Prologo

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All'inizio, quando nacqui, la terra era diversa da come la conosciamo ora. Un ammasso di rocce, acqua e, io lassù. Ricordo che brillavo di una luce bellissima, intensa ma, assolutamente non accecante. Sorgevo alle prime luci dell'alba, insieme al timido sole.

 Intorno a me il vasto cielo intriso di oscurità, le altre stelle sparivano ancor prima che arrivasse il giorno ma, non io. Mi destavo invece, vivevo nel silenzio, cullato a volte dagli abbracci del vento che solleticava tutto intorno. 

Credevo non potesse esistere nulla di più bello invece, un giorno all'improvviso accadde qualcosa. Mi sentii pesante, quasi mi fossi tramutato in pietra, come quelle che abitavano la terra sotto di me. Aprii gli occhi, una luce abbagliante li penetrò improvvisamente facendomeli chiudere istintivamente. Mai avrei pensato che potesse esistere qualcosa più splendente di me eppure, era proprio lì.

"Figlio mio." Disse una voce. Provai a parlare ma, non credevo di esserne in grado in fondo, ero solamente una stella. "Non sforzarti, abituati al tuo nuovo corpo prima." Di nuovo la voce mi giunse possente però, al tempo stesso era dolce, paterna. Riaprii gli occhi tenendoli socchiusi, in modo da poter vedere qualcosa in torno.

"Io..." Mi uscì spontaneo, avevo parlato. Incredulo, provai a formulare un'altra parola: "Dove sono?" Sapevo parlare! Una mano calda e rassicurante si appoggiò su quella che era la mia spalla: "Sei Nell'Eden." Nome bizzarro, devo ammetterlo. Spalncai gli occhi, questa volta mettendo bene a fuoco ciò che mi circondava.

Alberi rigogliosi, erba verde soffice, uno splendido cielo azzurro e... "Io sono Dio." Disse l'uomo dalla lunga barba bianca e gli occhi tranquilli ma, severi. Cos'era Dio? Non avevo mai conosciuto nessuno del genere, solamente il sole e la luna accompagnata dalle altre stelle.

Fissai me stesso notando un corpo roseo, scolpito e mani con dita affusolate. Toccai quello che era il viso, salendo lentamente sentii qualcosa di morbido e setoso. Capelli? "Cosa sono?" Riuscì a domandare. L'uomo dalla lunga barba sorrise accarezzandomi il viso: "Un angelo."

Cos'era un angelo? Iniziai a tremare, come nelle notti di pioggia quando le fredde nubi mi coprivano dispettose. Mossi gambe e braccia per tirarmi su ma, inciampai subito senza nemmeno il tempo di fare un passo.

"Non avere fretta Stella Del Mattino, tutto a suo tempo." Dio aveva usato quel nome con così tanta confidenza, come se mi conoscesse da sempre. Con gentilezza mise una mano sulla mia testa: "Forse dovrei darti un nome più appropriato." Vidi il suo sguardo farsi intenso puntare verso l'orizzonte.

Presi coraggio, domandando: "Dio, cos'è un angelo?" Nuovamente i suoi occhi si fissarono nei miei, erano così limpidi, sembrava contenessero tutti i colori conosciuti. "Tu sei un angelo, un essere immortale fatto di pura luce." Disse a fior di labbra.

Provai nuovamente a mettermi in piedi, questa volta con successo. Mi avvolse con una coperta bianca, così che le mie grazie fossero coperte alla vista. "Lucifero." Sussurrò Dio. Un brivido scivolò sulla mia schiena, sorrisi involontariamente.

Quello divenne il mio nome e questa, è la mia storia.

The Morning Star (La Stella Del Mattino)Where stories live. Discover now