Capitolo XI

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Domenica 12 Aprile 2009

Stefania

Irene spinge Yara nella carrozzina mentre le faccio strada per casa mia. Ormai siamo rimaste solo noi tre anche se, tra una settimana, Yara ci lascerà per tornare a Cuba dalla sua famiglia e continuare le cure là, non è stata una bella sorpresa per lei svegliarsi e venire a sapere che tutte le sue amiche se ne erano andate. Ovviamente lei verrà a stare quest'ultimi giorni da me visto che il suo appartamento è stato venduto, non ce l'avrebbe fatta a pagare l'affitto da sola e poi, negli ultimi due mesi, è rimasta all'ospedale.
Irene e Yara blaterano qualcosa sul fiori del giardino del mio vicino mentre io mi concentro sulla mia camminata e sull'aria fresca.
Arrivate, apro il portone di casa mia, un appartamentino moderno non molto lontano da Firenze, mi sono dovuta trasferire qui per motivi di lavoro. Mi giro e faccio cenno alle ragazze di entrare. Mentre Irene continua a spingere la carrozzina, mi precipito ad asciugare i piatti già rigovernati del pranzo di oggi.
Yara si lascia sfuggire un fischio di approvazione appena entra "La tua casa mi piace sempre di più Stefi"
Sorrido approvando quel che ha detto. Mi faccio strada tra gli scatoloni ancora sparpagliati per terra per raggiungere il frigorifero "Posso offrirvi qualcosa?" chiedo mentre tiro fuori una birra.
"Prendine una anche per me, per favore" trilla Irene alzandosi dal divano nero di pelle
Tiro fuori anche la seconda birra che stappo e le porgo, facendo battere la mia bottiglia con quella di Irene
"Cin cin" sussurro ricevendo un sorriso da parte sua
Yara si posiziona davanti a noi manovrando benissimo la carrozzina, domani avrà le stampelle finalmente.
"Un bicchiere d'acqua, grazie" farfuglia incrociando le braccia fingendosi arrabbiata
Mi porto una mano alla fronte "Sì scusami Yara, naturale o frizzante?"
"Naturale" risponde ridendo per la mia scenata
Le passo il bicchiere pieno d'acqua e torno a bere la mia bottiglia sedendomi sul tavolo della cucina
"Allora Yara" accenna Irene "A che ora hai l'aereo la prossima settimana?"
Yara beve un sorso della sua acqua prima di rispondere "Alle 18.00"
Io e Irene annuiamo contemporaneamente.
Irene sbuffa e poi inspira "Vorrei che tutto questo non fosse mai successo" fa girare il dito lungo l'anello della bottiglia. Le sue parole mi lasciano spiazzata.
Osservo meglio le mie amiche come non avevo mai fatto in questi ultimi due mesi: Yara ha il viso leggermente più roseo rispetto al paonazzo di un mese fa, i capelli rossi hanno perso la loro lucentezza mentre le sue braccia tremano quasi sempre. Irene, invece, ha gli occhi azzurri color del mare più spenti e profonde occhiaia che le segnano il viso.
"Nessuno lo avrebbe voluto, tantomeno io. Adesso che avreste dovuto rimanere tutte al mio fianco... voi non avete idea di che cosa abbia significato per me uscire da un coma e sapere che le uniche amiche che mi sono rimaste accanto siete state voi due." Gli occhi di Yara iniziano a lacrimare rendendo più lucido il loro colore verde "Voi non mi capite" dice tra un singhiozzo e un altro coprendosi il volto con le mani
"E' vero" commenta Irene "Non ti capiamo" e beve un altro sorso di birra.

ANGOLO AUTRICE: Salve carissimi lettori! Come sempre volevo ringraziarvi per il sostegno che mi date... Wow! Ho raggiunto un numero per me incredibile di letture. Quindi GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Colgo anche l'occasione di dirvi che ho aperto uno spazio pubblicità sul mio profilo. Date un' occhiata se vi va! Ancora GRAZIE!
•SSAS23•

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