Capitolo 12

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-LUKE VAI AD APRIRE – gridò Mary la mattina seguente dal bagno.

-VA BENE – rispose Luke gridando e cose alla porta d'ingresso. Dal vetro vide Calum che aspettava, aprì e lo guardò –Cosa ci fai tu qui? – lo squadrò e rimase a fissarlo con sospetto –Non mi pare avessimo appuntamento –

-Infatti non lo avevamo io e te... - rispose Calum sperando che Luke capisse. –E' pronta? – chiese speranzoso che non dicesse niente.

Luke rimase in silenzio sempre quadrandolo –Perché non rimanete in casa? – chiese. –Dove andate? –

-A casa mia – rispose Calum.

-Perché a casa tua? Hai casa libera per caso? – iniziò ad agitarsi.

-No, ma vorremmo stare da soli – Calum sperò che a quella risposta Luke fosse rimasto calmo ma era la verità.

-Te la chiamo... - rispose Luke lasciando la porta aperta mentre andava verso la stanza della sorella. Aprì la porta e la trovò che stava rifinendo il trucco –Non mi avevi detto che uscivi con Calum – disse lui rigido mentre guardava incuriosito quanto si faceva bella per l'amico.

-A no? – disse ironica mentre si metteva il mascara. –E' già qui? – chiese poi agitata guardando il fratello.

-Già – rispose Luke.

-Oh, bene! Sono almeno carina? – chiese al fratello che la fissò stranito. –Dai! –

-Sei bellissima, ma ti piace davvero Calum? Davvero ti fai così bella solo per... Calum! – disse come se l'amico fosse una persona troppo scontate per farsi bella.

-Lui non è solo Calum per me – rispose con occhi sognanti –lui è... la perfezione? –

-Oh ma ti prego! – disse il fratello smontandole il sogno –La perfezione ce l'hai davanti ora! –

Mary si avvicinò al letto e gli tirò un cuscino dritto in faccia, poi si avvicinò a lui –Continua a sognare fratellino – e con questa frase lo sorpassò sulla soglia per andare verso Calum.

Non appena il ragazzo vide Mary gli si illuminarono gli occhi: era ancora fuori dalla casa come uno sconosciuto.

-Riportamela vergine! – gridò Luke dall'altra parte della casa. Calum e Mary scoppiarono a ridere e se ne andarono.

-Ho casa libera – disse Calum mentre camminavano per strada visto che la casa non era distante –Così possiamo stare finalmente da soli –

-Finalmente... si – Mary solo in quel momento pensò che aveva quasi paura a rimanere sola con Calum che lui di esperienza con le ragazze ne aveva, invece lei non aveva mai avuto nessuno ed il bello di avere gente intorno a loro era che non potevano finire in situazioni imbarazzanti. Ma con Calum si sentiva talmente a suo agio che quella paura precipitò non appena il ragazzo le sorrise.

Entrò per la prima volta in quella casa dopo mesi e mesi che non ci andavano e lui prendendola per mano la guidò nella camera da letto. In quella stanza lei non c'era mai stata e oltre a trovarla disordinata, la trovò accogliente e calda. Calum la baciò improvvisamente mettendoci quella passione che davanti agli altri non metteva mai anche per paura di Luke.

Lui tenne tra le sue mani il viso della ragazza: il suo tocco era tanto delicato quanto un colibrì quando volava. Fu l'immagine che a Mary venne in mente sentendo il tocco tremolante di Calum, proprio come le ali di quell'uccellino in volo. La ragazza appoggiò le mani sul petto di Calum per poi iniziare a scendere fino ai bordi della maglia, glie la tolse con la paura di sembrare sfacciata a fare quel gesto, ma Calum non disse niente e acconsentì. La luce che passava dalla finestra era debole e riscaldava l'atmosfera romantica che si era creata. Mary riuscì ad intravedere i tatuaggi del ragazzo, passò la mano su di essi guardandoli incantata. Calum le sollevò di nuovo il volto e la baciò ancora spostandole i capelli da davanti al viso. Passò poi le sue mani dal volto di lei al fianco facendole quel leggero solletico che la fece sorridere sulle labbra di lui. In quel momento, le paure che si erano verificate prima scomparvero e senza pensarci due volte anche lei si tolse la maglietta e spinse il ragazzo sul letto per poi buttarsi sopra di lui. Cal la prese e la ribaltò sul letto sempre delicatamente per poi mettersi sopra di lei. Si liberarono entrambi dei pantaloni che in quel momento sembravano talmente inutili. Calum le baciò il petto fino ad arrivare al seno, le tolse il reggiseno e provocò un brivido di piacere alla ragazza. Lui passò la sua mano sulla coscia della ragazza e continuò a baciarla. –Aspetta un attimo – disse Calum staccandosi dalla ragazza lasciandola sul letto ad aspettare. Si avvicinò alle casse ed inserì un vecchio cd che risuonò per tutta la stanza con le canzoni più perfette di questo mondo. Mary, mentre Cal sceglieva le canzoni, si avvicinò a lui e lo abbracciò da dietro, buttando via tutta la timidezza che aveva avuto in tutti quegli anni. Calum lasciò perdere il cd, si girò verso di lei e la prese in braccio continuando a baciarla per poi buttarla di nuovo sul letto. Prese qualcosa dal cassetto, lo tolse dall'involucro di plastica e se lo infilò. Senza pensarci due volte, sfilò gli slip alla ragazza e delicatamente entrò in lei facendola fremere. Fece il più piano possibile per evitare di farle male come sua prima volta. Continuava a baciarla mentre lei gli graffiò la schiena per quel leggero dolore mischiato a piacere. Per un momento morse il labbro a Calum che sorrise sulle sue labbra per poi chiederle se andava tutto bene. La ragazza annuì senza pensarci due volte continuando a tenere strette le unghie sulla schiena di Cal che fece un smorfia per il dolore –Scusa – disse Mary vedendolo. Lui sorrise e continuò il movimento del bacino sulla ragazza.

Eighteen // 5 Second of Summer //Where stories live. Discover now