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Chiude la porta di casa una volta entrata, il silenzio nella casa è rotto solamente dalla televisione in soggiorno dove Holland sta guardando un film bevendo una tazza di tè verde, come sempre.

Olivia si toglie il cappotto e le scarpe, e raggiunge l'amica buttandosi al suo fianco.

"Stanca?"le chiede la rossa, nascondendo l'ironia nel suo tono.

"Abbastanza, c'è stata tanta gente in negozio"si passa una mano sul viso, come a volersi risvegliare da quella terribile giornata che sta per terminare.

"Ah si?"Olivia alza un sopracciglio al tono acido di Holland, ma non commenta o chiede il motivo del suo malumore, in questo momento è l'ultimo dei suoi problemi.

"Vado a letto, ciao"trascina il suo corpo fino al bagno, dove fa la pipì e si spoglia per poter indossare il pigiama subito dopo.

Non ha fame da quando è uscita dal bar quel pomeriggio, dopo aver degustato la cioccolata con Liam, dopo l'amarezza delle lacrime versate in palestra.

Si sdraia e si accoccola sotto le coperte, dopo aver coperto il suo corpo con una maglia, e stringe il cuscino al petto, per non sentirsi poi tanto sola. Ripensa a come ha lasciato Liam, dopo aver sputato fuori quelle ultima parole con amarezza.

"Perché non sono Holland" aveva detto lasciandolo nuovamente senza parole.

"Non devi essere Holland per piacere alle persone"e Liam avrebbe voluto dirle che lui è la prova che conferma la regola. Olivia ha semplicemente scosso la testa, ha messo i soldi sul tavolo e se n'è andata senza aggiungere altro, troppo debole per dire altro.

Ed è andata al lavoro, a piedi, dove è riuscita a distrarsi dalle varie discussioni avute con Liam in appena un giorno.

Tutto a causa di Zayn, e Holland, aggiunge il suo subconscio ma non gli da retta.

Un sospiro esce dalle sue labbra e aumenta la stretta attorno al cuscino, dove la fodera lilla si stropiccia.
Chiude gli occhi, stanca dalla giornata, ma non sembra voler dare segni di cedimento e quindi di cadere tra le braccia di Morfeo.

Il sonno arriva solamente due ore dopo, passate ad osservare il vento muovere gli alberi quasi completamente spogli a causa dell'autunno che ha ancora qualche settimana di vita, prima di lasciare spazio all'inverno.

La sveglia suona, ma la sua voglia di alzarsi e affrontare il nuovo giorno equivale alle temperature notturne del deserto, cinquanta sotto zero.
Una mano si appoggia sul suo fianco, e il suo corpo viene scosso poco dolcemente.

"Liiv"ride Harry quando vede la sua testa scomparire sotto le coperte.

"Olivia Payton Harvey, alza il culo da quel fottuto letto"urla Harry cercando di toglierle le coperte di torno. "Ho pietà per tua madre, giuro, sei impossibile la mattina"

"Non voglio andare a scuola"piagnucola facendolo sospirare. Si siede sul letto e appoggia la mano sulla parte di testa ancora visibile.

"Da quando frequenti Zayn e compagnia bella non sei più la mia Liv"

"Sono sempre io Haz"mormora guardandolo, dopo esser finalmente uscita da sotto la coperta di pile.

"No, la mia Liv, se ne sarebbe fottutamente fregata di quello che pensano di lei, sarebbe andata a scuola e avrebbe fatto il culo a tutti quelli ignoranti in classe con lei. Questa Olivia non è quella vera, è solo la brutta copia"le accarezza la nuca prima di baciarle la fronte.

"Ora vestiti e fai vedere a Malik e a quella stronza della tua migliore amica che non te ne frega delle loro parole e delle loro azioni."Harry se ne va, senza darle il tempo di ribattere.

Personal Trainer || Liam PayneWhere stories live. Discover now