CAPITOLO 25

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   POV DI CHRIS


<<È già un'ora che te ne stai seduta davanti all'armadio a scegliere l'abito giusto. Cazzo, ti sbrighi?>> dico seccato.

Elena si volta ed io non posso non sorridere alla sua smorfia imbronciata <<Chris, oggi conoscerò tutti i tuoi parenti. Vorrei almeno essere decente>>

La stringo tra le braccia <<Tu non sei decente, sei bellissima>>

Lei abbassa la testa, ma poi la solleva per accennarmi un timido sorriso imbarazzato.

Non riesce proprio ad abituarsi ai miei complimenti e devo ammettere che adoro il modo in cui arrossisce quando gliene faccio uno.

Le sfioro le labbra con le mie e poi gliele bacio. Adoro il sapore delle sue labbra, l'odore della sua pelle.

La suoneria del suo cellulare ci interrompe. Elena reclina leggermente la testa e socchiude gli occhi per guardarmi <<Devo rispondere>>

Fingo di sbuffare esasperato, mentre lei afferra il cellulare dalla scrivania e se lo porta all'orecchio <<Ciao mamma>> le dice in inglese, prima che la mia gelosia mi faccia lanciare il suo iPhone dalla finestra.

Le circondo la vita con le braccia e le sfioro il collo con le labbra. Elena sorride al mio leggero solletico <<Si, sto bene>>

<<Molto bene>> sussurro malizioso.

Elena mi lancia una finta occhiata di disapprovazione <<Chris è con me>>

Sollevo di scatto la testa e la fisso incredulo <<Hai parlato di me con tua madre?>>

Tappa il cellulare con una mano e mi stampa un bacio sulle labbra <<Certo. Parlo sempre delle cose importanti con lei>>

Scuoto la testa divertito e sorrido come un coglione. Ma poi la bacio dolcemente <<D'accordo, prenditi tutto il tempo che vuoi. Io ti aspetto di sotto>>

Non riesco ad essere duro con lei. Ovviamente non in quel senso, in quello ci riesco benissimo. Elena è l'unica che fa uscire il lato dolce del mio carattere che non ho mai pensato di avere.

Annuisce ma, prima che io possa voltarmi per aprire la porta, mi cinge la vita con un braccio <<Farò presto>> le accarezzo il viso con la mano e mi chino su di lei per baciarla di nuovo.

Quando si libera dal mio abbraccio e corre all'armadio - per frugare tra i vestiti - mi dirigo alla porta. Ma prima di chiuderla resto ancora un po' a fissarla. Amo guardarla mentre è distratta, quando è persa tra i suoi pensieri, tra le sue cose da fare.

Ma che cavolo sto facendo?

L'amore che ho per questa ragazza mi sta davvero facendo diventare un idiota. Sto diventando come gli uomini di quei film romantici.

Scendo al piano inferiore, il salone è vuoto.

Oggi è il quarto giovedì di novembre ed è il giorno del Ringraziamento. Molti dei ragazzi che vivono qui, sono partiti per ritornare a casa e festeggiare con le proprie famiglie. Ho sempre festeggiato questo giorno nella villa dei miei, con tutti i parenti e gli amici.

Mi siedo sul divano del salone e ripenso alla faccia di Elena quando le ho detto che volevo che lei venisse con me. È stato così bello vedere la sua espressione sorpresa, sbalordita. E pensare che credeva che la stessi prendendo in giro. Ho dovuto passare quasi un'ora per farle capire che non era uno scherzo e che volevo presentarla a tutta la mia famiglia.

Prenditi Cura di Me #WATTYS2017Where stories live. Discover now