CAPITOLO QUATTORDICI

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Oggi saremmo dovuti andare a casa dei miei genitori, ma la verità è che sono preoccupata del fatto che questa serata potrebbe essere rimandata, mi sento semplicemente da schifo, ho ma di testa e nausea e come e non bastasse, vedo pure sfocato.
Incrociai le braccia sulla scrivania e ci misi la testa sopra chiudendo gli occhi nel vano tentativo di riprendermi velocemente e tornare a finire di archiviare questi documenti.
Sobbalzai dallo spavento quando la segretaria cercò di attirare la mia attenzione, passai una mano sugli occhi per guardare bene e la sorpresi a sorridere.
" ti senti bene? Hai bisogno di qualcosa?" Chiese gentilmente e scossi la testa improvvisamente imbarazzata, annuì andando via e io andai a prendermi una bottiglietta d'acqua, mandai giù un goccio e subito dopo fui travolta da un mal di pancia tremendo. Che cavolo mi succede oggi?
Barcollai tornando a sedermi e mi sforzai di finire velocemente il lavoro, tanto tra un quarto d'ora sarei tornata a casa.
James è nel suo ufficio da un bel po di tempo ed è meglio cosi, dopo quella cena cosi imbarazzante, diciamo che sto cercando di evitarlo un po, ma nulla a che fare con rabbia o qualcosa del genere, solo puro imbarazzo e a dire il vero non sapevo che il figlio fosse cosi, da quando conosco Adam, mi ha sempre detto che è un ragazzo molto educato e quindi sarà che era arrabbiato per qualcosa e se l'è presa con noi.
Con delle smorfie di dolore ogni cinque secondi, riordinai tutto e presi il mio portatile e la borsa pronta ad andare a casa, in quello stesso momento James uscì dal suo studio sbiancando alla mia vista.
" stai male? Hai tutta l'aria di chi ha bisogno di andare all'ospedale subito" sussurrò. Santo cielo! Io sto bene, credo.
" ti accompagno a casa" la sua non era una domanda, mi porse la mano e per un'attimo non capii cosa volesse da me, alla fine posai le chiavi della macchina nella sua mano e partimmo subito dopo.
Arrivammo qualche minuto dopo davanti a casa, aprii il portone con il telecomando e lui entrò parcheggiando davanti al garage.
" non so che dire, davvero grazie mille" scesi dall'auto e subito dopo uscirono di casa i gemelli che corsero verso di me per abbracciarmi.
" ciao, mamma" dissero contemporaneamente, mi abbassai giusto per poterli abbracciare, si staccarono da me guardando James per un'attimo.
" ciao amico di mamma" scoppiai a ridere seguita da James che ricambiò il saluto con una stretta di mano, corsero in casa lasciandoci da soli.
" come ritorni a casa?" Chiesi guardando in ogni direzione per non incontrate i suoi occhi.
" bhe, devo aspettare un paio di minuti, il tempo che arrivi il mio autista" spiegò, cosi mi venne la brillante idea di invitarlo in casa, infondo gli devo un favore.
" bhe, nel frattempo che aspetti posso offrirti qualcosa da bere?" Accettò ed entrai seguita da lui, andammo in cucina, lo feci sedere prendendo del vino nel frigo e lo servii, rimanemmo a fissarci per tutto il tempo tanto che non mi accorsi che Katy era appoggiata alla muro osservandoci a bocca aperta.
" ciao mamma, non sapevo fossi tornata" mi lasciò un veloce bacio sulla guancia e esitò prima di salutare James.
" salve signorina Katy" rispose...sempre educato.
Suonarono alla porta e ci scommetto che è Zayn, impazzirà a vedere James qui.
" vado io" Katy corse ad aprire la porta, sentii la risata di Zayn, sicuramente Katy le è saltato in braccio, entrò in cucina e rimase sorpreso nel vederlo, risi tra me e me quando mi si avvicinò dandomi un bacio.
" salve James" si strinsero la mano come se fosse una sfida a braccio di ferro, alzai gli occhi al cielo, andiamo, che cosa infantile!
"Smettila" sussurrai a Zayn in modo che nessuno mi senta.
" penso che andrò adesso" anch'io scapperei fuori all'istante con Zayn che ti vuole uccidere con lo sguardo, comunque sia lo accompagnai davanti a casa dove il suo autista arrivò qualche minuto dopo.
Salii in camera mia per vestirmi e incrociai quel simpaticone di Zayn, mi tirò dal braccio stringendomi a se, posai la testa sul suo petto sospirando.
" quell'uomo non mi piace" si lamentò dandomi un bacio sulla fronte.
" sai, l'avevo capito, ma continuò a ripeterti che è il mio capo e non il mio amante segreto" risposi.
" lo sotterrerei vivo se fosse il tuo amante, questo è poco ma sicuro"
" ehy, io non tradisco!" Mormorai offesa staccandomi da lui, ci spostammo dal corridoio e la prima cosa che feci fu prendere qualche medicina per far passare questi dolori, le mie mani erano più bianche del solito come se non circolasse del sangue e Zayn le guardò bene preoccupato.

Irresistible 2 ll Zayn Malik ll (#Wattys2017)Onde histórias criam vida. Descubra agora