Capitolo II

80 2 0
                                    

Ilaria

Mi porto una mano alla bocca.
Ha il viso paonazzo e il contorno degli occhi nero a causa del mascara colato. Di intatto è rimasto soltanto il rossetto rosso fuoco dato pesantemente sulle labbra sottili.
"Ho bisogno del bagno" borbotta Azzurra entrando in casa.
Guardo gli altri senza capire bene cosa stia succedendo e la raggiungiamo di fretta in bagno.
Faccio capolino dalla porta "Azzu, tutto bene? Possiamo entrare?"
"Sì, scusatemi" risponde singhiozzando mentre si guarda allo specchio per tentare invano di sistemarsi gli occhi a panda. Yara la prende per mano dicendole di lasciar perdere e l'accompagna in salotto dove ci sediamo attorno al divano mentre Irene impreca qualcosa contro un palloncino scoppiato.
Estraggo un fazzoletto dalla borsa e glielo porgo
"Grazie" mi sussurra "Il fatto è che Matteo mi ha fatto le corna sabato scorso e io l'ho scoperto solo dieci minuti fa" alza gli occhi al cielo per non far uscire altre lacrime.
Spalanco la bocca e sgrano gli occhi: "Con chi?" chiedo di impulso
"Con..." gli occhi le si riempiono di lacrime, ancora
"Con?" la incita Giada impaziente
"Con Elena" risponde tutto d'un fiato prima di ricominciare a piangere. Si soffia di nuovo il naso mentre Lisa le tocca la spalla con fare consolatorio "Erano usciti insieme per parlare di alcuni suoi problemi e poi non so, si sono baciati e sono andati a letto insieme. Sono una stupida, sono una stupida!" si batte la mano nella fronte più volte arrossandosela
"Ci stai ancora insieme?" chiedo a bassa voce
Mi guarda come se l'avessi offesa: "Certo che no!" risponde "Si è fatto scoprire al telefono e l'ho lasciato. Gli ho detto di non farsi più vedere" altre lacrime inondano il suo viso "Mi dispiace avervi rovinato la sorpresa ragazzi"
Gli altri scuotono la testa e le sorridono per non farla preoccupare
"Azzurra, ci sono persone che ti vogliono bene e che non vedono l'ora di festeggiare il tuo compleanno, non hai rovinato niente" l'abbraccio affettuosamente e lei fa altrettanto mentre fissa un po' preoccupata Andrea
"Problemi d'amore" incalza leggermente accaldato da quello che sembra essere il quinto bicchiere di vino.
Giada batte le mani rumorosamente e si alza in piedi "Su! Chi vuole assaggiare il mio pranzetto?"
"Okay, tutti pronti per sentirsi male?" scherza Leonardo facendo ridere di gusto Azzurra e Irene.

Nel giro di due ore non c'è rimasto niente se non un pezzettino di bistecca.
"Ja basta a si, soy jena(2)" dice Yara dopo la terza fetta di torta portandosi le mani alla pancia. Indossa un cappellino verde con scritto NY.
"Yara, dopo anni ancora nessuno capisce lo spagnolo" dice Azzurra mentre abbozza una coda di cavallo.
Le due iniziano a scambiarsi linguacce, smorfie e brutti gesti con le dita.
Nel frattempo, Irene, Lisa e Giada si sono spostate in cucina a sistemare i piatti.
Guardo la lancetta del mio orologio che segna le 16. Come automaticamente, Leonardo si alza in piedi seguito dagli altri ragazzi che si affrettano a prendere i loro giubbotti e uscire di casa.
"Dove andate signorini?" chiede Lisa con fare perentorio portandosi le mani alla vita
"Noi andiamo al bar a... ehm... prenderci un caffè, ci vediamo dopo" dice frettolosamente Leonardo
"Bugiardi!" dice alzando leggermente la voce "Potete dirlo che andate a vedere la partita!"
Leonardo chiude la porta e scappa via insieme a Tiberio e Andrea lasciandosi una sbuffante Lisa che appoggia una mano sulla spalla di Azzurra
"Meglio single che avere un uomo che ti lascia per un pallone"

"Tutto okay?" chiedo alla festeggiata prima di chiudere la portiera dell'auto
"Tranquilla, grazie ancora ragazze!" risponde mentre tenta di mettere in moto una vecchia Panda.
Sospiro mentre se ne va facendoci un cenno con la mano e un sorriso dolce.
"Per fortuna è andato tutto bene" la bocca di Yara fa un guizzo
Le sorrido e mi getto addosso a lei baciandola sulla guancia continuamente.
"Smettila! Smettila cogliona!" urla cacciandomi via con la mano mentre rientriamo in casa di Giada e Irene.
"Yara" il suo nome mi esce dalla bocca senza volerlo
"Mh?"
Aspetto un po' prima di ricominciare a parlare "Secondo te esiste un per sempre?"
"In che senso?"
"Noi sei, credi in un per sempre in noi sei?" mi passo una mano tra i lunghi capelli neri
Esita un po' prima di parlare: "Con tutte quelle cose che ho passato io potrei dirti che un per sempre non esiste. Pensaci bene, tutte le cose sono destinate a finire, anche le più stupide, come il maglione che indossi adesso, per esempio" indica il mio maglione rosso "Però, parlando retoricamente, in noi sei vedo una grande forza quindi sì, ci vedo un per sempre"
"Ci credi sul serio?"
"Perché? Tu no?"
"Più di ogni altra cosa"
"Allora" afferra la maniglia per chiudere la porta "Non hai di che preoccuparti per certe domande" sorride e raggiunge le altre in salotto.

2 Ja basta a si, soy jena: (spagnolo), basta così, sono piena

SixWhere stories live. Discover now