Capitolo 13

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Shinichi
Shinichi era di nuovo per terra, con pa testa fra le mani, era riuscito a ferire le due ragazze a cui voleva più bene in assoluto...ma era ancora convinto di aver fatto la cosa giusta, doveva allontanarle entrambe per avere il coraggio di fare quello che stava per fare. Prese la pistola che aveva preparato e se la mise alla cintura, le mani gli tremavano così forte da rendere i movimenti quasi impossibili.
Si, Shinichi Kudo aveva scoperto il nascondiglio degli uomini in nero, li avrebbe uccisi, anche a costo della sua vita.
Nonostante volesse partire subito avrebbe almeno dovuto aspettare che l'effetto dell'antidoto finisse, non aveva pensato di rubare due pasticche ad Ai. Se si fosse trasformato davanti a loro sarebbe stato completamente vulnerabile e allora nessuno avrebbe potuto salvarlo.

Shiho
Shiho non aveva voglia di tornare a casa, non dopo quello che era successo. Non poteva semplicemente starsene lì senza fare niente. Si sentiva malissimo, aveva rifiutato di andare così e adesso chissà in quale stupida situazione si sarebbe ritrovato! Badare a Shinichi era come badare ad Ayumi, dovevi sempre stare attenta a cosa facesse quando non ci sei. Mise le mani nelle tasche e trasalì, non sapeva bene per cosa ma aveva la sensazione che mancasse qualcosa....la pillola. Ai sgranò gli occhi, terrorizzata e per un momento fu tentata di tornare indietro a prenderla...ma non poteva permettersi di rientrare in casa Kudo, non dopo aver litigato con Shinichi. Forse c'era la possibilità, che non sapesse nemmeno cosa fosse. Così continuò a camminare imperterrita verso il parco di Beika e si sedette su una panchina a leggere, circondata dagli alberi che cominciavano a tingersi di rosa.

Shinichi
L'effetto dell'antidoto non accennava a svanire, Shinichi era sdraiato sul letto con quell'espressione ebete che ha per il novanta per cento del tempo (nella foto del capitolo), aspettando inutilmente che l'effetto svanisse. Poi un colpo al cuore
Eccolo! Esultò Shinichi dentro di se e poi fu travolto dal dolore, gli si annebbiò la mente e lo sguardo, si rannicchiò su se stesso e aspettò. Nel giro di qualche minuto Conan era tornato. Ormai Shinichi si sentiva perfettamente a suo agio nel corpo del bambino di sette anni, quasi si sentiva meglio nei panni del bambino che impersonava. Insomma, quando era Conan aveva degli amici con cui poteva essere se stesso senza doversi preoccupare di essere giudicato o ignorato, insomma erano bambini e come bambini si comportavano.
Si vestì lentamente, assaporando tutto con calma, non sapeva perché ma sentiva dentro di se una sensazione strana, come un peso sul cuore...come se sentisse che qualcosa stava per andare storto...terribilmente storto. Prese il cellulare di Shinichi e se lo infiló in tasca, poi infiló la pistola nell'altra. Poi sul cellulare di Conan brilló un messaggio:

~Non fare sciocchezze~

Era un anonimo, appoggiò il cellulare sul comodino della camera da letto, sfiorando le pagine del libro che si era messo a leggere la sera prima.
Sentiva come se quella fosse l'ultima volta che entrava in casa...
Si tappó le orecchie con le mani e uscì dalla stanza veloce come un fulmine, gli tornarono in mente le parole di Jack quel giorno in hotel e si scoprì a pensare a quei giorni con nostalgia...nella mente gli balenarono le scene di lui che stava tutta la notte vicino ad Ai, di lui che la abbracciava e la consolava....e desidero non aver mai litigato con lei, almeno adesso sarebbero stati in due ad affrontare quella situazione difficile.

