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"Ti aspetto qua" le dico appoggiandomi alla sua nuova auto, lei annuisce e poi entra nel cimitero. La guardo allontanarsi e mi spunta un sorriso a vederla così indaffarata con quelle stampelle, devono essere proprio terribili. Io per fortuna non mi sono mai rotto niente.

Fa un caldo terrificante, salgo in auto e accendo l'aria condizionata.
Ora si che si ragiona.

Mentre guardo il telefono la portiera si apre.
"Sei già tornata?" Alzo lo sguardo verso il posto del passeggero ma davanti ai miei occhi non mi ritrovo la mora dagli occhi smeraldo bensì Louis.

"Scendi immediatamente o ti faccio fuori" ringhio addosso al mio fratellastro
"Lo sai anche tu che non ti conviene Brian" non mi guarda nemmeno in faccia ma guarda davanti a sé.
"Chi è la ragazza?" mi chiede subito dopo, alle sue parole stringo i pugni e vorrei spaccargli quella faccia da schiaffi che si ritrova.

Non mi somiglia per niente, ha i capelli scuri e occhi marroni ed è secco, ha un carattere veramente insopportabile. Siamo opposti in tutto, l'unica cosa che ci accomuna è l'altezza; siamo entrambi un metro e ottantotto.

"Come mi hai trovato?" cerco di evitare di parlare di Amber, non deve essere messa in mezzo a questa merda, ha già abbastanza problemi.
"Ho uomini ovunque fratellino" si gira verso di me con un ghigno disegnato sul volto
"Non chiamarmi così" gli punto un dito contro
"Non hai risposto alla mia domanda" dice tornando serio
"Nessuno" rispondo, so che non mollerà ma non lo farò nemmeno io.
"E perché ieri notte sei andato da lei? È la tua troietta che si fa scopare ogni volta che sei stressato?" Apro la portiera e mi catapulto in mezzo secondo davanti alla sua, la apro e lo prendo per il colletto della maglietta tirandolo fuori, i nostri visi sono vicini
"Non parlare in questo modo di lei, hai capito?" ringhio stringendo la sua maglietta tra le mani e trattenendomi dal non sfigurarlo, devo avere autocontrollo.

Dalle sue labbra esce una risata
"Quindi ci tieni a lei eh?" cazzo
"Non le devi torcere nemmeno un capello" so esattamente come funziona con Louis, punta alle cose che tengo per colpirmi.
"Lei non è nessuno di importante, la devi lasciare in pace" mollo la presa alla sua maglia e lo spingo via.
"Io non toccherei mai una donna Brian, però stai attento, non si sa mai che qualche malintenzionato abbia brutte intenzioni"

Non ce la faccio, gli tiro un pugno sulla mascella facendolo cadere, lui si massaggia il punto in cui l'ho colpito e mi guarda fisso negli occhi, si percepisce la cattiveria nel suo sguardo.

"Dopo fatti un giro da me, parleremmo quando ti calmerai. Sai dove trovarmi" il cazzone ha paura di fare a botte, sa che senza i suoi uomini non vale niente.
Si alza in piedi e se ne va.

Merda Amber! Ti prego fa che non le abbia fatto niente mentre era lì dentro.
Entro nel cimitero e seguo le orme delle sue stampelle nella terra.
Il cuore martella nel petto come impazzito.

Poco dopo la vedo che sta tornando indietro, viva e vegeta, dio grazie che sta bene.

"Dobbiamo andare" dico appena mi avvicino a lei, ha pianto ancora.

Stellina non sai quanto sto male a vederti così

"Non vedi che stavo arrivando" certo che lo vedo, mi passo una mano fra i capelli.

"Merda" sussurro, senza pensarci due volte la prendo in braccio, le stampelle la rallentano e dobbiamo andarcene da qui, devo riportarla a casa.

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