"12"

53 3 0
                                    

Era sera, oggi Henry avrebbe parlato con Ray e avrebbe trovato una soluzione al problema. Stavo aspettando notizie di Henry quando sentii un rumore alla finestra, andai a controllare ed era lui, stava lanciando dei sassi.
<<entra, sbrigati>> dissi sperando che mia madre non se ne accorgesse. Lui si arrampicò fino in camera mia.
<<ho parlato con...>> iniziò a dire
<<shhh>dissi mettendogli la mano sulla bocca per farlo stare in silenzio
<<mi madre è di là, non ti deve sentire>> dissi io sussurrando, lui annuì
<<ho parlato con Ray, lui si è arrabbiato parecchio>> disse
<<mi dispiace, io non volevo metterti nei guai, ma ti ha licenziato?>> chiesi
<<ho forse trovato una soluzione ma non so se ti piacerà>> non capii dove stava andando a mirare, lo guardai confusa
<<gli ho chiesto se potevi avere un lavoro nella man caverna e lui mi ha detto che ti vuole conoscere>> mi rivelò
<<non se ne parla>> risposi secca
<<è l'unico modo per continuare a lavorare lì, ti prego ne ho bisogno>> disse lui
<<mi stai chiedendo di lavorare con l'uomo che mi ha abbandonato appena nata, perché gli hai dovuto dire che l'avevo scoperto?>> chiesi arrabbiata
<<ho fatto una promessa, ti prego provaci solo. Magari riesci anche a scoprire perché se n'è andato via>> disse. Rimasi in silenzio non sapevo cosa dire
<<resterò vicino a te tutto il tempo, non ti chiedo di venirci se questo è troppo per te ma ti chiedo almeno di provarci>> si avvicinò a lui prendendomi le mani
<<che lavoro è?>> chiesi
<<niente di speciale, devi solo rispondere alle chiamate e agli allarmi>> mi spiegò
<<ci proverò>> dissi annuendo. Mi strinse a lui facendomi appoggiare la testa sul suo petto. Non sapevo perché gli avevo detto di sì ma forse aveva ragione, mi sarei riuscita ad avvicinare di più a lui
<<forse ora dovrei andare>> disse quando mi staccai dall'abbraccio
<<se vuoi resta>> proposi, lui annuì sorridendo
<<e se tua madre scopre che sono qui cosa succede>> mi chiese
<<ti uccide>> risposi andando a chiudere la porta a chiave
<<correrò il rischio>> disse sorridendo. Io mi sedetti sul letto e lui fece lo stesso avvicinandosi a me. Io mi sdraiai
<<sai ho un po' di paura per domani. Ho paura che lui mi possa non volermi di nuovo>> dissi preoccupata
<<ti gli piacerai tantissimo, ne sono sicuro. Perché non ti dovrebbe assumere?>> disse retoricamente
<<non lo so, sono solo in ansia>> dissi io, lui si sdraiò. Mi avvicinai al suo corpo e appoggiai la testa sul suo petto, potevo sentire il battito del suo cuore. Sentii la sua mano appoggiarsi alla mia schiena e avvicinarmi ancora di più a lui.
<<non ti devi preoccupare, andrà tutto bene>> disse iniziando a muovere la mano su e giù per la mia schiena.

Era passata ormai un ora da quando ci siamo sdraiati sul mio letto, il tempo sembrava volare con lui
<<sta volta devo andare davvero, ho paura che i miei si accorgano che non sono in casa>> disse, io mi spostai
<<va bene, ci vediamo domani>> gli risposi.

Henry Danger Where stories live. Discover now