18.

7.3K 225 2
                                    


"Io non sono stato in grado di renderti felice. Questa è la sconfitta più grande della vita."
Cit.

«Allora ora ci racconti cosa è successo in quest'anno» erano al Smith: Thomas, Isabelle, Joshua, Lola, Iliana e Patrik. Thomas aveva organizzato una rimpatriata con chi più o meno contava nella sua vita. Joshua era curioso di sapere e la domanda che porse non disturbò affatto Isabelle anzi, voleva tanto sfogarsi e raccontare tutto a tutti.
«Allora: i primi tre mesi l'ho passati in Egitto in tre hotel diversi, non capivo molto, comunicavo solo in inglese, non ho fatto amicizia con nessuno, mi sono isolata e a stento mangiavo. Avevo gli incubi ogni dannata notte, mi ritrovavo il corpo...» sospirò rumorosamente, quell'incubo era come una foto, le si stampava quella scena in faccia. Il corpo freddo, il sangue che colava.. «Se non te la senti non dire niente» Thomas, seduto accanto a lei, le massaggiò la schiena. Isabelle lo guardò rassicurandolo e continuò il racconto.
«Siccome prima di andarmene Thomas mi aveva dato, una gran quantità di denaro, ho deciso di partire. Di andare da qualche altra parte e ho scelto Milano. Che dire, una bellissima città, ho affittato una stanza di un motel per una settimana e cavolo se era costoso.. non riuscivo a comunicare così gesticolavo, ma era troppo stancante così decisi di frequentare un corso. Un giorno per caso, ero entrata in uno strano super market, credo si chiamasse Lidl. Volevo comprare qualcosa da mangiare ma per sbaglio ho buttato quasi un intero scaffale di birra a terra e quel giorno ho imprecato come mai. Lì ho conosciuto una ragazza: Rebeca Payne, originaria dell'Inghilterra, la mia ancora di salvezza. Dopo aver speso un'enorme quantità di denaro mi ha portato in un locale a bere del caffè... abbiamo chiacchierato e per tagliarla corta mi ha affittato una stanza a casa sua. Col passare del tempo, mi ha insegnato la lingua, trovato un lavoro e resa una persona più o meno normale. Mi ha trattato come una sorella facendomi il regalo per il mio ventiquattresimo compleanno e per Natale forse stavo riuscendo a dimenticare... Ma un giorno mi chiese del mio passato e lì, tutto quello che sembrava essere un lontano ricordo mi si ripresentò davanti. Diventai pazza all'istante, non parlavo più, mi richiusi per poi non aggiungere le avance di un coinquilino. Non provavo più sentimenti e sapere che interessavo a qualcuno mi spaventò tanto che scappai lasciando loro una lettera d'addio. Gettai il numero e lo cambiai. Grazie al cielo avevo una macchina, comprata con gli ultimi soldi che mi erano rimasti e vagabondai per tutta la notte fino a quando non trovai uno squallido motel.» «Okay basta così..» Thomas non voleva sentire più nient'altro.
Continuarono a mangiare, c'era un silenzio imbarazzante. Nessuno osò parlare, Thomas era troppo scosso anche un po' arrabbiato con se stesso. Era colpa sua se Isabelle aveva passato un anno di merda.

Dopo il pranzo tornarono al lavoro con la limousine, tutti chiacchieravano tranne Thomas. Era chiuso in se stesso, provava tanta vergogna e forse Isabelle l'aveva capito.
«Non è colpa tua, è successo e basta» gli sussurrò all'orecchio Isabelle e lui non rispose. «Thomas?» la ragazza gli poggiò una mano sulla spalla e lo sentì rigido.
Poco dopo arrivarono alla Willows Enterprise, tutti tornarono al proprio lavoro anche Thomas prese l'ascensore e salì all'ultimo piano senza aspettare Isabelle. Si chiuse in ufficio e urlò così forte che per poco non si rompevano i vetri "non mi merito niente" pensò. Voleva tanto gettare tutto a terra ma si trattenne e andò in bagno, doveva farsi una doccia non ne poteva più.
Quando uscì indossò un'altra camicia che aveva di scorta e un pantalone grigio, uscì dalla stanza Tombelle, si l'aveva chiamata così Thomas più Isabelle e trovò sulla scrivania una lettera con scritto per Thomas. Si senti crollare, se ne era andata, di nuovo ma aveva giurato! Era una puttana bugiarda! "Perché?" si chiese aprendo frettolosamente la lettera.

Caro Thomas,

So che pensi sia stata colpa tua ma ci tenevo a farti sapere che tu non c'entri niente. È Barbara, è Laurel che hanno tentato di distruggere la mia vita ma non ci sono riuscite e sai perché? Perché in due siamo riusciti ad abbattere le montagne. Abbiamo fatto tremare la terra. Perché io te siamo qualcosa di più grande di tutto questo. Thomas ti amo con tutta me stessa. Anzi, ti amo più di me stessa e ho giurato di non scappare più è per questo che mi troverai a casa stasera in attesa del tuo ritorno.

Ti amo, tua Isabelle.

Le lacrime ricoprirono il volto di quel ragazzo che aveva appena dato della poco di buono alla donna che amava. Lacrime di gioia, lacrime di chi dopo tante sofferenze ha intravisto la luce nel tunnel.
Il suo cuore pompò più che mai e si maledí per quello che aveva detto poco prima.
Tornò a lavoro e più felice che mai concluse la giornata con un sorriso stampato sul volto, sapeva che la sua dolce metà era a casa ad aspettarlo.
Prese la BMW e tornò a casa. L'atmosfera era strana, non c'era nessuno in giro e se ci pensava bene, non aveva visto Joshua.
Arrivò alla porta e senza suonare tirò fuori le chiavi apri e...

N/A

Tadadadan! Suspance!
Sono cattiva😈 vi lascerò così per una settimana intera! MUHAHAHAHA
Ok no .-.
Che ne pensate? Cosa sta succedendo? È tutto molto strano...
Vi avviso che non manca tanto alla fine del libro😍 poi ci sarà la pubblicato Everlasting(3)||The end of a long journey||
Come pensate finirà il libro? Commentate!❤️

Ps: Mila Kunis= Iliana Brench

CAPITOLO REVISIONATO

Everlasting(2)||Love Trilogy|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora