Capitolo 1

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HEATHENS - parte 2

(Twenty One Pilots)

17.09.4587
Treno Nazionale n1725, direzione Roma

Per spostarsi tra una città e l'altra il mezzo migliore era il treno, era estremamente comodo e permetteva di raggiungere qualunque città in poche ore, per esempio, la città di Roma poteva essere raggiunta in 2 ore e mezza, città 5951, al confine della nazione, in 5. Sui treni si poteva trascorrere il tempo guardando un programma tv, o al bar. Timmy di solito sceglieva di guardare qualcosa, ma quel giorno aveva deciso di impiegare il tempo cercando informazioni sulla città di Roma. Tutte le città erano uguali, tranne Roma, quella era, per qualche ragione, sopravvissuta al disastro climatico e al conseguente abbandono umano, i suoi monumenti e i suoi palazzi erano stati rovinati, ma non distrutti, e quindi erano abitabili o visitabili e Timmy sperava di poterli vedere. Da quando era partito non aveva fatto altro che studiare la mappa olografica della città, cliccando sui monumenti che trovava più interessanti per leggere le loro storie. Alcune storie erano davvero impressionati, altre lo erano di meno, ma avevano comunque un certo effetto su di lui, al contrario che su Martha, che, seduta di fronte, ogni tanto sbuffava quando lui commentava a voce troppo alta qualcosa, impedendole di ascoltare la musica.

<< La Basilica di San Pietro in Vaticano era la cattedrale di Roma e il simbolo dello stato del Vaticano, una piccolissima Città-Stato senza alcuno sbocco sul mare, all'interno della città di Roma, dove risiedeva il Papa, la figura che per i Cristiani rappresentava Dio in terra. Era la chiesa più grande del mondo, si stima che la superficie fosse di circa 15.000 metri quadri, ma non è certo >> Timmy allargò l'immagine con il dito, per studiare quella di una statua che era caduta dalla cima della facciata, la didascalia sotto recitava che era la statua di Gesù, e che era alta più di 5 metri, era rovinata, ma era ancora intera, pensare che quella statua fosse caduta dalla cima della facciata, alta secondo la guida quasi 50 metri, e fosse rimasta integra, metteva un pò i brividi. << Non è meravigliosa >> domandò Timmy a Martha, ruotando l'immagine affinché lei potesse vederla. 

Per osservare meglio la proiezione Martha avvicinò il viso piegando solo il collo in avanti, il resto del suo busto rimase fermo, con le braccia conserte sul petto. Da quando avevano preso posto, non aveva mai cambiato posizione. << La pietra? >> chiese lei

Timmy la guardò male, con il dito ridusse le dimensioni della mappa affinché mostrasse tutta la città di Roma e non solo il singolo monumento << davvero non ti interessa? >> le chiese

Martha fece spallucce e si voltò per guardare fuori dal finestrino del treno, senza rispondergli, e Timmy sospirò tornando a guardare la mappa, poi pizzicò con le dita per ingrandire la figura della fontana di Trevi e sfiorare il pulsante con la scritta "Info" per iniziare a leggere qualche dato interessante. Lui e Martha erano stati migliori amici da piccoli e avevano spesso giocato insieme, perché la madre di lei era la sorella della fidanzata dei suoi genitori. Erano stati talmente legati, da sostenere di essere cugini di primo grado in passato, e, nonostante fossero passati anni dall'ultima volta che lo avevano fatto, alle cene di famiglia venivano ancora chiamati "I cugini" dai loro genitori. Loro però non si vedevano più come tali, anzi, non avrebbero potuto tollerarsi di meno: ogni volta che lui le parlava, Martha o lo ignorava, oppure rispondeva a monosillabi, mentre ogni volta che lei gli parlava Timmy, nonostante cercasse di non farlo capire, si irritava enormemente, per il suo tono monotono, per la sua aria saccente e da saputela. Non avevano mai litigato, semplicemente crescendo avevano preso strade diverse: lei era diventata più chiusa, più silenziosa, lui invece era diventato l'opposto, socievole, chiacchierone. Si erano riavvicinati, nei limiti del possibile, quell'estate, quando stranamente lei gli aveva proposto di uscire una sera e lui aveva accettato, invitandola alla festa di uno dei suoi amici che sarebbe stata qualche giorno dopo. Quella sera Martha era andata via prima dell'inizio della serata vera e propria, accusando un forte mal di testa, e non avevano trascorso molto tempo insieme, la cosa era dispiaciuta a Timmy, che aveva sperato in cuor suo che le cose tra di loro dopo quella serata sarebbero tornate come prima, ma aveva smesso di pensarci quasi subito quando erano arrivati i suoi amici. D'allora, sebbene non fossero più usciti insieme, avevano iniziato a incrociarsi ovunque, persino al comune dove entrambi erano andati con l'intenzione di compilare il modulo che gli avrebbe permesso di provare a partecipare al progetto del dottor Smith. Da quel momento in poi, avevano chiacchierato ogni tanto, ma mai a lungo e mai di nulla di serio.

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⏰ Last updated: May 12 ⏰

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