~20: Capodanno e il bacio

115 3 10
                                    

GIULIA'S POV

Sono le 9:30 di sera del 31 dicembre e io sto in camera di mia sorella per rubarle un rossetto rosso perchè il mio si è rotto.

Mi devo preparare per andare a vedere i fuochi d'artificio con Seba.

Torno veloce in camera mia, poso il rossetto sulla mia scrivania e inizio a vestirmi. Mi metto questo:

insieme a dei tacchi neri

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

insieme a dei tacchi neri. Mi trucco mettendomi prima il fondotinta, poi la cipria, le ciglia finte, la matita nera sotto gli occhi e il rossetto rosso acceso di Chantal. Mi faccio uno chignon e mi metto degli orecchini eleganti dorati.

Mi guardo allo specchio: sono proprio una bona.

Mi metto il mio giubbotto di pelle lucido, esco dalla mia stanza e vado in cucina: ci sono mia mamma e mia zia Rosalina. NO LA ZIA ROSALINA NO, È UNA GOSSIPPARA MALEDETTA E UNA CHIACCHIERONA, E SE MI FACCIO VEDERE DA LEI MI FARÀ 300 DOMANDE.

Cerco di non farmi vedere da lei mentre vado via dalla cucina e cerco di andare verso la porta di casa, ma calpesto un pacco di fazzoletti che sta per terra.

PERCHÈ C'È UN PACCO DI FAZZOLETTI PER TERRA?! Questa è sicuramente colpa di mia zia Rosalina. Lei e mia mamma si girano verso di me e mia zia fa un grande sorriso.

«Bella mia! È da tanto che non ci vediamo! Ma quanto sei cresciuta...!»

Faccio un sorriso imbarazzato. MA TRA TUTTI I GIORNI DI QUESTO MESE, PROPRIO QUANDO MI DEVO VEDERE CON L'AMORE MIO MIA ZIA DEVE VENIRE A SCASSARE LE BALLE?

Io taglio corto: «Ciao zia. Io adesso devo uscire sennò faccio tardi. Ciao-»

«Aspetta tesoro, non ti stai dimenticando qualcosa?» dice mia mamma mentre prende dal ripiano della cucina una cesta con il cibo. Vero, mi stavo scordando che io e Seba avremmo portato qualcosa da mangiare prima dei fuochi.

«Grazie mamy. Ti chiamo quando abbiamo finito. Ciao ciao!»

La mia mamy e zia Rosalina 🌹 mi salutano, in particolare la zia con troppo entusiasmo.

Esco dalla porta di casa quasi scappando mentre mi incammino per il centro di Milano.

[...]

Sono arrivata al centro e proprio davanti il Duomo c'è Seba con un giubbotto rosso lucido, dei jeans strappati celesti e delle scarpe bianche (alla fine non si è vestito come mi aveva detto in videochiamata). Il mio cuore batte appena i nostri sguardo si incrociano.

Mi avvicino a lui e ci salutiamo a vicenda.

«Mazza che freddo! Sono diventato un polaretto...» dice Seba sbattendo i denti.

Mi metto a ridere. Quanto è simpatico l'amore mio...!

«Con quel giubbotto così pesante senti ancora freddo?» gli chiedo divertita.

Seba, il mio malessereWhere stories live. Discover now