Capitolo 11

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Eccomi qui con un nuovo capitolo, mi sono accorta ora che, neanche a farlo apposta, molti capitoli cominciano con Evelyn che si sveglia ahahha non ci avevo fatto caso..

Ne approfitto per dirvi che domani parto per una breve vacanza e quindi non potrò aggiornare...sono via tutto il weekend e aggiornerò lunedì

Vi lascio leggere buona lettura,

-Vale

La luce del sole illumina tutta la stanza. Apro gli occhi pigramente; sono ancora fra le braccia di Noah che dorme profondamente, quasi come fosse un bambino. Resto lì a osservarlo, pensando a tutto ciò che è successo. Alcune volte mi capita di svegliarmi credendo che sia stato tutto un incubo e che niente di tutto questo sia accaduto veramente. Il mio incubo si è trasformato in qualcos'altro con Noah. Sono veramente felice con lui ma sento che non durerà per molto.

È successo tutto cosi in fretta. Mi stupisco di me stessa ripensando a ciò che ho fatto. Mi sono letteralmente buttata da un dirupo. Senza alcuna esitazione. Non pensando alle conseguenze.

Noah si muove leggermente e interrompo i miei pensieri;

apre leggermente gli occhi e sorride.

-Buongiorno angioletto- dice baciandomi la fronte

-Buongiorno- dico staccandomi leggermente da lui e stirandomi

-dormito bene?- chiede alzandosi dal letto

-Molto- dico dandogli le spalle e sprofondando con la testa nel morbido cuscino.

Lui si avvicina a me e mi bacia sulla guancia.

-vado a far colazione- dice, uscendo dalla porta

Resto ancora per qualche attimo nel letto, godendomi quel tipico caldo sotto le coperte e richiudendo gli occhi.

Passano svariati minuti e decido di alzarmi. Vado in bagno, mi lavo la faccia e scendo giù in cucina, con indosso la camicia di Noah.

-Ciao- dico sedendomi sullo sgabello

Lui si volta verso di me e mi sorride, porgendomi un bicchiere di latte e un po' di biscotti.

-Scusa, caffè finito-

-tranquillo il latte va benissimo-

Lui mangia due biscotti ed esce dalla stanza. -Vado a prenderti dei vestiti, uso la macchina quindi ci vediamo tra poco!-

Non faccio in tempo a uscire dalla cucina che è già uscito, superando la barriera che, proprio davanti a me, si sta richiudendo velocemente nel punto in cui è uscito.

Ritorno in cucina e finisco la mia colazione. Metto il bicchiere nel lavandino e mi dirigo in salotto.

Mi guardo intorno, indecisa su cosa fare.

Salgo le scale, dirigendomi nella stanza di Noah e prendo i miei vestiti dell'altra sera. Una maglietta nera e dei pantaloncini corti.

Riempio di acqua il lavandino e li lavo, stendendoli per farli asciugare una volta sciacquati.

Esco dal bagno e scendo in soggiorno. Mi guardo intorno..Non so cosa fare!

Mi accorgo che le finestre sono a specchio: è possibile guardare fuori senza che da fuori guardino dentro. In effetti è meglio, ci sono un sacco di finestre in questa casa.

Mi avvicino per guardare il panorama e noto una figura avanzare verso l'abitazione. Mi avvicino per vedere meglio e mi accorgo che è Oliver.

Si avvicina alla porta e fa per aprirla, quando una scarica viola gli colpisce il braccio, facendolo rimbalzare. Oliver rimane stupito e osserva la barriera rafforzarsi nel punto che ha toccato. Evidentemente ha capito di cosa si tratta, ma la sua espressione è confusa.

Dark Angel [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora