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"La gente perde la testa quando sta per perdere chi ama"
Cit.

*leggete le note d'autore è importante!
Buona lettura💕

Isabelle si svegliò con il cellulare spalmato sul volto. Si ricordò che la sera prima aveva chiamato Thomas per farle compagnia e probabilmente si era addormentata. Si alzò con un forte mal di schiena e barcollando andò in bagno e si immerse nella vasca. Butto la testa all'indietro e si lasciò cullare dal tempore dell'acqua tiepida. Si sentiva schifosamente grassa e doveva pensare assolutamente a cosa fare, magari una palestra o la dieta.
Una volta uscita, si asciugò e indossò un vestito azzurro con dei fiorellini verdi comprato il giorno prima, accompagnati da un paio di ballerine nere.
Scese in cucina e salutò Consuelo. «Consy, ma quelle due?» chiese addentando un cornetto fatto in casa «Sono a letto, ieri sono tornate tardissimo! Probabilmente si sveglieranno per cena»
«Okay ma io devo uscite. Vado alla Willows Enterprise, avvisale quando si svegliano e si svegliano. Tornerò per pranzo» disse Isabelle alzandosi dalla sedia. Non voleva farsi accompagnare da Victor, era così freddo e distaccato.. voleva tanto provare la BMW... Ma ci ripensò e chiese all'autista di accompagnarla alla Willows Enterprise. Una volta arrivata, salutò Lola e salì all'ultimo piano.
«Isabelle!» Joshua salutò con la mano la ragazza che si avvicinò a lui «Josh! Come stai?» chiese la ragazza sorridendogli «Non molto bene.. ma fa niente.. tu come stai?» «Bene.. ti va di parlarmene?» chiese gentilmente la ragazza «Storia lunga, ora non posso proprio che ne dici se andiamo a pranzo insieme?» «Non posso.. ho ospiti a casa.. potresti venire tu! Un'oretta e torni a lavoro!» esclamo Isabelle «Okay! Allora ci vediamo a mezzogiorno?» «Si, giù nella hall» Isabelle lasciò un bacio sulla guancia e si diresse verso l'ufficio di Iliana.

«Isabelle tesoro grazie al cielo. Mi devi aiutare. Il vestito, mancano cinque fottuti mesi e non ho il vestito aiuto» disse disperata Iliana «Tranquilla.. facciamo oggi pomeriggio alle quattro?» chiese Isabelle prendendo il cellulare per annotare tutti i suoi appuntamenti «No, per le cinque» replicò Iliana «Perfetto.. Io vado ci vediamo» salutò la ragazza ed uscì dall'ufficio direzione: ufficio di Patrick.
«Johnson qual buon vento?» Patrik le lasciò un lieve bacio sulla guancia «Mi mancavate.. allora? Hai trovato la sala di ricevimento?» chiese la ragazza accomodandosi su un divanetto nero e comodo «Ne ho trovate quattro interessanti ma ho bisogno di quel figlio di puttana» disse Patrick reggendosi la testa con le mani «Torna domani tranquillo» disse Isabelle «Grazie al cielo.. oh, ho un appuntamento. Ci vediamo domani allora?» «Si certo! Ciao» dopo essersi salutati uscì anche da quel ufficio.

***

«Allora niente pesce..» Isabelle aveva scoperto che a Joshua Haynes non piaceva il pesce, una sera al ristorante aveva quasi rigettato lì davanti a tutti.

 «Ei', cavolo.. sali io vengo subito devo comprare una cosa» disse Isabelle a Joshua «Vuoi che ti accompagni?» chiese cordialmente il ragazzo «No, corro» disse Isabelle attraversando la strada.

Doveva comprare le fragole per il giorno dopo, voleva fare una sorpresa a Thomas.
Si fermò davanti ad un banco di frutta «Bella signorina, cosa desidera?» chiese il fruttivendolo «Un chilo di fragole» disse la ragazza e dopo averle comprate si postò accanto al semaforo in attesa che segnasse verde.
Quando il semaforo diede l'okay si affrettò ad attraversare ma in men che non si dica il suo mondo si rabbaltò. La testa le pulso e non si sentì più il corpo. Respirava con affanno, si sentì bagnata, c'era sangue per terra, la vista le si offuscò e piano piano, il buio più totale.

