Capitolo 1

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Riaprì gli occhi nel buio più nero. Aveva la nausea, una fitta continua alla nuca la stava facendo impazzire e un dolore lancinante alla gamba le ricordò che era sveglia e che se non era morta poco ci mancava...però... dove diavolo era finita?!

Iniziò a tastare intorno con le mani e le braccia e si rese conto di essere sotto terra in una cavità simile a una tana. Naso naso con la parete si mise a fiutare l'aria in cerca di una via d'uscita. Tastava freneticamente qua e là. Andò avanti per ore senza ottenere il minimo risultato, ma alla fine trovò uno spiraglio, seppur microscopico dal quale filtrava uno spiffero quasi insignificante diaria. Si mise a scavare a più non posso e dopo un lasso incalcolabile di tempo riuscì a costruirsi un rudimentalissimo tunnel, molto stretto, verso la luce grazie alla quale notò di non essere dove sperava...
Dapprima rimase abbagliata dalla luce, che la travolse dopo aver passato del tempo incalcolabile al buio più totale, poi le venne voglia di tornare nel cubicolo nel quale era stata rinchiusa. Tutto era cambiato dal mondo che conosceva: gli edifici erano in stile neo-gotico, simili a quelli di Londra tra l'800 e il '900, dai quali però uscivano degli enormi e stravaganti ingranaggi. Le strade, più larghe del solito e poco frequentate, seppur non desolate e deserte, erano coperte dall'alto amo' di tettoia da un' immensa rete di cavi e fili elettrici colorati.Le persone in strada erano stravaganti quanto i palazzi: vestiti,anche qui, ottocenteschi, ingranaggi e parti del corpo interamente in metallo. Ciò nonostante non sembravano robot,bensì cyborg. Era talmente stordita, affamata e stanca che svenne lì, ma evidentemente nessuno l'aveva notata perché quando si risvegliò era ancora lì con l'unica differenza che era buio, non c'era anima viva in strada e le abitazioni non emettevano alcun bagliore dalle finestre.
Per ingannare la noia si mise a zoppicare lì intorno, brancolando nel buio, rischiarato a tratti dal bagliore della Luna, quando riusciva a filtrare dalla rete di cavi soprastante. In mezzo a tutto quel buio notò tre o quattro figure più alte del normale, ingobbite da chissà quale enorme fatica o malformazione che si muovevano con una camminata innaturalmente molle e si stavano avvicinando nella maniera più minacciosa che gli consentiva il loro corpo. Cleo riuscì, così, a scorgere alcuni dettagli: avevano una testa tozza e incassata nelle loro imponenti spalle, fatte, così come il resto del corpo, di un materiale che poteva essere del metallo. Le braccia erano molto molto lunghe e arrivavano quasi al suolo. La cosa strana era che fossero fatte in modo da essere snodabili, in una struttura simile agli anelli che ricoprono i lombrichi, e terminavano con delle pseudo mani con le dita, quattro e prensili, fatte della stessa struttura delle braccia. Il torace era molto allargato, trapezoidale, poiché verso l'addome si restringeva,anche tanto. A collegare busto e gambe c'erano delle "mutande"metalliche. Le gambe erano molto simili alle braccia, ma i piedi erano una sorta di suola, divisa in strisce nel senso orizzontale collegate da dei cardini, in modo da simulare il movimento umano dei piedi. Ovviamente quei giganti non le ispiravano fiducia perciò tentò di scappare e correre se non fosse che aveva un polpaccio quasi lacerato e non aveva energie in corpo poiché non aveva mangiato per chissà quanto tempo. Pensava di essere spacciata:scappare era impossibile quanto calarsi nella tana siccome non riusciva a piegarsi.
Guardava con occhi sgranati i loschi figuri avvicinarsi mentre vedeva apparire davanti a lei il film della sua vita, nemmeno tanto lunga, della durata di soli 17 anni, quando da qualche anfratto si sentì un urlo fiero e una voce gridare a pieni polmoni -Non così presto! Non è così che andrà a finire, maledetti cyborg! Non vi permetterò di prendervi anche lei!-
Dal nulla apparve per una frazione di secondo una figura, un ragazzo o una ragazza che non riuscì a vedere in volto, e subito dopo avvertì un turbinio di ali e la presa possente che il suo salvatore esercitava su di lei, avendola tra le braccia. Poi, vinta dalla stanchezza e dalla fame e dallo stress,cadde di nuovo svenuta, come fosse una sorta di coma .



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So che può sembrare che la nostra Cleo svenga in continuazione, ma non sarà così. per ora è solo molto debole ;)

sbof_choc



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