Skyscraper IN REVISIONE

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Quando arrivai sul tetto la sera seguente non trovai Oliver e la cosa mi fece alquanto preoccupare.

"Oliver? Dove sei? Se è uno scherzo non è divertente"

Lo chiamai per circa un quarto d'ora senza ottenere nessuna risposta.
E se si fosse suicidato sul serio? Non ero riuscita a salvarlo...
Mi sedetti per terra con la testa tra le mani e iniziai a piangere.

"Oddio Grace scusa sono in ritardo" disse sbucando dalla porta con il fiatone "Ma Grace stai piangendo?"

"Oliver!"

Gli corsi incontro abbracciandolo.

"Pensavo, oddio io pensavo...sai...che tu..."

"Tranquilla sono qui"

"Non potrei sopportare il pensiero di non essere riuscita ad aiutarti, mi sentirei in colpa"

"No Grace non dire così"

"Come mai in ritardo?" chiesi asciugando le lacrime.

"Ho trovato un lavoro!"

"È fantastico! Sapevo che ce l'avresti fatta" dissi sorridendo.

Ci sedemmo per terra e Oliver iniziò a parlare.

"Mi hanno assunto in un supermercato, mi occupo del magazzino"

"Ma è fantastico, inizi già domani?"

"Sì ho fatto il colloquio oggi e sono piaciuto molto al direttore"

Iniziai ad applaudire e ad urlare.

"Oggi è il mio turno per raccontare"

Annuii e Oliver riprese a parlare.

"Mi chiamo Oliver Wright, sono nato e cresciuto a Holmes Chapel, come già sai e ho 21 anni. Io e mia sorella ci siamo trasferiti qui per frequentare il college ma poi abbiamo scoperto della sua malattia e così ho abbandonato gli studi e ho iniziato a fare qualche lavoretto qua e là"

"Che malattia se posso sapere..."

"Leucemia"

"Sai una cosa Oliver? Penso che anche tu sia una persona forte"

"Emily era forte, non io. Era una persona fantastica, mi manca tantissimo"

"Ti credo, lo vedo dai tuoi occhi"

"Ma la vita va avanti giusto? Se sono ancora qui un motivo ci sarà"

Alzai la testa e guardai le stelle, erano così diverse eppure tutte egualmente belle.

"Io vado, domani inizio il primo giorno e non vorrei arrivare tardi" disse pulendosi i pantaloni dalla polvere del pavimento.

"Certo. Buonanotte Oliver"