Dodici

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Mi alzai dal letto con molta fatica e mi diressi verso la doccia a passi lenti. Sinceramente sembravo uno zombie. Prima di superare la soglia della porta del bagno vidi Matthew con un braccio ingessato, imprecando verso esso poiché poco prima ci era andato a sbattere. Feci tutto molto veloce visto che l'autobus stava per passare.Erano le 7.40 e l'autobus passava alle 7.43.

-SPOSTATI CHE PERDO IL BUS!- dissi spingendo Matthew verso terra e aprendo la porta. -Ver, aspettami!- urlò mio fratello che era intento ad alzarsi. - Correte tesori che fate tardi!- disse mia madre dalla cucina. - Cosa sto dicendo da un'ora?- dissi alzando le braccia sbuffando.

Matthew uscì seguito da me. Corremmo per il marciapiede finché arrivammo davanti l'autobus in tempo. - Mamma mia, per poco lo perdevamo- disse col fiatone appoggiandosi ad un palo. - Infatti, oggi non mi andava proprio di farmela a piedi...e comunque come va il braccio?- dissi guardando il gesso. Si guardò il punto dolente prima di rispondermi - Oh beh, fa un po' male ma è normale.. credo.- fece un sorriso alquanto strano.

Scendemmo davanti l'entrata della scuola e stavano tutti entrando. Bene, era giá suonata. Senza andare nell'armadietto andai direttamente nell'aula di musica dove trovai Mr. Plunks che era davanti la finestra a parlare con qualcuno al telefono.

Vidi Shawn nell'ultimo banco e lo salutai. Era senza occhiali. Quel ragazzo mi sta dando ascolto e sono fierissima di lui. Era vicino a Jamie: biondo con i capelli che gli arrivano circa sulle spalle, occhi azzurri e magrolino. Parlavano e scherzavano, ne ero felice. Nel banco affianco ci trovai Cassie, da sola. Mi avvicinai a lei e senza dire niente, posai lo zaino a terra e mi sedetti accanto a lei. La guardai bene e non aveva più tanto trucco, e nemmeno quei vestiti che coprivano poco. Era come... se fosse tornata in lei.

-Cambio look?- chiesi sedendomi. - Non ti piace?- chiese mostrando una sua fossetta. - Lo adoro.- sorrisi e lei annuì sorridendo. Aveva le mani intrecciate sul banco e guardava con uno sguardo perso le sue unghie rosse. Si voltò verso di me, aprì a malapena la bocca per poi richiuderla come se mi stesse per dire qualcosa ma ci ripensò. -Sai che puoi dirm.._ 

-Senti Ver, mi spiace come mi sono comportata. Te l'ho detto.. era Jack. Non riuscivo e non riesco a farne a meno. Sto cercando di evitarlo in tutti i modi. Avevi ragione tu: lui non mi merita.- la guardai dolcemente, ero lieta avesse compreso.

-Buongiorno!- ci girammo tutte e due verso la porta, dove trovammo le persone che avevano gridato poco prima: erano Louis ed Harry. Il professore, intento a finire una telefonata, disse loro dove sedersi e così fecero. Poco dopo cominciò a spiegare. Vidi Shawn scrivere qualcosa sul solito quadernino ma non prestai molta attenzione.

Le ore passarono pittosto in fretta, e quando finirono andai a prendere i libri nell'armadietto. - Ehi Ver!- mi voltai vedendo la mia amica Cassie salutarmi. - Ehi- le sorrisi. - Senti.. ti va di prendere un gelato? Sempre se vuoi...- cominciò a guardare le sue converse bianche. - Certo! Ma alle 16 devo stare a casa.- guardai l'orologio. -Che devi fare?-  

-Ho ripetizioni con Shawn.- lo indicai. Era solo nell'angolo della scuola. - Oh, il fratello di Nash.. Cameron lo ha preso di punta, ed ho saputo del patto. Che hai intenzione di fare?- chiese squadrandolo dall'alto in basso.

