Capitolo 10

24.9K 370 112
                                    

Harry mi scosse piano il braccio, sussurrandomi di svegliarmi.

Scesi dalla macchina e mi guardai intorno.

Era magnifico: piaggia, mare, sole.

Ma non dovevo lasciarlo a vedere che ero più eccitata di un bimbo di 3 anni in un negozio di caramelle.

Era come se il fatto che mi avesse chiamata puttana e che avesse accennato al fatto di volermi solo usare, si fossero già trovate un posto nel dimenticatoio.

Quest'uomo mi faceva un effetto, che porca merda.

Cercai di rimanere il più impassibile possibile.

"Dai andiamo a fare il bagno"
Mi disse tutto allegro.

Ehi signor Styles, le presento il signor Ciclo, è venuto da me proprio stamattina. (-.-)

Se almeno mi avvertiva avrei potuto procurarmi qualcosa tipo OB o qualcosa di simile.

A chi è che salta in mente di portarti al mare, sapendo che sei una donna è potresti avere il ciclo? A HARRY.

"Io non so nuotare"

Mi inventai rapidamente una scusa merdosa, ma lui non mollò l'osso.

Infatti mi prese a mo' di sacco di patate e mi buttò in acqua.
Adesso la mia unica preghiera era di non trasformare l'acqua in vino.

(NON SO COME MI È USCITA AHAHAHAH)

Per fortuna non successe niente di ciò che avevo previsto, dato che ho scoperto che l'acqua fredda ferma il ciclo. (Tinamente testato, funziona) ma ora io e il 'mio' vestito eravamo fradici, Harry pure.
Era così tenero con le sue lunghe ciocche che gli ricadevano sul viso ancora gocciolanti.
Ma no.

Io devo essere arrabbiata con lui.

Lui mi vuole solo usare.

Il mio viso si incupì di colpo e il signor Harry iomiscopotutteperchèsonofigoeioposso Styles non ci fece neanche caso.

Pft.

Mi rifiuto di credere che tra 7 miliardi di persone io ho scelto di rincoglionirmi per lui, non ci credo.

HARRY'S P.O.V

La portai in spiaggia pensando di farle una sorpresa.

La buttai in acqua, ci schizzammo e alla fine ci sedemmo sui lettini della spiaggia semi vuota,fradici.

Sembrava felice, e sembrava che mi avesse perdonato per la cazzata detta in macchina, ma il suo viso si incupì di colpo.

Le chiedo cos'ha?

Ma se non vuole dirmelo?

Dopo una serie di discussioni tra me e la mia coscienza decisi di non chiederle niente, facendo finta di nulla, sperando che fosse la cosa più giusta.
Stasera avevo in programma di andare a letto con lei, ma dopo la scenata in macchina non penso che voglia dormire neanche nello stesso letto.

Inutile, mi sarei fatto perdonare comunque, io sono Harry Styles,no?

Fatto sta che non siamo ancora arrivati a destinazione, ma ci penseremo domani.

**

JESSICA'S P.O.V

Alla fine andammo in un hotel.

Ero confusa. Era qui che mi voleva portare?

Lui si cambiò rimanendo nei suoi soliti boxer bianchi, io non avevo niente con me se non l'intimo ancora bagnato e impregnato di sabbia/acqua di mare.

Decisi di lavarlo, lo misi ad asciugare e, dopo essermi fatta una doccia mi avvolsi in un asciugamano e mi misi a sedere sul bordo del letto.

Harry stava guardando la partita, ma non feci caso più di tanto a lui.

Iniziai a pensare.

A pensare a tutto.

Avete presente quelle riflessioni che si fanno sulla propria esistenza, sotto la doccia?

Ecco, io stavo facendo quelle riflessioni assurde, su tutta la mia vita.

Poi un ricordo mi tornò in mente.

FLASHBACK

Come sempre mi ritrovavo a girare per i corridoi della scuola affollati nell'ora della ricreazione, insieme alle mie due migliori amiche, passando davanti a Lui.

Era un ragazzo, bellissimo: castano, riccio, alto e con gli occhi verdi che stava sempre in compagnia dei suoi 4/5 amici nel corridoio.

Quel ragazzo era mozzafiato, una cosa simile a un Dio.

Per vari mesi quel ragazzo mi era piaciuto non poco, e sapevo dalle mie amiche, che anche lui mi lanciava certe occhiatine.

Ovviamente io non mi azzardavo a incrociare lo sguardo con il suo, quindi mi facevo raccontare tutto.

Però seppi del suo modo orgoglioso di parlare, di quanto fosse stronzo, menefreghista e puttaniere.

Fu così che cominciai a provare odio per lui e i ragazzi a lui simili, che si credevano Obama solo perché qualche ragazzina più piccola gli cadeva ai piedi per la loro bellezza.

Quel giorno, sempre facendo il mio solito giro dell'intervallo lo vidi, stava venendo verso la mia direzione, e stavolta, azzardai.

Lo guardai negli occhi con un tale disprezzo che il povero illuso in cerca di attenzioni, cercò di farsi notare ben tre volte, prima che suonasse la campanella, ma da me non ottenne niente.

Giorno epico.

Tornai a casa felice come non mai, sapevo di aver colpito in pieno.

Fine flashback

Aspetta.

Riccio.

Alto.

Occhi verdi.

HARRY.

Era una cosa possibile?

I ricordi del viso del ragazzo non erano ben chiari, ma per quel che mi ricordavo gli assomigliava moltissimo.

Era una coincidenza, oppure c'era sotto qualcosa?

Mille dubbi si fecero spazio nella mia mente, mentre Harry continuava a scuotermi il braccio e a chiamare il mio nome.

Ero immersa nel dubbio, nei ricordi e nelle ipotesi, infatti prima di 'risvegliarmi' dal mio stato di trance temporanea passarono alcuni minuti.

"Mi hai fatto preoccupare, Dio santo, non farlo mai più!"

"Scusami, stavo solo pensando.." Aggiunsi un sorriso tirato alla fine della frase, tanto per non farlo preoccupare.

Cosa non sapevo?

Cosa c'era da sapere?


✨✨😏✨🍟🍟🍟🍕🍕🍕
ECCO A VOI IL CAPITOLO.

DAN DAN DAAAAAAN.

Che succederà?

Il ragazzo è azza la mazza di Hazza?

Lo scopriremo nella prossima puntata!

sigla, prego!

*parte la sigla e la Tina vi saluta*

P.s: HO FATTO IL CAPITOLO PIÙ LUNGO AMATEMI.

Let's do a game, girl.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora