La sua stanza

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•capitolo 13

POV. ARIANA
Raccolgo la camicia e la osservo. Il suo profumo invade le mie narici,impossibile non riconoscerlo.

Dovrei riportargliela?

Però lui mi ha trattato male,dovrei solo buttargliela nella spazzatura. Noto sull'etichetta la marca della Sisley. Anche io uso questa marca.

Anzi è una delle marche che più uso,metà del mio armadio è firmato Sisley.

È una coincidenza molto strana.

A casa mia,si chiama destino.

Devo o non devo riportargliela?
Per come sono io,gliela riporterei,ma non è che prima mi ha trattato molto bene.

Esco dalla stanza e vado verso la sua.

Come se non vedessi l'ora di andare!

Io non sono come lui.

Attraverso il corridoio,fino all'ultima stanza,la sua.

Busso un paio di volte,ma nessuno viene ad aprirmi. Chissa forse è uscito.

Prendo un lungo respiro e mi decido ad entrare. Abbasso la maniglia,è aperta.

Un dolce profumo mi avvolge,possibile che qualunque cosa di suo,profumi di Dolce e Gabbana.

Mi guardo un po' intorno è diversissima dalla mia camera.

La sua ha le pareti nere con delle fiamme rosse in basso. Sui muri sono appesi poster di cantanti,rapper,e campioni sportivi. Ci sono molti poster di Michael Jordan.

In fondo alla stanza ci sono anche dei pesi,fa palestra qui?

Ha una cabina armadio,in fondo alla stanza,e una scrivania vicino alla finestra.

Il letto è matrimoniale,con delle lenzuola blu pastello,sono graziose.

C'è un enorme televisore a plasma collegato a una console e a fianco un mobiletto con dei videogiochi.

Più in la c'è un piccolo canestro con affianco dei palloni da basket dentro un cesto di metallo.

È decisamente più grande della mia,ma di molto.

Sulla scrivania è posato un portatile e sulla sedia il suo zaino.

Mi sorprende,che ha anche una grande libreria,Logan sa leggere?

C'è un poof rosso davanti al televisore.

Piego la camicia e la poso sul letto. Mi siedo un secondo su di esso e continuo a scrutare nei minimi dettagli la stanza.

Mi colpisce una foto sul comodino. È incorniciata da una cornice d'argento. Raffigurano Logan e una ragazza,non faccio in tempo a osservarla meglio,che sento la maniglia abbassarsi.

Ripongo la foto al suo posto,e poi la porta si spalanca del tutto.
Credevo fosse quella della stanza,invece era quel del bagno.

Era così vicino,ma così lontano allo stesso tempo.

Indossa solo un asciugamano sulla vita e con un'altra asciugamano si asciuga i capelli.

"Che ci fa qui!?" domanda acido e abbastanza irritato. Forse non dovevo venire.

"Sono venuta a riportarti la camicia,l'avevi lasciata nella mia stanza. Lavala perchè è caduta." spiego distogliendo lo sguardo dal suo corpo o da quelle due pozze blu.

Dio,è una calamita. No ma che dico!?

Sul suo volto compare un sorriso.

Mette sul mobile l'asciugamano e si avvicina,indietreggio,ma mi prende un polso.

Negli occhi tuoi pioveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora