasi mormorai.

-Temo di dover andare, forse qua sono di troppo. Ci vediamo all'accademia-

Si alzò prese la propria giacca e lo vidi incamminarsi verso l'uscita del locale sotto il mio sguardo incredulo. Mimai delle scuse piuttosto goffe a Louis e corsi letteralmente dietro al ragazzo di fronte a me. Era appena uscito dalla porta principale del locale e riuscii a fermarlo appena in tempo.

L'aria era fredda, l'inverno era ormai alle porte e il suo sguardo sembrava adeguarsi a quel clima.

-Parliamone, non andartene via- presi un respiro profondo in attesa di una risposta.

-Ricordi la nostra piccola discussione al mio appartamento?-

-Sì, mi ricordo- risposi subito.

-Te ne stavi andando perchè volevi che mi confidassi con te. Io, alla fine, l'ho fatto. Tu no e ora ti ripago allo stesso modo. Mi dispiace Amethyst, ma per un paio di giorni preferisco restare da solo-

Prima che potessi replicare se ne andò, lasciandomi sola.

-
Angolo autrice;
Ecco qua un nuovo capitolo! Come potete ben notare Louis ha portato un po' di scompiglio, ma tra Zayn ed Amethyst devono succedere ancora un po' di cose e quindi non finisce qui.
Fatemi sapere cosa ne pensate!❤

ShadesWhere stories live. Discover now