Capitolo 21.

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Dal capitolo precedente..
"E se Harry non era Harry, allora chi era?"

*

La porta si aprì, ed entrarono Harry e...Harry.
C'erano due ragazzi praticamente uguali davanti a me, sembrava uno di quei strani film di fantascienza dove le persone si clonano, ero in uno stato confusionale assoluto: più li guardavo, più mi sembrava che ci vedessi doppio.
C'erano sottili differenze tra cui i capelli tagliati di uno e i lunghi dell'altro, ma per il resto erano due gocce d'acqua. Per fortuna avevano quel tratto distintivo, almeno sapevo con chi avevo passato il tempo gli scorsi mesi.

"Ecco, tesoro, da piccola non ti hanno insegnato a non dare fiducia alla prima persona che incontri? Avrebbero dovuto, non credi?"

Inarcai le sopracciglia.

In un certo modo mi aveva dato fastidio quello che aveva detto, i miei genitori mi hanno insegnato tutto quello che c'era da imparare e non mi va a genio che parlino dell'educazione che ho ricevuto, soprattutto perché mi ricorda loro.
Mi mancavano così tanto, pensavo continuamente a loro, volevo vederli o almeno avere notizie di come stavano.
'Mi staranno cercando? Gli importa di me?' Queste domande mi affliggevano ogni giorno ed era snervante non avere risposte.
Avevo spesso chiesto ad Harry se potevo vederli ma la sua risposta era sempre 'no', diceva che una volta arrivata da loro non sarei più voluta tornare indietro con lui, e non voleva che accadesse, perché a me ci teneva.

Si schiarì la voce prima di continuare.

"Ti dirò subito come stanno le cose." Il ragazzo con i capelli corti camminava lentamente per la stanza mentre quello che credevo fosse Harry, il ragazzo con il quale avevo passato gli ultimi mesi assieme, se ne stava immobile, e fulminava con lo sguardo l'altro.

Ad un tratto si fermò e puntò il dito contro il mio Harry.

"Il riccio con i capelli lunghi si chiama Zachariah, è mio cugino."

Il mondo mi crollò addosso, avevamo costruito un rapporto basato sulle sue bugie, e faceva male, una pugnalata al cuore.

"Io sono Harold Edward Styles. Sono il ragazzo con cui hai messaggiato su Kik, sono il ragazzo che voleva conoscerti." Il suo tono era dolce, quasi deluso.

Ma d'improvviso alzò la voce facendomi sobbalzare. "Ma questo stronzo ha fatto di tutto per impedirmi di venire da te. Non gli stava bene il fatto che tu potessi essere mia per colpa della sua stupida ossessione per te, cazzo!"

Era davvero arrabbiato, i suoi occhi puntavano su Har... Zach, e il suo petto si abbassava e si alzava velocemente facendo muovere con sè la maglietta bianca aderente.

Aveva detto ossessione?
Per me?

"O-ossessione?" Balbettavo leggermente, ero davvero in una situazione orribile: la persona di cui ti stavi innamorando si spacciava per un altro, mi sentivo totalmente distrutta.

Zach stava immobile con lo sguardo rivolto al pavimento.

"Si. Una fottuta ossessione che ha dal liceo, e cazzo! Mi fa imbestialire il fatto che ti abbia toccata mentre faceva finta di essere me. Io volevo davvero stare con te, conoscerti, farti divertire, ma lui ha dovuto rovinare tutto per i suoi scopi sessuali malati."

Sembrava tremendamente sincero e quasi mi faceva tenerezza, avevo voglia di abbracciarlo.
Poi gli diede le spalle. "Io.." Sospirò prima di continuare. "Io non ti voglio più vedere. Voglio rompere tutti i legami tra noi" abbassò lo sguardo mordicchiandosi il labbro. "Non sei più mio cugino Zach, io non ti riconoscerò piùcome tale. Ora, se vuoi, fammi il piacere di..andartene." Era distrutto, era più frastornato di me, lo si capiva.

Zach uscì dalla camera velocemente e Harry si lasciò cadere in ginocchio con le mani che gli coprivano il volto e, a quel punto, non resistetti più: mi alzai dal letto, poi mi misi in ginocchio accanto a lui e lo strinsi forte.

"Non doveva farti del male..io..non me lo perdonerò mai" sussurrò lui.

Volevo dirgli che andava bene, che era tutto okay, ma non era così.
Non sapevo in che modo consolarlo, mi sentivo distrutta pure io, ma in questo caso un abbraccio valeva più di molte parole.

Dopo qualche decina di minuti levò le mani dal viso e mi strinse a sè.

"Scusami per tutto quello che è successo, quello che ti ha fatto.."

È come farsi male e chiedere scusa per star sanguinando.
Non era colpa sua, ma credo che non l'avrebbe mai ammesso, era così dolce..totalmente diverso da Zach.

"Non è colpa tua Harry.."

Lui sospirò poi si alzò, porgendomi la mano, la afferrai e mi alzai pure io.

"Scusa per..questo momento di debolezza..ma non so se capisci come mi sento, tu eri tutto per me e lui ti ha portata via" si stava mordicchiando il labbro.

Non vedevo l'ora di conoscere il vero Harry, ora probabilmente sarei rimasta con lui..non avevo voglia di parlare con Zach, mi aveva mentito su troppe cose.

Quella sera andai a dormire nella stanza degli ospiti della vera casa Styles, lui andò nella sua stanza e trovai questo comportamento davvero cortese, Zach mi stava appiccicato anche la prima volta che mi obbligò a dormire assieme a lui.
Questo mi tranquillizzò molto.
Presto mi addormentai accoccolandomi tra le coperte.

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BOOM BABE

che ne pensate?

Non ve lo aspettavate, eh? 😏

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