-L'alba del nuovo ordine temporale-

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-Ho trascorso troppo tempo tra i miei pensieri, la battaglia nella mia mente è insostenibile, sto solo cercando la mia pace.-




Nell'antro della tempesta, Auragard e Lour solcavano l'aria sopra la vetta della torre dell'accademia di Larian Himmel. L'edificio maestoso si stagliava imponente contro l'orizzonte tetro, come una sentinella luminosa nel buio della notte tempestosa.

Mentre si avvicinavano, il fragore del vento si amplificava. L'etere fremente pulsava di energia, mentre un senso di trepidazione si imponeva sui due viaggiatori, pronti ad affrontare l'ignoto.

Sulla sommità della torre, la scena si svolgeva come un dramma mitico. Un cerchio di rune ancestrali circondava un cristallo imponente, che emanava un bagliore rossastro iridescente con sfumature  azzurre. L'aria stessa vibrava con una potenza magica, Lour e Auragard potevano percepire la sua presenza sinistra anche da lontano.

All'interno del cerchio runico, Heme, il leggendario stregone, compiva il suo rituale con concentrazione. I suoi movimenti erano calibrati e precisi, e il suo sguardo ardente brillava con una determinazione feroce mentre intonava incantesimi millenari con voce possente.

Lour e Auragard si scambiarono uno sguardo impressionati da quello che stava accadendo, consapevoli dell'enormità dell'impresa che dovevano compiere per fermare l'uomo più forte mai conosciuto.

Con la potenza di un falco libero nel cielo, Lour percorse il dorso del drago, si lanciò dalla coda del maestoso Auragard, sfidando le leggi della gravità con un coraggio che avrebbe fatto invidia agli Dei stessi. La sua figura si stagliava nel cielo come una freccia di luce nel buio, irradiando forza e vigore.

Il vento urlava al suo passaggio, ma Lour era immune al suo richiamo, concentrato solo sul suo obiettivo. Con un balzo acrobatico, atterrò con grazia nell'arena al culmine della torre, una presenza maestosa tra gli osservatori sbigottiti del rito in corso.

Il suo arrivo non fu solo un evento fisico, ma una manifestazione di potenza e risolutezza che risuonava nell'aria come un fragore di tuoni. Gli occhi degli astanti si allargarono in ammirazione e timore di fronte alla sua audacia, mentre il cuore di Lour batteva all'unisono con il ritmo della battaglia imminente.

Nel momento in cui i suoi piedi toccarono terra, l'atmosfera si saturò di energia, come se il destino stesso si fosse inchinato al suo arrivo. Era arrivato il momento.

Le parole di Heme risuonavano nell'aria, mentre il vento ululava tra le mura dell'accademia. Lour lo guardava con occhi bruciati dall'ira e dal dolore, sentendo il peso dell'inganno che il suo stesso sangue gli aveva inflitto. Le fiamme della vendetta ardevano dentro di lui, alimentate dalla consapevolezza di quanto avrebbe dovuto affrontare.

"Sei caduto troppo in basso, padre," disse Lour, la sua voce era un grido di sfida. "Il potere che cerchi di controllare non è per noi semplici mortali. Non posso permettere che tu porti la tua tirannia e il caos su queste terre, poni fine alla tua follia. Insieme possiamo salvare questo regno."

Il cielo sembrava rispondere al suo giuramento, le nuvole si rincorrevano tra loro come spiriti impazziti, mentre il terreno sotto di loro tremava per la potenza del conflitto imminente. Dusk e i suoi cavalieri si resero conto di aver seguito un folle, l'ammirazione e la stima provata svanirono insieme alla voglia di seguirlo "sei un folle." Esclamo dusk stanco di tutto il disordine creato da Heme. "Tu morirai col peso di una grandezza che non raggiungerai mai." E così, con uno sguardo ricambiato di intesa,  i due giovani guerrieri si unirono per fermare il nemico comune, preparandosi al combattimento. Le loro anime bruciavano di determinazione mentre si sollevavano come guardiani dell'ultima speranza di Genderschim.

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