Ambasciata

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"Cri, ti posso chiamare un attimo?"

"Eli, ciao, per che cosa?"

Perché non avrei per niente voglia di aprire la bocca.

"Un attimo solo" glissa.

Uhm. La cosa mi puzza.

"Emoji pollice in su."

Mi separo dal divano e vado in camera, chiudo la porta, mi distendo sul letto.

«Eli.»

«Ciao, Cri.»

Pausa a effetto.

«Allora? Che c'è?» insisto.

«Niente, Filippo è appena andato via.»

E ti pareva. Mi alzo e inizio a saggiare il pavimento con i piedi scalzi.

«E che cazzo voleva.»

«E' entrato sparato a casa mia dicendo di aver fatto un casino. E adesso so tutto. Dice che non gli rispondi al telefono e non gli dai modo di parlare.»

«Eli, ha già parlato ieri.»

Do una manata alla spalliera della sedia.

«Io non posso intromettermi nelle vostre dinamiche, per carità...» comincia.

«Appunto, non lo fare» la interrompo.

«Ma almeno non lo puoi sentire?»

«No.»

«Ha detto che ti sei incazzato, e che non è riuscito a spiegarti la situazione.»

«Guarda, ti faccio io il riassunto della situazione: Filippo resta con Valerio.»

«Allora lo vedi che abbiamo due riassunti diversi?» Non capisco l'approccio di Elisa. E' a difesa di Filippo? «Il mio riassunto ha sfumature diverse: Filippo resta con Valerio perché è complicato lasciarlo. Sono due cose diverse, no?»

«Sì, va beh. Che tradotto cosa significa?»

«Cri, ascolta, l'unica cosa chiara è che Fili vuole stare con te» dice convinta.

«Non lo so più.» Mi siedo per terra, con le gambe strette al petto, i piedi gelati uno sull'altro perché ho freddo. «Ti ha parlato del locale?»

«Sì. E lo so che non lo dovrei dire, però un po' mi dispiace per Leo.»

Certo, povero Leo. E quel povero coglione di Cristiano? Ma vaffanculo.

«Eli, comunque se volevo parlare di Filippo, rispondevo alle sue chiamate e ai suoi messaggi.»

«Senti, Cri, mi rendo conto che la situazione con Leo è pesante. E in effetti... sono onesta, per come sono fatta, romperebbe il cazzo pure a me. Però, credimi, Fili è innamorato di te e Leo gliela sta mettendo giù dura.»

«E perché lo viene dire a te e non a me?»

Sono ancora pieno di rabbia e spero che mi resti addosso perché, se dovesse scemare anche solo di un soffio, mi sentirei demolito dal senso di mancanza. E' una diga, e mi protegge da una sofferenza che non riuscirei a gestire, lo so. La percepisco di una potenza devastante e preferisco restare incazzato.

«Forse non te lo dice perché tu non rispondi alle sue telefonate?!»

Faccio cerchietti con l'indice sul ginocchio.

«Ma te lo ha detto lui che è innamorato di me?»

La sento sorridere.

«Ce lo ha scritto in fronte, a caratteri cubitali e intermittenti.»

GabbianiWhere stories live. Discover now