Box

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L'aria le manca, dopo aver sentito quella domanda, le mani le tremano leggermente e non ha idea del perché si senta in quel modo. Non ha mai provato una situazione di ansia simile, le sembra come se da quella risposta dipendesse tutto il resto.

"Io-"la voce le trema quanto le mani, il calore che emanava il suo corpo si è prosciugato, esattamente come i colori sul suo viso. La pelle è più pallida e gli occhi ceruli più spenti, non hanno quella scintilla che ha ipnotizzato Liam quando ha avuto l'opportunità di guardarli con più precisione.

"Stai bene?"le chiede preoccupato, è arrabbiato, non lo nega, ma non si sarebbe immaginato quella reazione.

"Sto-sto bene"non sa neanche lei se è la verità. "E ti ho chiesto di aiutarmi per-"si blocca.

"Per?"la incita a continuare, tornando con il tono freddo che aveva l'ora prima.

"Avevo bisogno di cambiare Liam, non mi sentivo a mio agio con il mio corpo"è una parte di verità, ma una che non conta, perché nonostante tutto a lei non davano fastidio quei tre-quattro chili di troppo, sapeva di averli perché non faceva niente per eliminarli.

"Non è tutto"incalza lui.

"Era per- per piacere a Zayn...-"Liam non dice niente, sa che quando inizia in questo modo, c'è dell'altro che deve raccontare. "L'ho sempre visto con ragazze dall'aspetto perfetto e nonostante frequentassi la maggior parte dei corsi con lui, l'unica cosa che potessi fare era osservarlo da lontano, perché non mi notava. Solo che questo peggiorava la situazione di giorno in giorno, lo trovavo sempre più bello e misterioso e mi piaceva dannatamente tanto"prende un respiro profondo, Liam ascolta ogni parola con attenzione. "E avevo il bisogno di averlo accanto, un bisogno quasi insano. Ho guardato un film un pomeriggio, Mean Girls, e ho pensato che sarebbe stato bello, cambiare per averlo finalmente nella mia vita. E così entri in scena tu, mi sono sentita in colpa per il primo periodo, ti stavo mentendo alla fine, e per qualche assurdo motivo mi è stata concessa l'opportunità di conoscere Zayn"

"Ma?"le chiede, qualche minuto dopo, non sentendola andare avanti.

"Ma non è la persona che mi aspettavo. Mi ero creata un personaggio, a mio piacimento, con la sua immagine."ride amaramente, passandosi una mano sul viso che ha lentamente ripreso colore.

"Zayn non è quello giusto per te, lo conosco da tempo, e conosco anche te, più o meno..."

"Penso che tu mi conosca meglio di Holland, figurati"abbassa lo sguardo verso l'asfalto.

"Hai sbagliato"introduce il discorso Liam.

"Lo so"sospira lei

"No, fammi parlare. Hai sbagliato a voler cambiare per lui. È sbagliato voler cambiare per piacere ad una persona, e basta. E sono così arrabbiato per questo tuo comportamento, ma sono più arrabbiato con lui per averti spinto a farlo e con Holland, perché non ha provato a fermarti."

"No, Liam, Holland ha provato, te lo giuro.. Ma sono testarda io"difende l'amica dai capelli rossi, facendogli scuotere la testa.

"Poteva dirmi che cosa avevi intenzione di fare, mi ha mentito per un mese"

"L'ha fatto per aiutare me, Liam! Non prendertela con lei. Tutta questa storia è colpa mia"

"Avrebbe potuto fare di più"si alza, toglie la polvere dai pantaloni neri e rientra, lasciandola sola, con la voglia di saltare anche il resto delle lezioni. Ma non può.

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Entra nella palestra che le ha indicato Liam, nel messaggio. Lui la aspetta all'entrata, mentre parla con un ragazzo, scherzano tra loro e Olivia non può che pensare che siano amici.

