Logan West

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•capitolo 2

POV. ARIANA
Per poco non mi viene un'infarto.
Chi cazzo è? Che cavolo ci fa qui?

Scruto il ragazzo di fronte a me,eppure quel viso mi è famigliare.

I suoi capelli biondi e quegli occhi azzurri. Ammetto che ho sempre avuto un debole per gli occhi azzurri,e gli occhi di quel ragazzo sono stupendi.

I ciuffi gli ricadono sulla fronte. Ha dei lineamenti,a dir poco unici,del leggero colorito rosso è sulle sue guance.

Le sue labbra sono perfette. Sono carnose e rosa,sembrano fatte per essere baciate.

Il suo corpo è fantastico,ha dei muscoli scolpiti sulle braccia,e degli addominali ben evidenti.
Solo ora mi accorgo che è senza maglietta. Ha solo dei jeans blu scuro e una fascia rossa fra i capelli.

Cosa stavo dicendo? Ah si,che cazzo ci fa qui?

"Scusa chi sei?" domando.

Si avvicina e viene verso di me.

"Tu sei la ragazzina che mi è venuta contro all'aeroporto." dice scrutandomi. Anzi mi fa la radiografia.

Ah,è lui lo stupido che mi è venuto contro! Ciò però non risponde ancora alla mia domanda:che cazzo ci fa qui?

"No guarda che tu mi sei venuto addosso,e per lo più non ti sei nemmeno scusato!!" esclamo arrabbiata.

Il ragazzo mi guarda dalla testa ai piedi. Che cosa vuole una fotografia?

"Io sono Logan,principessa."

"Sinceramente non mi interessa sapere come ti chiami.. Voglio solo sapere che cosa ci fai nel mio appartamento? E per favore potresti metterti una maglietta." domando completamente disinteressata sul sapere altro di lui.

E per lo più l'educazione rientra nel suo vocabolario? A quanto pare no.

"Vuoi dire il mio appartamento. E no,non voglio mettermi nessuna maglietta." dice andando in cucina.

Lo seguo,chi si crede di essere per lasciarmi li così!?

"Ehm,no. Vedi su questo foglietto c'è scritto che io d'ora in poi abito qui!!" glielo mostro.

Annoiato lo afferra e gli da una rapida occhiata. Subito dopo lo accartoccia e lo guardo con sguardo assassino.

Mi prende la mano e mi restituisce il foglietto accartocciato.

Esce dalla cucina e va a sedersi sul divano.

Io lo guardo allibita,ma questo l'educazione sa cos'è?

"Non stare li impalata,vieni a sederti qui." dice indicandomi il posto.

Titubante,ma sempre incazzata,vado a sedermi dove dice lui.

"Mi potresti dire che ci fai nel mio appartamento?" richiedo con più calma.

"Principessa,questo è il mio,o meglio il nostro appartamento. La tipa che assegna gli alloggi ci ha messo insieme e quindi dobbiamo accontentarci,okay?" spiega velocemente e con fare annoiato.

"Scusa,qui non esiste la regola:maschi e femmine sperati." sentenzio ovvia.

"Si,ma non sempre viene rispettata,sai i coinquilini,vengono scelti a sorte,lo fanno per farci socializzare con tutti. Ammetto che però sta volta il sorteggio l'ho truccato,non avevo nessuna intenzione di passare il mio ultimo anno di liceo,con un ragazzo." afferma accendendo la tv.

Mi alzo di scatto e gli prendo il telecomando e gli spengo la tv.

Mi metto davanti a lui con le braccia sui fianchi e la rabbia ormai possiede il mio corpo.

Negli occhi tuoi pioveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora