Kiss Me

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"Bene, mi aspetto che il saggio di cui abbiamo parlato sulla mia cattedra venerdì. Ripeto che il voto che avrete costituirà il quaranta percento del voto finale di questo corso. Se siete stati attenti e avete preso appunti riuscirete a scrivere questo saggio anche dormendo."Olivia ascolta attentamente le parole del professore di filosofia e si congratula mentalmente per esser riuscita a recuperare tutto prima del saggio per il voto di fine corso. Lancia uno sguardo a Zayn, seduto a suo fianco, e lo vede fare alcuni disegnini sulle pagine bianche del quaderno. Alza gli occhi al cielo divertita e lui nota questo particolare perché le sorride facendole poi una rapida linguaccia. L'ora termina e sistemano le loro cose prima di lasciare l'aula.

"Eri molto interessato alla lezione eh?!"ride spingendolo leggermente con la spalla.

"Non puoi immaginare quanto"si unisce alla sua risata prima che una ragazza di lunghi capelli scuri gli salti addosso ridendo. Zayn sorride indietreggiando di qualche passo per non perdere l'equilibrio. "Ciao anche a te piccola"ride al suo orecchio, facendola poi scendere dalle sue braccia, continuando però a tenerla stretta a se. La bacia velocemente e sposta lo sguardo verso Olivia, che ha abbassato la testa come per lasciare loro privacy, le sorride "Devo ancora ringraziarti per avermi dato la spinta necessaria per andare da lei"indica con un cenno Nina e lei sorride baciandogli fugacemente la guancia. La ragazza dai capelli biondi non può che sorridere teneramente a quella scena.

"Certo, si è presentato da me in piena notte, ma aveva una fetta della mia torta preferita"ride Nina sistemandosi la borsa a tracolla rossa sulla spalla destra, tornando poi a stringere l'avambraccio di Zayn.

"Ma quando abbiamo parlato era ancora sera"pensa ad alta voce Olivia.

"Hai presente quanto sia complicato trovare una buona pasticceria aperta dopo le nove?!"Olivia alza le mani in segno di resa ridendo e sorride ai due.

"Sono felice per voi"ammette incrociando le braccia al petto. Lo sguardo le cade sull'ora e sgrana leggermente gli occhi. "Si sta facendo tardi, ci vediamo"si congeda velocemente ed esce dall'istituto notando Liam seduto sui gradini. Sorride e si avvicina silenziosamente arrivandogli alle spalle e si siede dietro di lui appoggiando la testa nell'incavo del suo collo appoggiando le mani sui suoi fianchi. Liam sorride chiudendo il libro dei paramorfismi e dei dismorfismi e gira di poco la testa premendo le labbra contro la sua tempia. "Ciao"sussurra Olivia spostandosi e sedendosi al suo fianco. "Scusa per il ritardo, stavo parlando con Zayn e Nina" si scusa e lui scuote la testa dicendole che non c'è nessun problema.

"Andiamo a mangiare?"si alza e le porge la mano facendola alzare. "Ciao comunque"sussurra sulle sue labbra prima di farle combaciare. Apre gli occhi, chiusi momentaneamente e strofina giocosamente il naso contro il suo e la guarda stringendole la mano, dove da qualche giorno c'è un semplice anello d'argenteo. Peyton ci teneva a darglielo l'ha trovato con Ivy, la nonna, in una delle scatole contenenti tutte le cose del defunto marito. Olivia e Carl avevano un rapporto molto stretto e sapeva quanto le avrebbe fatto piacere averlo.

"Cosa stavi studiando?"gli chiede curiosa mentre si dirigono all'auto di Liam che le mostra il libro. "Penso di aver affrontato questo argomento solo una volta, in prima liceo"ridacchia appoggiandosi alla portiera mentre lui apre la macchina.

"Cosa ti va di mangiare?"le chiede mettendo in moto. Olivia scrolla le spalle, non avendo un posto preciso e lui arriccia il naso assumendo un'espressione che lei trova dannatamente adorabile. "Perché non puoi scegliere?"finge un lamento e Olivia gli colpisce giocosamente il braccio.

"Qualcosa di veloce, così poi andiamo in palestra, torno a casa, vado al lavoro e inizio il saggio prima che tu venga a chiedermi aiuto per letteratura"Liam scoppia a ridere.

"Hai una giornata piena, sicura di voler comunque andare in palestra? Saltare un giorno non ti farà male"distoglie per un secondo lo sguardo dalla strada, appoggiando la mano sulla sua gamba e sorride quando Olivia la appoggia sulla sua.

"Sono sicura, ho fino a venerdì per consegnarlo"lo rassicura e Liam sospira, sapendo di non poter vincere questa battaglia contro di lei.

"D'accordo"si arrende facendola sorridere. Stringe la sua mano, portandola verso le labbra e baciandone il dorso. Olivia lo guarda, ammira il suo viso dai tratti dolci cercando anche un solo difetto per avere la conferma della sua umanità. "Perché mi guardi?"le chiede sorridendo, sentendo il suo sguardo su di lui, e Olivia si stringe nelle spalle.

"Sono abituata a guardare le cose belle"il sangue affluisce sulle sue guance, rendendole rosse, ma Liam non può non esser sorpreso dalle sue parole.

"Non sono poi così bello"la guarda, riportando lo sguardo verso la strada, in cerca di un parcheggio libero.

"Non vedi ciò che vedo io"sussurra lei, dicendo le parole che lui le ha detto durante il soggiorno in Cornovaglia. Liam parcheggia velocemente, non vedendo l'ora di stringerla a se. Olivia ride quando, una volta fuori dall'auto, la prende per i fianchi e la abbraccia, non riuscendo a capacitarsi della sua dolcezza. Gli circonda il collo con le braccia ricambiando la stretta e gli bacia la mascella, lasciando cadere poi le mani ai fianchi. "Mi piacerebbe restare ancora così, ma dobbiamo entrare"mormora sorridendo. Liam annuisce e le prende la mano dirigendosi verso la porta del locale.

-

Lascia cadere la testa contro il materasso, sfiorando il computer, e un verso esausto lascia le sue labbra. Sente la porta della sua camera aprirsi, ma è troppo stanca per aprire gli occhi e guardare chi è entrato, probabilmente Holland. Dopo diverse settimane passate nel completo imbarazzo, tanto che quando Olivia la guardava doveva distogliere lo sguardo immediatamente divorata dai senti di colpa; ora le cose si sono sistemate.

"Quindi è questo il tuo segreto per essere un piccolo genio"sorride riconoscendo la voce di Liam, mentre sente il materasso abbassarsi al suo peso. Lui si avvicina, sistemandosi al suo fianco e le pizzica la gamba facendola mettere seduta. Si sorridono e i loro visi si avvicinano fino a che le labbra non si toccano. "Come va con il saggio?"le chiede stringendo leggermente la sua gamba.

"Sono ad un buon punto, ma ho la testa che esplode"ammette lasciandosi nuovamente andare contro il letto. Liam si gira, e si mette a cavalcioni sul suo bacino mantenendo il peso sugli avambracci per non pesarle troppo.

"Come posso aiutarti?"Olivia apre gli occhi, incastrandoli con quelli scuri di Liam. "Non posso farlo con l'assegno, ma.."

"Baciami"sussurra lei e Liam non se lo fa ripetere due volte.

Personal Trainer || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora