Chapter 6

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Fui svegliata dalla voce di mia madre che parlava al telefono con quella che doveva essere la direttrice della scuola e mi precipitai alle scale per origliare.

Sentii solo mia madre riattaccare quindi tornai goffamente al mio letto notando che l'orologio segnava ancora le otto e mezzo. Non sapevo come avrei passato la giornata, mi sarebbe piaciuto andare al cinema ma da sola non sarebbe stato divertente. Mi riaddormentai, e quando aprii gli occhi il sole illuminava la stanza, e l'orologio sulla parete segnava mezzogiorno.

*

Uscii di casa dopo aver pranzato per sbrigare delle commissioni per mia madre, dopo aver scoperto che l'indomani avevamo appuntamento con la direttrice della scuola che mia madre aveva chiamato. La Woodside Highschool non sembrava cosi male dalle foto che trovai su google, ma questo non diminuiva l'ansia.

Mi diressi verso il supermercato per comprare le lasagne che mia madre mi aveva chiesto, e quando entrai fui tentata di aggirarmi ovunque per vedere cos'altro avrei potuto acquistare.
Una delle cose piu sicure al mondo è probabilmente che i supermercati in qualche misero ed inquientante modo riescono ad influenzare le menti e più ci pensavo più la cosa mi inquietava, ma niente sarebbe mai stato paragonabile ad una tavoletta di cioccolata, come quella che afferrai prima di dirigermi verso la cassa.
Presa dai miei pensieri urtai una ragazza davanti a me che fece cadere ciò che portava in mano. Mi scusai più volte aiutandola a raccattarle, per poi prendermi una testata quando entrambe ci affrettammo a raccogliere l'ultimo pacchetto a terra.

Risi indietreggiando e scusandomi sentendo ridere anche lei, prima di guardarla e scoprire una ragazza vivace probabilmente della mia età, con dei lunghi capelli chiari e qualche lentiggine sparsa sulle guance.

"Scusami tu, sono sempre tra i piedi" rise mentre entrambe ci avvicinavamo alla cassa.

"No io non guardavo dove mettevo i piedi" risposi massaggiandomi la fronte sperando di non beccare un brutto bernoccolo il giorno prima della mia iscrizione a scuola.

"Non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova? " mi chiese la ragazza dai capelli lunghi mentre pagavo e la seguivo fuori dal supermercato con la mia busta in mano.

"Sono qui da una settimana più o meno, quindi direi che sono nuova. " risi porgendole la mano.

"Sono Angelica, puoi chiamarmi Angy."

"Camilla, piacere di conoscerti." sorrise rivelando due fossette adorabili.

"Senti che ne diresti di uscire qualche volta magari? Potremmo andarci a prendere un caffè o potrei presentarti qualche amica, ti andrebbe? " si offrii la ragazza ed annuii ringraziandola.

Decidemmo di restare un altro po insieme al parco davanti al supermercato, e scoprii che lei frequentava la stessa scuola alla quale mi sarei iscritta, cosa che mi rassicurò alquanto.

"Conosci già qualcuno qua? " mi chiese sorridendo

Pensai prima di rispondere, conoscevo qualcuno? Non avevo fatto altro che incrociare persone che non avevano mai avuto una conversazione concreta.

"Più o meno diciamo." risposi mangiando un po della mia cioccolata e offrendogliene un pezzo.

"Oh grazie è la mia preferita ! Come più o meno?" riprese masticando la buonissima cioccolata che avevo comprato.

Feci spallucce raccontandole di come avevo incrociato Lucky e Jamie e non capii il perché della sua risata quando le dissi di Jamie, finché non la sentii sbottare "Quell'idiota di mio fratello." seguito da una risatina nervosa.

"Tuo..? " chiesi imbarazzata, avevo appena insultato il fratello dell'unica amica che mi ero fatta, Angelica 0- Karma 1.

"È un cretino davvero, fammi sapere se continua con le sue stupidaggini" rise lei dissolvendo lo stress nell'atmosfera.

"Conosci anche Lucky? " le chiesi poi

"Non è il genere di ragazzo da frequentare, ho sentito che è davvero pericoloso. È stato espulso durante due mesi l'anno scorso per aver picchiato un ragazzo dell'ultimo anno. " rispose con un tono inquieto.

"Sai come mai è.. così? " le chiesi incuriosita

"Si dice che abbia avuto un infanzia complicata, ma non so dirti di più. Non lo conosco personalmente." rispose alzandosi per recuperare la sua borsa.

"Angy è stato un vero piacere conoscerti,ma mia madre mi starà aspettando." si congedò Camilla dopo avermi passato il suo numero di telefono. Probabilmente anche la mia si stava chiedendo che fine avessero fatto le lasagne, quindi salutai la ragazza e le promisi che saremmo uscite un altra volta non appena se ne presentava l'occasione.

Mi avviai verso casa con la borsa sulla spalla, cercando di assimilare le poche informazioni che avevo scoperto nelle ultime ore,e tutto ciò che mi turbava era il perché Lucky fosse così misterioso.

Entrai in casa e posai la busta in cucina prima di correre in camera ed afferrare il cellulare digitando un messaggio che non avrei mai pensato mi sarei ritrovata ad inviare.

A Jamie : possiamo vederci?

StormsWhere stories live. Discover now