Capitolo 15

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Mi alzai per preparare la colazione, volevo distrarmi un po' da tutta quella situazione e cucinare mi faceva stare bene.

Preparai qualcosa di semplice, dei pancake con un po' di sciroppo al cioccolato sarebbero andati più che bene e speravo che ad Harry sarebbero piaciuti.

Lo vidi entrare in cucina mentre ero intento a lavare le scodelle che avevo usato.

"Buongiorno" lo salutai.

"Questi si che sono degli ottini risvegli" disse sedendosi davanti ad un piatto pieno di pancake.

"Potrei abituarmici"

Risi a quelle parole e posai l'ultima scodella sullo straccio che avevo posato accanto al lavello per farla asciugare.

Si alzò lasciando alcuni dei pancake nel piatto e mi circondò da dietro.

"Sei più tranquillo oggi?" Sussurrò al mio orecchio.

"Sì,  grazie"

Sapevo cosa voleva, e io non avevo nessuna intenzione di tirarmi indietro.

"Ti prego" sussirrai quando le sue mani mi presero i fianchi.

"Cosa vuoi Louis?"

"Te"

"Non ho capito"

"Voglio te, padrone"

Non servì altro, in pochi attimi eravamo nella stanza rossa ed io ero legato sopra ad un tavol di legno.

Non vedevo nulla a causa della benda che mi copriva, la musica in sottofondo mi faceva capire che sarebbe stato tutto intenso.

La mia erezione era già evidente e lui non si fece scappare questo dettaglio.

"Oh Louis,  sai sempre come farmi contento non è cosi?" Disse spostandosi verso il fondo del tavolo. "Ho preso delle cose per te"

E lo sentì allontanarsi per aprire un cassetto.

"Apri le gambe, e non chiuderle. Capito? "

Gemetti in risposta e per il momento gli bastò.

Poco dopo due dita scivolarono dentro me facendomi inarcare i fianchi per la sorpresa. E gemere per il piacere.

"Shh, è solo l'inizio"

Cominciò a muoverle dentro di me mentre con l'altra mano aveva afferrato qualcosa.

Le sue dita scivolarono via da me per essere poi rimpiazzate da qualcosa che a primo impatto mi sembrò freddo.

Un dilatatore anale.

Cominciò a muoverlo dentro e fuori mentre io gemevo sonoramente.

"Sapevo che ti sarebbe piaciuto"

Disse muovendo il filatatore semore più velocemente.

Stavo per venire,  sentivo le mie gambe tremare ma lui smise prima che potessi farlo facendo uscire il dilatatore da me con mio estremo disappunto.

Non rimasi insoddisfatto per molto,  Harry aveva gia levato i pantaloni e con una forte spinta mi aveva penetrato facendomi urlare.

Mi scopò velocemente,  ma fu tutto molto intenso.

Mi ci vollero circa 10 minuti per riprendermi e nel frattempo Harry mi aveva slegato.

"Va a farti una doccia, tra 30 minuti vieni nel mio ufficio." Disse autoritario prima di rivestirsi e uscire.

Lo ascoltai e feci esattamente ciò che aveva chiesto.

Arrivai nella mia stanza dopo essermi rivestito in malo modo e mi stesi sul letto a recuperare un po' di forze.

Non avevo voglia di fare una doccia, ma mi alzai ugualmente dirigendomi verso il bagno.

Aprii l'acqua dal rubinetto della vasca e la feci scorrere mentre mi spogliavo.

Quando entrai sentii l'acqua avvolgermi e una sensazione di sollievo s'impadronì di me.

Sfortunatamente non avevo molto tempo e così dopo una decina di minuti uscii dalla vasca e mi asciugai.

Misi addosso un paio di pantaloni della tuta e una tshirt bianca sperando che Harry non se la sarebbe presa per il mio look trasandato.

Esattamente mezz'ora dopo averlo lasciato mi ritrovai davanti alle porte del suo ufficio.

Bussai.

"Entra, abbiamo qualcosa a cui pensare ora" disse indicandonila sedia di fronte a lui.

Ed entrai, per nulla pronto a sostenere quella conversazione.



BUONASERA
Perdonate il mio abnorme ritardo ma ero a Vienna.
ERO AL COBCERTO E LORO ERANO A DUE METRI DA ME E AIUTO CAPITEMI.
Smetto di annoiarvi e mi scuso ancora poiché questo è un capitolo di merda e fa schifo.
PROSSIMO AGGIRIRNAMENTO A 50 VOTI.
Vi amo.
Un bacio.

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