Nella busta c'è un altro biglietto con data, luogo e ora dell'evento. Sabato sera alle ore nove al Beach Club nella sala al nono piano.

"Merda" bisbiglio girando per la stanza, mi sfrego il volto più volte con le mani tremanti
"Ei tranquilla" il biondo cammina nella mia direzione e mi afferra per le spalle facendomi girare nella sua direzione
"Andremmo lì, vediamo cosa succede ma ti assicuro che finché sarai con me ti proteggerò ad ogni costo. Non devi avere paura, ok?" mi rassicura, inspiro e sospiro più volte, mi attira e se stringendomi in un abbraccio e accarezzandomi la testa.

"Che ne pensi di un bel bagno caldo e rilassante nell'idromassaggio?" mi propone
"Non è una brutta idea" butto fuori dopo qualche istante. Salgo di sopra a raccogliere i capelli e indossare un costume al volo.

Uscita in giardino e con una asciugamano in mano vedo brian nella vasca idromassaggio.
È risucchiato dalle bollicine fino a metà busto, le braccia grosse stese lungo i bordi e la testa buttata all'indietro. Si accorge di me sono quando mi levo le ciabatte facendo un leggero d'umore al contatto con il pavimento in marmo che circonda la vasca.

"Già mi sento meglio" dico appena immergo un piede seguito dall'altro. Lui mi sorride ma non posso fare a meno di notare come il suo sguardo esplora il mio corpo per la millesima volta da quando questa specie di convivenza va avanti.
"Pensi che ci voglia fare del male?" gli chiedo mente mi adagio dentro l'acqua avvolta dalle bolle. La temperatura è più che perfetta e ammetto che è stata davvero un'ottima idea.
"Non lo so stellina ma possiamo evitare di parlarne adesso? Vorrei andare a letto tranquillo" io annuisco, ha ragione "Parlami di qualsiasi cosa tu voglia, ti ascolto" mi incita dopo qualche secondo di silenzio.
"E di cosa dovrei parlarti?" gli chiedo accentando un sorriso
"Non so, qualsiasi cosa, ad esempio...il tuo primo bacio?" proporne
"Oh be' ero ancora piccolina al primissimo bacio con un ragazzo, avevo tredici anni, ero in campeggio e stavamo giocando al gioco della bottiglia. Mi è capitato questo ragazzo, Jacob mi sembra, un bacio a stampo, veloce e indolore" spiego con un piccolo sorriso al ricordo "Da allora non so che fine abbia fatto però era carino" ammetto, aveva i capelli rossicci e occhi verde scuro, naso e guance ricoperte di lentiggini e un bel sorriso, lui veniva dal centro di LA se non ricordo male.
"Invece il primo bacio vero?" chiede
"Mmm...Avevo quindici anni, conobbi questo ragazzo, Alex, ad una festa. Siamo usciti per qualche settimana per poi metterci insieme. Era bello e gentile ma non andavo matta per lui però non volevo rifiutarlo così ho accettato. Quando ho detto che volevo essere la sua ragazza mi ha baciata senza pensarci, cogliendomi alla sprovvista. Poco dopo mi ritrovai con la sua lingua in bocca"
Brian fa una smorfia che mi fa scoppiare a ridere
"Non sapevo come comportarmi ma penso di essere andata bene, siamo stati insieme per tre mesi, con lui ho avuto anche la mia prima volta. Con il tempo avevo capito che mi piaceva e non era stato un errore mettermi con lui, pensavo sarebbe funzionata poi lui mi ha lasciata perché "dovresti risolverli i tuoi problemi personali, una ragazza bella come te ha molti pretendenti ma con tutto quello che hai per la testa non ti vorrà mai nessuno" e così è finita la mia prima relazione" spiego per poi stringermi nelle spalle. Il biondo mi guarda con la fronte corrugata
"Che razza di stronzo" asserisce "Avrebbe dovuto starti accanto e aiutarti non lasciarti sola"
"I miei genitori erano morti l'anno prima e quindi...non l'ho mai superata ecco" ammetto
"Questo è un'altro motivo per cui avrebbe dovuto stare vicino a te e provare a capirti e aiutarti, la morte dei tuoi genitori non è una scusa Amber, se ci tieni davvero a qualcuno resti con quella persona e superate i problemi insieme"
Lo guardo senza sapere cosa dire