Shiho

Aveva inviato il messaggio a Shinichi con dita tremanti, con il cuore in gola e il sangue che le pulsava nelle orecchie. Aveva paura per lui e aveva negli occhi le immagini dell'organizzazione...ma ormai quell'incubo ricorreva talmente spesso che aveva smesso di farci caso. Appoggiò la testa sul tronco dell'albero e si lasciò scivolare cadendo a terra con la schiena poggiata al fusto, non poteva pensare alla sua vita senza Shinichi, erano stati diciotto anni lunghissimi, passati all'insegna della paura, del sacrificio e della solitudine...ma quel poco tempo trascorso con i giovani detective, il dottor Agasa e Conan era stato il più bello della sua vita. Aveva finalmente l'infanzia che voleva, una vita del tutto nuova...

Shinichi

Aveva cominciato a piovere, quella pioggia sottile come aghi che ti si infila nella pelle, a parer suo la pioggia più fastidiosa. Camminò per circa quindici minuti, quindici minuti passati a chiedersi se stesse facendo la cosa giusta, quindici minuti in cui combatteva contro il desiderio di scappare e di tornare indietro.
Poi si ritrovò davanti ad un edificio abbandonato, una farmacia, più precisamente. Portava i segni di un incendio decente. Di sicuro sui tetti degli edifici circostanti c'erano delle sentinelle appostate ma nessuno attaccò, forse pensavano che si trattasse solo di un bambino che si era perso....e magari alcuni membri dell'organizzazione hanno un cuore.
Poi però dalla porta uscì Gin, seguito da Vodka, si proprio loro. Neanche a farci apposta.
-Shinichi Kudo- fece Gin con quel suo solito sorriso. -si, sappiamo chi sei, Vermouth ha parlato...e adesso si trova a fare compagnia ad altre persone di tua conoscenza...si chiamava Akemi vero? - Shinichi rimaneva immobile senza rispondere alle provicazioni
-Non so se voglio ucciderti sai? Perché tu sai dove si trova la mia carissima Sherry...il mio giocattolino preferito!
Il bambino digrignò i denti ma non si mosse di un millimetro
-Ho colto nel segno vero? - fece lui imperterrito, gli occhi di ghiaccio che lo scrutavano dall'alto in basso.
-Chi é il vostro capo?- chiese Conan, la voce tremante camuffata con un tono impavido
-Oooh...se te lo dico poi dovrei ucciderti!
-Facciamo che me lo dici mentre io ti punto una pistola alla tempia?- rincaró Conan estraendo la pistola, l'uomo ghignò ed estrasse a sua volta la sua.
-Facciamo un duello...come si faceva nel medioevo- lo derise l'uomo in nero
-Ahahah-
Gin gli puntò la pistola contro, continuava a fissarlo. Shinichi fece partire il colpo involontariamente ma colpì di striscio l'uomo...che si arrabbiò moltissimo.
-BRUTTO BASTARDO!! E IO CHE PENSAVO DI RISPARMIARTI LA VITA, A QUANTO PARE IL MODO TRADIZIONALE DI UCCIDERE É QUELLO CHE FUNZIONA MEGLIO!!!!
E sparò un colpo. Lo colpì alla gamba e lui cadde a terra.
Un atro, lo colpì alla spalla
Poi chiuse un occhio per mirare al cuore,
Shiho perdonami, io ti ho sempre amato!
Serrò la presa sul grilletto
Shiho non dimenticarmi mai
Mentre partiva il colpo qualcuno si mise in mezzo e Shinichi potè solo vedere un lampo di capelli ramati.

Tatatatan!!!!! Cosa starà succedendo? Chi avrà colpito Gin? Ma sarà stato veramente il suo il colpo sparato?!

E così finalmente Shinichi ha ammesso a se stesso di amare Shiho...ma riuscirà a dirlo a lei?

Comunque volevo informarvi che sto seriamente valutando l'idea di fare un sequel...solo che l'ambientazione sarà...diversa. Scoprirete tutto (riguardo al sequel) nell'epilogo 2pt. Riguardo le altre domande...aspettate e leggete

I can't stop my love for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora