(02.14) notte 4

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"Hei! Piccola dove stai andando?"

È partito tutto così. Perché è così facile far iniziare un'agonia? Mi sono girata e l'ho visto.. si, quasi un angelo.

Il ciuffo che gli copriva appena, appena l'occhio, il sorriso, le mani in tasca e lo sguardo che comunicava tutto. Veniva verso di me con i suoi amici, avrei voluto continuare a camminare.. ma qualcosa mi bloccava.

Non me lo aspettavo.. "Vieni, ti accompagno a casa." sembrava che per lui fosse un dovere riaccompagnarmi e in un qualche modo proteggermi.

Dio se sei bello..

stavo uscendo da una depressione e tu vieni qui e mi fai innamorare? Non voglio. Ho paura possa succedere ancora.. siamo amici e non voglio che vada oltre.

"Sei silenziosa sta sera.." mi diceva poggiandomi la mano sul fianco e io rispondevo, cercando di allontanarmi "Sono solo un po' stanca".

Hahaha! Io stanca di notte? Non potrei mai.. ero immersa nei miei stupidi pensieri, ma non potevo dirglielo.

"Senti tu mi piaci.. e molto."

No, no.. ecco.. si comincia ancora una volta! Erano proprio le parole che non volevo sentire.

"Non voglio rovinare tutto così, un giorno finirà e non potrò più gurdarti negli occhi.. ci sono già passata, non voglio che mi succeda ancora."

Volevo andarmene a casa per conto mio, ma mi ha rassicurata dicendomi che mi avrebbe sempre voluto bene, in qualsiasi caso.

E come al solito ci sono cascata.. ora inzia un nuovo periodo di felicità, seguito da depressione e tristezza. Mi chiedo solo quanto riuscirò ad andare avanti così..

Mi ero ripromessa che non mi sarei mai più innamorata, ma in fondo ho 16 anni ed è questa l'età giusta per fare cazzate, sbattere la testa più volte contro il muro, cadere, rialzarsi e farlo ancora.

Vaffanculo, prima o poi morirò e non mi pentirò di niente di ciò che ho fatto.

I am writingWhere stories live. Discover now