"Allora anche gli altri due ragazzi che ho avuto dopo sono stati degli stronzi per avermi lasciata per lo stesso motivo?" chiedo sarcastica, lui si piega nella mia direzione
"Amber...non è colpa tua se soffri per aver perso le persone che ti hanno messa al mondo e ti hanno amata, non devi sentirti male per qualche stronzo che vuole una ragazza come te da scopare e al minimo problema sparisce. Sei una persona stupenda e hai bisogno di qualcuno che ti meriti perché, se vuoi credermi o meno, tu non sei una qualunque stellina"
"Sei la prima persona che mi parla così..." confesso, nessuno, nemmeno Grace mi aveva detto qualcosa del genere.

Guardo il biondo di fronte e me che accenna un sorriso con l'angolo destro della bocca.
Incateno i miei occhi verdi ai suoi, anche se siamo avvolti da una luce offuscata riesco comunque a perdermi in quel mare di emozioni che emana il suo sguardo attraverso un azzurro così intenso che ti fa rizzare i peli in tutto il corpo.

Il mio sguardo scende sulle sue labbra, sento l'attrazione che mi spinge a baciarlo, A separarci sono sono solo una decina di centimetri misti al vapore umido. Mi sporgo leggermente in avanti accorciando la distanza tra di noi.
I nostri occhi ballano su e giù dalle labbra umide alle iridi colorate.

"Brian..." sussurro il suo nome per poi ritrovarmi con le sue labbra schiantate sulle mie. Sento un'esplosione all'interno del mio stomaco.
Non ci penso due volte e gli salgo in grembo a cavalcioni. Il battito del mio cuore accelera all'istante in cui le sue mani si posano sul mio fondoschiena e stringe la carne bagnata con le sue mani grandi.
Le nostre lingue si intrecciano e ballano con coordinazione.
Succhia e mordicchia il mio labbro inferiore facendomi scappare un piccolo gemito. La sua mano sale lungo la mia colonna vertebrale provocandomi in brivido. Gli passo le mani tra i capelli umidi, gli accarezzo il viso, le guance, il collo. Assaporo ogni centimetro delle sue labbra carnose e umide, la sua lingua accarezza la mia e le sue mani si muovono sul mio corpo. Ansimi incapace di contenermi.
Sento la sua erezione sotto di me e l'eccitazione è a mille, fremo dalla voglia di scoprire, esplorare di più ma...no.

Fermati.

No Amber, non vuoi fermarti.

Devo, devo fermarmi.

Ma tu non vuoi, segui il tuo istinto.

No. Non posso.

Ignoro la mia coscienza e con uno scatto mi stacco da lui. Merda.
Ci guardiamo negli occhi, le nostre labbra sono ancora gonfie dal contatto passionale che hanno avuto.
"È stato uno sbaglio" asserisce lui facendo scivolare le mani che fino a poco fa mi avvolgevano la vita
"Non deve succedere mai più" continuo io, lui annuisce
"Uno sbaglio, solo uno stupido sbaglio" dico cercando di convincere più me stessa che lui
"Esatto, non succederà più" dice assecondandomi, mi alzo in piedi attenta a non scivolare.
"Bene...Buonanotte" concludo quella conversazione ed esco dall'idromassaggio, recupero le mie cose e mi fiondo in camera mia.

Ma che diavolo mi è passato per la testa?

Sento ancora le sue mani sul mio corpo e vorrei non togliere mai più quella sensazione dalla mia pelle.
Mi lavo il viso con acqua fredda cercando di rimettere apposto le idee.

"Avanti Amber, hai baciato tanti ragazzi, non farti fregare da lui" mi dico guardandomi allo specchio
Mi libero del costume e indosso una maglietta larga e un paio di slip poi mi sdraio nel letto.

I miei occhi occhi si riempiono di lacrime e subito dopo un singhiozzo mi scuote il petto per poi essere seguito da un altro. Le lacrime salate scivolano lungo le mie tempie, mi porto le mani a coprirmi il viso per poi finire per addormentarmi piangendo.

Speed and loveWhere stories live. Discover now