Capitolo 5

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Ai passò tutta la mattinata a guardare Ran e Shinichi godersi le vacanze, desiderando di essere al posto di quell'ingenua ragazzina che si crede chissà chi perché sa tirare qualche calcio...mamma mia che nervi!! "Io mi merito di essere lì vicino a lui! Lei non lo conoscerà mai come lo conosco io! Perché alle persone peggiori capitano le cose migliori?!" Non era da lei autocommiserarsi in quel modo ma non poteva farne a meno, insomma...se vedei il ragazzo di cui sei é perdutamente innamorata fare il cascamorto con una gallina che ti sta veramente ma veramente antipatica...certo che ti arrabbi...o no? Lasciamo perdere.
Aaaaaaaaahhhhhhhh
Shiho sentì un grido acuto provenire dalla stanza di fianco alla sua..
-qualcuno avrà visto uno scarafaggio- borbottò irritata, senza dare peso a quello che era appena successo. Poi sentì qualcosa che la costrinse a voltarsi, un rumore che le fece venire la pelle d'oca, una specie di spostamento d'aria, come quando qualcuno entra nella stanza
-Shinichi?!- chiamò la ragazzina spaventata, sperando in una risposta del ragazzo...ma non rispose nessuno
-Andiamo Shiho!! Non puoi fare la figura della fifona correndo fuori dalla stanza come una bambina...
"Ma tu sei una bambina" disse la sua voce tra interiore, arrogante come sempre, Ai decise di non rispondere...cioé quale persona normale parla da sola...
"Tu." Disse ancora la vocina dentro di lei, senza alcun rispetto per l'opinione di Ai..la ragazzina gridò di frustrazione.
Passi, era sicura che subito dopo aver gridato c'erano stati dei passi...quel rumore inconfondibile che senti ogni volta che sei da solo e hai paura....
-Bhe io quà dentro non ci resto, mi spiace ma non ci resto- disse a se stessa correndo fuori dalla camera chiudendo la porta a chiave. Correndo per il corridoio andò a sbattere dritta dritta contro il ragazzo che aveva visto in ascensore, lui stava correndo nella direzione opposta alla sua, verso la camera da dove proveniva l'urlo
-Stai bene?- chiese distratto in un giapponese arrugginito che non gli apparteneva e mettendole una mano sulla spalla per aiutarla ad alzarsi
-Si- disse Ai in inglese, lui si sciolse in un sorriso, felice di poter smettere di parlare quella lingua strana e complicata
-Hai sentito anche tu quell' urlo?
-Si, cos'era?
-É quello che sto cercando di scoprire, vieni con me- la prese per mano e la tiró verso la stanza, era chiusa a chiave.
-Come fai ad aprirla?
-Aspetta- lui tirò fuori qualcosa che la ragazzina non riuscì a scorgere e si chinó sulla maniglia, coprendole la visuale, tre secondi dopo sorrideva trionfante rinfilando quello che aveva preso in tasca, si mise di lato e disse
-Dopo di lei, signorina- disse piegandosi in un mezzo inchino, facendo ridere la ragazzina che lottava ancora contro la sensazione di conoscere quel ragazzo...il suo sorriso gli era così familiare...
Infilò lo sguardo nella fessura della porta leggermente aperta e quello che vide le fece sbarrare gli occhi...una donna dai capelli color ruggine e la pelle bianchissima era riversa sul pavimento, la testa inclinata all'indietro in una posizione innaturale, gli occhi virtei erano fissi su di lei e, pur sapendo che non potevano vederla, Ai ne rimase terrorizzata. La malcapitata donna aveva una grossa ferita sulla gola, il sangue continuava a scorrere sul pavimento, creando una pozza nella quale era immerso il coltellino svizzero con cui era stata uccisa la donna. Inutile dirlo ma nella stanza erano già presenti Kogoro, San, Shinichi e i tre sospettati: una donna sui vent'anni, terrorizzata e inginocchiata a terra con enormi lacrimoni che le scendevano lungo le guance, un ragazzo che aveva avuto una storia con la vittima ma era stato lasciato in seguito ad una violenta lite durante la quale la donna aveva ferito il ragazzo con un tagliacarte al braccio, ed un uomo che fumava una pipa, il padre adottivo della vittima, che era stato sorpreso inginocchiato davanti al corpo per primo. Shinichi rivolse uno sguardo di scusa ad Ai e la ragazzina arrossì per la rabbia e scosse la testa, tanto succedeva sempre quello che lei faceva di tutto per evitare. I sospettati erano seduti sul letto della vittima e rispondevano alle domande dei poliziotti con estrema cautela, come se avessero paura di essere condannati per qualcosa che non avevano fatto
-Cosa stava facendo signor Rakuna alle 19.15 di questa sera?- disse il poliziotto rivolto all'uomo
-Io e mia figlia dovevamo incontrarci per parlare del suo matrimonio con il giovanotto di cui si era innamorata, perciò la aspettavo al ristorante. Potranno confermarlo tutti i camerieri e anche Hiroshi- disse rivolgendosi al ragazzo
-È vero, si é assentato solo per due o tre minuti per andare al bagno, dopo si è allontanato per cercare la figlia, alle 19.30 circa
-Così potrebbe aver compiuto il delitto mentre andava in bagno vero?
-No! Io le giuro che ero in bagno!!
-Voglio crederle- disse Shinichi poi proseguì -Allora Hiroshi, cosa stava facendo alle 19.15 di questa sera?
-Parlavo con il Barman della sala ristorante, sono rimasto lì fino a che non sono andato anche io dalla signorina
-E perché?
-Bhe, ecco...io stavo spiando il signor Rakuna perché non volevo che dicesse di si ad un'altro uomo, perché io ero ancora innamorato di Shizuka.
-Mentre lei, signorina Kiriachi? Cosa stava facendo alle 19.15??
-Ero nella mia stanza, da sola.
-Quindi non ha un'alibi?
-No...
Shinichi si ritirò assieme ai poliziotti
-Che movente avrebbe questa ragazza?
-Era segretamente innamorata del signor Hiroshi Akisaki e quando seppe che l'amica era stata così crudele con lui...
Shinichi aveva la tipica espressione di quando aveva risolto un caso, quel sorrisetto che alla fine Ai aveva cominciato a considerare il suo miglior pregio
-Conosco bene quell'espressione- disse civettando Ran -hai risolto il caso vero?
-Si Ran, e stavolta era davvero molto facile. Il nostro colpevole si é introdotto nella stanza della vittima quando la porta era rimasta aperta oggi pomeriggio, ha aspettato che la vittima tornasse nascosta nel bagno e, quando la signorina é entrata l'ha eliminata senza pietà.
Poi, dopo una pausa di suspance aggiunse
-LA COLPEVOLE È LEI SIGNORINA KIRIACHI!!

I can't stop my love for youWhere stories live. Discover now