Capitolo 20

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Alla stazione di polizia ci misi quasi tre ore a convincerli che non stavo mentendo.
Era una storia assurda, ne ero perfettamente consapevole ma non avevo alternative.
Non potevo uscire da lì, mi avrebbe trovato e non volevo che accadesse di nuovo.
Nicolás non doveva in nessun modo avere un contatto con Erik.
Quando finalmente riuscii a fare una chiamata avevo in mente solo un nome: Harry.

...

"Pronto?"

"Harry! Sono Louis!"

"Louis?! Dio dove diamine sei?"

"Alla stazione di polizia vicino alla sede della Vogue"

"Sono lì in 15 minuti"

È chiuse la chiamata senza dire nient'altro.
L'ansia si era impossessata di me.
Non sapevo quale sarebbe stata la reazione di Harry e non potevo permettermi di commettere un altro sbaglio con Nicolás.
Quando arrivò si precipitò verso di me senza prestare attenzione a Nicolás che intanto lo guardava curioso.

"Stai bene?"

Feci cenno di no con la testa anche se dalle mie labbra uscì un flebile "Sí"
Aveva capito che c'era qualcosa che non andava, ma appena Nicolás si alzò per farsi prendere in braccio restò stupito.

"Heila, e tu chi sei?" Chiese sorridendo a Nicolás.

"Mio figlio, Nicolás." Risposi al posto del mio bambino.

Ciò che vidi nei suoi occhi non seppi descriverlo.
Due ore più tardi eravamo nel mio appartamento, Nicolás stava dormendo sul mio letto e io ero insieme ad Harry in cucina.
Stavo preparando del thè quando Harry iniziò a palare.

"Ti ha toccato?"

Non risposi, non volevo parlare di ciò che era accaduto.

"Louis, ti prego. Devi parlarmi."

"Non voglio parlarne."

"Vuoi che accada ancora?"

"No..."

"Posso mandarlo in prigione e farcelo restare a vita, ma tu devi denunciarlo."

"Non posso"

"Non ti basta che sia amcorarrivato a rapire tuo figlio?!"

"Manderebbe in fumo la mia carriera Harry."

"Sei così preoccupato per il tuo lavoro da mettere a rischio non solo la tua vita, ma anche quella di tuo figlio?!"

"Non posso dargli la vita che si merita senza questo lavoro Harry, lui non può stare con me. Vive con mia cugina e io li mantengo entrambi dandogli la vita che si meritano."

"Non ti farò rischiare così "

"Eh cosa vorresti fare? Ti ostini a proteggermi quando potresti fregatene altamente e venire a cercarmi solo quando hai voglia di scopare. Perché?"

"Perché ci tengo a te!"

Mi fermai.
Lui teneva a me.
Ci tengo a te.
No.
Non di nuovo.

"Vattene."

"Louis"

"Harry esci da questa casa"

"Ti prego"

"Esci. Ora. "

Si allontanò da me e lentamente uscì dalla porta.
Non sarebbe accaduto ancora, questa volta sapevo già cosa fare.
Harry doveva sparire dalla mia vita.


HOLAAA
Non ucidetemi io vi amo lo giuro.
Questa medina l'ho scritta adesso sulla metro a Londra e ve la posto solo perché è passato troppo dall'ultimo aggiornamento, martedì torno a casa e mi impegnerò a scrivere un paio di capitoli in modo da non dovervi più far aspettare.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 80 VOTI
Un bacio

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