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Era passato ormai un mese da quando Ray mi aveva assunto, andavo al negozio ogni giorno ad aiutare Henry e Ray. Avevo conosciuto anche Swatch, era un uomo strano ma simpatico. Cercavo, però, di tenere Ray il più lontano possibile da me, non ero ancora pronta ad instaurare un rapporto con lui, anche se per il lavoro ero praticamente costretta. Sembra essere un brav'uomo e simpatico, speravo di superare le mie paure e di riuscire ad avvicinarmi a lui.

Erano appena andati via per una missione,si tratta di un gruppo di ragazzi, vandali, stavano aggredendo un uomo e loro avrebbero dovuto fermarli. Per loro sarebbe stato semplice.
Sentii il tubo scendere, solo uno, mi sembra strano. Quando mi voltai vidi Ray, Henry non c'è, notai il viso dell'uomo era preoccupato
<<che è successo? dov'è Henry?>> chiesi in pensiero per il ragazzo. Ray non riuscì a rispondere
<<Ray dov'è Henry?>> ripetei
<<io non lo so>> mi disse tremendo. Il mio battito aumentò
<<c'erano dei ragazzi, erano troppi per due ero distratto, stavo combattendo contro due di loro e poi Henry era sparito>> disse balbettando
<<mi dispiace, è tutta colpa mia, io non so come sia successo>> disse
<<no, no, non dire così, non è colpa tua. Ora dobbiamo solo trovare una soluzione>> dissi riprendendo la calma, Ray annuì.
Restai tutto il pomeriggio alla Man caverna, con Ray a pensare a come salvare Henry.
<<L'orologio, ha il localizzatore?>> chiesi, Ray annuì felice. Trovai la via in cui si trovava e Ray andò subito a cercarlo.

Passò più di un'ora, Ray era appena tornato, però di Henry non c'era traccia
<<gliel'hanno tolto, l'ho trovato in mezzo ad un cespuglio>> disse Ray scoraggiato. Iniziai a sentire gli occhi pizzicarmi e le prime lacrime scorrere. Era l'unico modo per trovarlo. Sentii Ray stringermi a se, io piansi sulla sua spalla. Passarono dai minuti e io mi sentivo a casa
<<grazie papà>> subito dopo aver pronunciato quelle parole mi resi conto di quello che avevo fatto. Lui si staccò da me confuso
<<mi dispiace, io non so veramente perché l'ho detto, scusa>> mi scusai imbarazzata
<<tranquilla, ora torniamo al lavoro. Ho trovato un graffito, è il loro logo>> mi disse
<<posso fare delle ricerche>> dissi
<<no, no, è meglio che tu torni a casa a riposare è ormai sera. Ti chiamiamo se troviamo qualcosa>> disse, cercai di controbattere ma lui mi fermò subito, tornai a casa ma continuai a fare delle ricerche.
Passarono delle ore ma finalmente ero riuscita a trovare un indirizzo. Uscii di casa senza farmi sentire da mia madre, presi la bici e corsi al negozio.

Henry Danger Where stories live. Discover now