-Che vuol dire sai del patto? Nash lo sa? Chi oltre a te lo sa?- chiesi colta dall'ansia. Shawn non avrebbe mai dovuto sapere del patto. Cassie prese le mie mani per tranquillizzarmi. -Calmati! Ho sentito Cameron dirlo a Jack l'altro giorno. Stai tranquilla, nemmeno lui vuole farlo sapere in giro.- mi rasserenai in un secondo. Tirai un sospiro di sollievo.

-Okay, ma non ti azzardare nemmeno tu a dire una parola- scosse la testa- e comunque lo faccio anche per lui, sto cominciando a tenerci.- mi guardò con un ghigno, ridacchiai andando verso l'uscita per raggiungere la gelateria assieme.

Entrammo e presi il solito: stracciatella, crema e nocciola. Mentre lei fragola limone e mango. -Allora? Cosa mi sono persa oltre al patto segreto?- disse guardandomi con entusiasmo. -Beh, diverse cose come ad esempio Cameron che mi spia, Shawn che mi fa ripetizioni, tu che sei tornata, Louis ha palesemente una cotta ma non vuole dirmi di chi si tratta e Kendall è sempre la solita stronza.- alzai gli occhi all'ultima frase e Cassie rise.

Mi mancava la mia amica e riaverla a fianco per un po' dopo tanto tempo è proprio quello che mi serviva. È tornata la ragazza che conoscevo e questo mi rende felicissima. - A Louis piace una ragazza?- sembrava molto interessata. - Non credo sia una ragazza, ma perché ti interessa?- mi posizionai meglio sulla sedia. - Oh... niente.- tolse il suo sguardo dal mio e guardò verso il lampadario. Decisi di non chiedere più nulla, anche perché mi squillò il telefono.

"Pronto?"- chiesi non guardando chi mi aveva chiamato.

"Ver, sono venuto a casa tua ma tua madre ha detto che non sei in casa. Dove sei finita?"  oh oh.

"Oddio Shawn non ho visto l'orario! Vieni verso la palestra almeno ci iscriviamo oggi." aspettai risposta.

"Okay, ci vediamo lì." attaccò.

Misi il telefono velocemente in borsa -Cassie sono in ritardo mi spiace... oggi è tutta una corsa.- guardai la mia amica tristemente. - Non ti preoccupare! Anzi, è colpa mia in parte. Aspetta che ti accompagno- disse alzandosi e venire vicino a me.

Camminammo velocemente fino ad arrivare alla palestra con il fiatone. Salutai Cassie, presi Shawn per una manica e lo trascinai letteralmente dentro l'edificio. Mi avviai insieme a lui alla reception dove una ragazza sui 27 anni piccolina e magrolina ci accolse con un caloroso sorriso.

-Salve, come posso aiutarvi?- disse spostando dei fogli sulla scrivania. - Uhm, volevamo iscriverci per fare palestra, la sala pesi.- vidi Shawn guardarmi confuso.

-Non dovevi iscriverti alla sala di walking?- bisbigliò mentre la ragazza si era girata.

-Qualcuno ti dovrá fare compagnia no?- alzai le sopracciglia e lui annuì contento.

-Allora ditemi i vostri nomi e cognomi e data di nascita.-disse mettendosi pronta a scrivere.

-Ver Espinosa, 2 Ottobre 1998.- cominciò a compilare velocemente un foglio.

-Shawn Peeter Raul Mendes, 8 Agosto del 1998.- iniziai a dire il suo nome velocemente a bassa voce, è uno scioglilingua.

-Bene ragazzi, ecco le tessere, manca solo il pagamento, una firma e poi potete fare quello che vi pare qui dentro- disse mostrandoci la sala enorme per poi darci le tessere e noi i soldi.

-Grazie mille arrivederci!- salutammo ed uscimmo dalla palestra. - Hai visto? Non ci voleva molto.- Shawn alzò gli occhi e sbuffò. - Okay okay, avevi ragione- alzò le braccia in segno di arresa. - Ehi, io ho sempre ragione- mi diede un piccolo pugnetto sulla spalla e cominciammo a ridere.

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Fine capitolo 12

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V xx


Mission Nerd || Shawn MendesWhere stories live. Discover now