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Il giorno dopo come d'accordo mi recai sul tetto.

"Ciao Oliver!" dissi facendo sobbalzare il riccio.

"Buonasera Grace"

"Allora com'è andata oggi?"

"Male, sono andato un giro a cercar lavoro ma niente"

"Vedrai che prima o poi lo troverai" cercai di consolarlo.

Presi posto accanto a lui e mi coprii con una delle pesanti coperte che Oliver aveva portato.

"Adoro queste coperte, sono così morbide, calde e profumate"

"Sono di mia madre, le sue preferite"

"Oliver! Ma non possiamo tenerle qua su tra la polvere e lo sporco" dissi sconvolta.

"Sono solo delle coperte, non farne un dramma" rise Oliver alla mia faccia stravolta.

"Ehi non ridere di me! Direi che possiamo farci delle semplici domande tanto per cominciare" cambiai discorso.

"Okay allora parti tu" disse offrendomi una tazza di tè caldo.

"Grazie, fa davvero freddo...Ma aspetta e questo da dove lo hai preso?"

"Ho chiesto gentilmente al cameriere del terzo piano se poteva procurarmi qualcosa di caldo ed ecco qua" mi spiegò soddisfatto.

Annuii e iniziai a parlare: "Mi chiamo Grace Harper, ho 24 anni-"

"Cosa?!" chiese ridendo Oliver.

"Sí, sono sono nata in una fredda e piovosa giornata di metà novembre" dissi con tono solenne.

"Cioè ti rendi conto che sei più grande di me?"

"Wow davvero? E chi era la ragazzina?" lo guardai imbronciata per poi scoppiare a ridere.

"Davvero sembri più piccola, nel senso buono" rise.

"Grazie Oliver"

"Continua pure"

"Vivo a Manhattan da circa quattro anni e stavo con Trevor da circa tre e pensavo fosse l'uomo perfetto, ma a quanto pare mi sbagliavo"

"Dove vivevi prima?"

"Oh sono inglese, ma ho perso l'accento ormai" spiegai ridendo.

Oliver mi guardò strano: "E di dove esattamente?"

"È un piccolo paesino nello Yorkshire, non so se lo conosci, Honley"

"Stai scherzando? Io sono di Holmes Chapel!"

"Oddio non sono così lontani!"

"Solo ad un'ora e mezza di distanza. Come mai ti sei trasferita qua?" chiese curioso.

"Non ne potevo più della mia vita, tra casa e il college diciamo che avevo bisogno di dimenticarmi del passato e bhe è sempre stato il mio sogno trasferirmi qui"

"Ti ammiro Grace"

Lo guardai interrogativa.

"Sei forte, penso tu abbia un carattere davvero forte"

"Già le persone e le circostanze mi hanno portato a ad essere così, ma da quando sto con Trevor sono diventata vuota capisci cosa intendo? Mi ha trasformato in una bambolina piena di gioielli, superficiale, mi ha sempre fatta sentire un gradino al di sotto di lui" dissi sistemandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

"Io non ti trovo superficiale o viziata, forse leggermente viziata, ma non superficiale" mi prese in giro.

"Già" risi anche io, una risata vera.

"Ovviamente scherzo" mi rassicurò Oliver.

Sorrisi e raccolsi la borsa.

"A domani Oliver" salutai.

"Forse"

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