***


Il cellulare squillò nel bel mezzo di una riunione «Scusatemi signori» Thomas uscì dalla stanza e si fermo nel corridoio «Pronto?» 
«Salve è il signor Thomas Willows?»
«Chi lo vuole sapere?» «Il poliziotto Jason Voln, si tratta di Isabelle Johnson» gli mancò un battito

«C-cosa è successo?» chiese balbettando, «È stata vittima di un incidente stradale» due battiti persi

«è ricoverata in ospedale di St. Paul» tre battiti «Prendo il primo aereo» agganciò la chiamata senza aspettare una replica e chiamò Patrick: «Pronto Thomas! Isabelle!»
«Chi cazzo è stato? Voglio il colpevole al fresco anzi. Lo voglio tra le mie mani» ringhiò fremendo.
«Lo scoprirò» Thomas agganciò il cellulare con rabbia e corse nella sala riunioni avvertendo che se ne stava andando. Andò all'aperto e prese il biglietto per New York.
Dopo sei ore arrivò a New York, prese un taxi e andò all'ospedale di St. Paul.

«Dov'è Johnson Isabelle!» urlò in faccia all'infermiera «Signore si calmi!» disse l'anziana infermiera impaurita «Dimmi dove diavolo è?» ringhiò il ragazzo «Thomas vieni» era Patrick. Prese il suo braccio e lo condusse in reparto ricoveri.
«Come è successo? Perché é successo? Diamine» si accasciò al suolo disperato.
«Thomas si forte..» lo consolò Patrick «Voglio vederla»
«È in coma, dobbiamo aspettare che si riprenda. Forse è meglio se andiamo e torniamo domani» disse Patrick grattandosi il collo.
Thomas si alzò e andò alla ricerca di un medico «Scusi, Isabelle Johnson? Come sta?» chiese ad un dottore anziano e calvo «È un parente?» chiese il medico «Si, il marito» mentii ma avrebbe fatto di tutto per lei «È stata vittima di un incidente stradale tra la nona e la decima dell'Avenue. Ora è in coma, ha avuto gravi lesioni al cranio, potrebbe perdere la memoria. Qualcuno la vuole morta. C'è una buona notizia e una cattiva notizia» disse il dottore un po' buio in volto
«La buona è che si riprenderà ma non siamo sicuri di quando. Potrebbe ricordare tutto come potrebbe ricordare in parte o addirittura niente. Mentre la brutta è che... il bambino non ce l'ha fatta..» Thomas aggrottò la fronte. Una goccia di sudore gli cadde dalla fronte, la pressione gli si abbassò «Quale bambino?» chiese con voce tremolante «Come quale bambino? La signora Johnson era al secondo mese di gravidanza» esclamò il dottore e Thomas si accasciò al suolo svenuto.

***

«Thoams, svegliati. Amico...»Thomas vide una luce, era su un lettino. La testa gli doleva e non capiva niente. Aveva avuto un incubo.. Isabelle all'ospedale, aveva perso un bambino... 

Vide Patrick e si alzò di botto.

«Thomas sei svenuto!» esclamò shoccato, «Ma dove sono...» si guardò intorno e riconobbe quel macabro posto che aveva sempre odiato. Cavolo non era un sogno, Isabelle era in coma. Aveva anche perso un bambino e lui era svenuto!
«Devo vederla» scattò in piedi e si diresse verso non sapeva quale meta. «Thomas dove vai?» urlò Patrick rincorrendolo «Da Isabelle» urlò «Non puoi!» disse afferrandogli un braccio «Come non posso! Hanno investito la mia ragazza che ora è in coma e ha perso un bambino che non sapevo avesse in grembo. Ora tu dimmi, cosa dovrei fare?» una lacrima scese e gli rigò una guancia «Tom, mi dispiace... non lo sapevo..» disse a bassa voce Patrick «Ironia della sorte? Neanche io» un ghigno malinconico gli si formò in volto e tornò alla ricerca di quel medico anziano.

N/A

Tadadadan! Colpo di scena!
Isabelle sul lettino ospedaliero in coma. Ha subito un aborto e Thomas è svenuto! *shock*
Sappiamo tutti chi si nasconde dietro a tutto ciò... ma c'è dell'altro!

Insomma cosa ne pensate del capitolo? Commentate! Voglio saperne. Se avete qualche dubbio, consiglio o critica.. su su!

Ps: Everlasting ha raggiunto +15k visualizzazioni. Sono così felice... vi ringrazio tantissimo, siete i migliori!❤️
Everlasting(2) ha raggiunto +7k visualizzazioni😍 semplicemente grazie.
Grazie a chi lascia sempre una stellina.
Grazie a chi impiega il proprio tempo per stare dietro ai miei libri.
Grazie a chi mi sostiene con dei commenti fantastici.
Grazie a chi mi ha fortificato con le critiche costruttive.
Grazie perché siete unici. Importanti.

Vi voglio bene.💕

CAPITOLO REVISIONATO

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