14: Il Tiktoker

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CHANTAL'S POV

Mi sveglio alle 8,30 di mattina perchè devo incontrarmi con Simone –l'amico grande dello scriccioletto rosso– in un bar per fare colazione assieme. È da un pò di settimane che ci sentiamo, e posso dire che mi ha sempre dato l'impressione di essere un ragazzo a modo e con un ottimo senso dell'umorismo...poi è anche estremamente bello: occhi scuri e penetranti che percepiscono le tue emozioni, capelli corti bruni, dei segni rossi sul viso –forse dati dalla sua acne– ed un sorriso smagliante, bianco e rassicurante.

Mi alzo dal letto sbadigliando coprendo la mia bocca aperta con una mano; sì, lo so che sono da sola nella stanza e quindi non ce ne sarebbe bisogno, ma è un'abitudine ormai: l'eleganza non va mai fuori moda!

Mi dirigo con calma in bagno per lavarmi i denti (me li lavo comunque anche se quando uscirò dovrò mangiare, ma lo faccio perchè non voglio avere l'alito cattivo) e quando finisco rimetto a posto lo spazzolino ed il dentifricio, mi sciacquo le labbra.

Ritorno in camera mia e sistemo il letto disfatto: lenzuolo, coperta e cuscini. Mia sorella non si è mai rifatta il letto, è stata sempre nostra madre a sistemarglielo tutte le sante mattine. Giulia dovrebbe imparare ad essere autonoma, ha già tredici anni per la miseria...

A proposito, ieri l'ho sentita che tornava a casa ed erano se non erro le 10 e qualcosa di sera. So per certo che la mia sorellina studia e si impegna a scuola, ma ho come la sensazione che stia nascondendo qualcosa; spero non sia finita in qualche brutto giro altrimenti dovrò occuparmene io della faccenda.

Non devo pensare a lei adesso però: devo vestirmi e truccarmi.

Prendo qualche vestito dall'armadio come un paio di jeans stretti azzurri, una maglia di lana a collo alto bianca e degli stivaletti neri. Qualche braccialetto argentato e i miei orecchini piccoli e rotondi argentati presi entrambi dal mio portagioie rosa. Mi faccio i boccoli e mi sistemo la mia meravigliosa frangetta. Indosso la mia giacca nera nera con cappuccio, regalatami da mia madre al mio diciottesimo compleanno, che è stato a luglio 2023.

Mi manca l'estate, quel giorno è stato il più magico della mia vita. Ma adesso siamo a dicembre e fa tanto freddo, io non lo sopporto, e quindi di solito non esco con questo tempo, ma sono comunque contenta di poter uscire ancora una volta con Simone.

Prendo la mia borsetta nera la quale era poggiata sulla mia scrivania e ci metto dentro tutto quello che mi serve: portafoglio, cellulare e burro cacao.

Finalmente esco e rimango ad aspettare fuori: Simone mi aveva promesso di venire a prendermi direttamente a casa mia con la sua auto per poi andare al bar in questione in centro città. Sono rimasta piuttosto stupita da questa sua proposta, è stato davvero gentile. Non come il mio ultimo (ex) fidanzato che scroccava passaggi a chiunque dalla mia compagnia di amici...per fortuna che l'ho lasciato. Adesso sta con una ragazza vipera ma più che vipera non si può, una persona come lui insomma.

Mi metto ad aspettare.










Dopo un paio di minuti vedo da lontano una macchina nera lucente che viene verso il cancello di casa mia e si ferma lentamente. Simone da dentro abbassa il finestrino e mi chiede, con fare disinvolto: «Andiamo?»

Io gli sorrido sinceramente: «Sì, andiamo.»

Lui mi apre lo sportello e mi fa sedere vicino a lui. Mi metto la cintura e partiamo subito.

Seba, il mio malessereWhere stories live. Discover now