"uhm, Liam"lo chiama con un filo di voce, sa che è ancora arrabbiato, e non poco, e ha il terrore di sbagliare ancora. Liam si volta verso di lei, dando così le spalle a Andy, suo grande amico.

"Sei arrivata, bene, andiamo. Ciao Andy"lo saluta e Olivia lo segue, dopo aver fatto un cenno al ragazzo dai capelli biondi legati in un codino.

"Gli spogliatoi sono a sinistra"Olivia annuisce e si dirige verso lo spogliatoio per cambiarsi.

Torna da Liam poco dopo, nervosa, e lo trova davanti ad un sacco da box, il petto che si alza e abbassa velocemente e la fronte appoggiata contro il cuoio nero. Il respiro pesante arriva fino alle sue orecchie, nonostante i vari metri che lo dividono.

"Da dove inizio?"chiede distraendolo dai suoi pensieri.

"Corsa, mezz'ora, continua, alla tua velocità. Un quarto d'ora di stretching e i soliti esercizi. Cinque minuti di rilassamento e dieci di pesi, poi vieni qua"elenca facendole mancare la salivazione per qualche secondo.

Annuisce e va verso i Tapis roulant impostando il tempo e una velocità media. Sarà una giornata pesante, pensa cercando di controllare le pulsazioni e il respiro.

Un'ora e un quarto dopo torna da lui, già stanca per tutti gli esercizi. Non si sono minimamente parlati, o guardati e questo non ha fatto che affaticare maggiormente Olivia.

"Fatto?"riceve la risposta silenziosa e continua passandole dei guantoni.

"Bene, infilali, e colpisci il sacco"infila facilmente il destro, ed è costretta a chiedere aiuto a Liam per l'altra mano. Osserva le sue mani muoversi agilmente, abituato a questo e sussurra un flebile "grazie" quando riporta la mano al suo fianco.

Liam incrocia le braccia al petto e la osserva colpire il sacco, erroneamente. Si sposta dietro di lei e le ferma le braccia, prima che possa colpire nuovamente. Le sistema le mani, prima di scendere verso i fianchi coperti dalla maglia termica nera, e successivamente verso le gambe, scoperte a causa dei pantaloncini azzurri da tennis.

Il respiro caldo del ragazzo le sfiora l'orecchio, e le mani sul suo corpo la fanno rabbrividire, mentre il cuore inizia a battere ad una velocità superiore del normale. Anche le gambe vengono sistemate nella giusta posizione e qualche istante dopo, quasi di malavoglia, Liam si allontana, cercando di non pensare a come si è sentito nel poterla toccare, anche se in un'occasione totalmente innocente.

"Arrivo subito"la avvisa andando verso il bagno, deve allontanarsi, ma allo stesso tempo ha bisogno di lei.

Olivia appoggia la fronte contro il cuoio del sacco mentre un sospiro esce dalle sue labbra, le sembra di sentire ancora le sue mani su di lei, il corpo che si rilassava ogni secondo che passava e i brividi lungo la schiena. Trova frustrante non sapere a cosa sono dovute tutte queste emozioni, a lei quasi completamente estranee.

Liam torna svariati minuti dopo e cerca di non pensare troppo a ciò che è successo poco prima. Guarda i suoi capelli biondi, legati in una coda, muoversi a seconda dei suoi movimenti.

"Pensa che quella sia la persona che non riesci a sopportare, che vorresti solamente prendere a pugni" suggerisce e nota la sua espressione cambiare, diventare più apatica e concentrata.
La potenza dei pugni è relativamente maggiore rispetto a prima, ma abbastanza per far capire a Liam quanto sia arrabbiata con quella persona.

"Ferma, aspetta"le blocca i polsi mettendosi davanti a lei.

"Chi stai immaginando?"le chiede quando esce il suo respiro, prima affannoso, tornare nella norma. Olivia fa scontrare i loro occhi prima di rispondere con un

"Me stessa" che lo lascia senza parole.

Personal Trainer || Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora