Capitolo 4 -Amo la scherma

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Vi chiedo di scrivere più commenti in questo capitolo, grazie.

Stavo facendo da guardia alla nostra bandiera insieme a due della casa di Efesto che continuavano a parlare su marchingegni che vorrebbero fare nei prossimi giorni e roba di cui io non capivo assolutamente niente, posso togliere Efesto dalla lista dei possibili padri divini. Mi stavo annoiando più che mai.
Stavo "giocando", se così si può dire, con la spada quando scorsi una chioma bionda venire dalla mia parte, la riconobbi subito

-Non riesci proprio a stare lontano da me- dissi con un sorriso che partiva da un'orecchio e finiva dall'altro

-Se fosse per me tu ti ritroveresti già sul fondo del Tartaro- sbuffó alzando gli occhi al cielo

-Tartaro? Che cavolo è? Il posto in cui lasci i ragazzi che desideri come non mai?-

-Come fai a pensare che un posto di nome Tartarpossa servirmi per una cosa del genere?- mi continuava a fissare con quei suoi grandi occhi grigi

-Non è ovvio?- la sfidai -Perché sono il tuo ragazzo dei tuoi sogni! E mi dispiace dirtelo ma non sei il mio tipo, sei una delle solito so tutto io che mi urtano sempre i nervi-

-Neanche tu sei il mio tipo! Sei troppo stupido per i miei gusti!- urlò

-Ragazzi- ci chiamò un figlio di Efesto, Joe mi pare che si chiami -Non vorrei interrompere il vostro flirt ma credo che tra poco avremo visite dalla casa di Ares-

-Non c'è problema- dissi contemporaneamente con quello che diceva Mara -Non stiamo flirtando- lei mi guardò malissimo

-Comunque perché sei qui?- chiesi

-Pensavo che vi servisse qualcuno che sapesse usare la spada-

-Pensi che io non la sappi usare?- chiesi con aria di sfida

-Io non penso io so che non la sai usare!- non mi guardò nemmeno

-Vedremo-, sentì degli urli provenire da non molto lontano

-Ma quali problemi hanno i figli di Ares!- disse Luca (uno con origini italiane, altro figlio di Efesto)

Spuntarono i due gemellini tanto cretini, Gwen e Alexander

-Joe! Luca! Restate qua mentre io e Mara andiamo a dare una lezione ai figli di papà, venite da noi solo dopo che li abbiamo battuti per fare una cosa facile ma di vitale importanza- dissi cercando di non farmi scappare una risata

-Cosa?- chiese Luca con il petto gonfio

-Una foto! Così la faremo girare per il Campo con scritto: "Figli di papà battuti dal nuovo arrivato", allora?- dissi allungandogli il mio telefono, scoppiarono a ridere

-Va bene! Ricordate di sorridere però- disse Joe

-Non ci batterai mai moccioso!- disse Alex, feci un cenno con la mano

-Mara pensi tu a Gwen?- chiesi anche se conoscevo già la risposta

-Con molto piacere ammasso di muscoli- disse con aria divertita, con la faccia che sta facendo in questo momento mi fa venire (non pensate male) i brividi.

Mara si era subito buttata su Gwen, che cercava in ogni modo di tenerle testa, ci sa fare la piccoletta

-Jace sei masochista lo sai? Io sono il migliore quando si parla di spade- si pavoneggió Alex

-Sai chi mi dice le stesse cose?- non vedo l'ora di vedere la faccia che farà

-Sei un pervertito! Io intendo le armi- urlò facendo girare anche Gwen e Mara

-Il pervertito qui sei te!- urlai, ma senti questo -Io intendo che pure il mio insegnate di scherma mi dice che sono il migliore, non te lo aspettavi vero?- feci un sorriso maligno, finalmente potevo usare spade pericolose e non quello con la punta arrotondata

-Cosa!? T-ti batteró lo stesso! Mia madre è Clarisse! La figlia più potente che Ares abbia mai avuto- gridò ai quattro venti

-La più potente o la più modesta?- sentì delle risate, di Luca e Joe e di Mara che aveva già battuto Gwen

-Cosa hai detto!- urlò (per la milionesima volta) venendomi addosso, lo schivai con facilità e gli diedi un colpetto sulle natiche che lo fece innervosire

-Sei lento- dissi con voce annoiata

-A si? Prova a schivare questo- tentò un affondo ma che parai senza nessuna difficoltà, che noia! Non è molto bravo come vuole far credere. Spinsi via la sua spada dalla mia e gli colpì la nuca con il manico dell'arma abbastanza forte da farlo svenire

-Jace ma dove ha imparato a combattere così?- chiese Mara abbastanza sorpresa

-Faccio scherma da una vita, mi ha sempre attirato questo sport- dissi con tranquillità. Stavamo ancora parlando quando si scoprì che Max, un figlio di Hermes, aveva rubato la bandiera e si concluse la gara con la vittoria della nostra squadra.

Ovviamente Gwen raccontò tutto a Chirone e mentre mi stava per fare una strigliata sul non ferire quando non è permesso dal regolamento o qualcosa del genere si bloccò guardando qualcosa sopra la mia testa, alzai lo sguardo e vidi un simbolo di due lance incrociate, non ditemi che è quello che penso

-Ave Jace, figlio di Ares!- disse Chirone

Mi guardai intorno e mi accorsi che non fui l'unico ad essere rimasto sorpreso da questo fatto, solo mia mamma aveva un sorriso soddisfatto sul volto.

Spazio autrice:

Lo so che forse era fin troppo ovvio che fosse Ares il padre data la mia ossessione per lui ma va beh

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una ☆ e commentate!
Baci e abbracci DiAngelo01 ♡.

Campo Mezzosangue 2 -La vendetta dell'invisibileWhere stories live. Discover now