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Dopo più di tre ore mi decido a uscire dalla stanza. Quando arrivo di sotto non c'è nessuno, mi avvicino al divano e vedo un post it giallo fluorescente sul tavolino da caffè.

Se leggi il biglietto vuol dire che ti sei decisa di uscire dalla tua stanza. Io sono al lavoro, oggi sono entrato dopo per andare a recuperare la tua roba. So che sei arrabbiata con me, e ne comprendo il motivo. Se attraversi la sala da pranzo, lungo il corridoio a sinistra c'è uno porta, spero che ti possa far piacere.
Ti lascio il mio numero in caso ti serve qualcosa.

Dio ma perché non posso essere arrabbiata con lui? Vorrei semplicemente odiarlo a morte, sarebbe tutto molto più facile.

Riguardo il biglietto e.. o mio dio, un attimo. Mi precipito a recuperare la mia borsa e ci frugo all'interno, eccola, tiro fuori la busta che avevo trovato insieme alle chiavi di Koko.
Estraggo il pezzo di carta all'interno e metto a confronto i due fogli.

Non è possibile.

La calligrafia è identica
I soldi non mi mancano

Leggo mentalmente quelle parole "I soldi non gli mancano" dico tra me e me.

Merda

Non ci credo, sarà forse stato lui a regalarmi l'auto? Continuo a fissare i due fogli di carta senza riuscire a darmi una spiegazione.
Non posso aspettare fino a sta sera, ho bisogno di saperlo.

Compongo il numero di telefono che mi ha lasciato scritto e poi faccio squillare.

"Ehi stellina, non sei più arrabbiata?" sento la sua voce dietro il telefono.
"Certo che sono arrabbiata ma ho bisogno che mi chiarisci una cosa, e come facevi a sapere che ero io?"
"Semplice istinto, dimmi tutto"
"Mi hai regalato tu la Koenigsegg?" vado dritta al punto. La risposta non arriva subito.
"Come hai fatto a capirlo?" mi chiede dopo una decina di secondi di silenzio
"La calligrafia è la stessa" spiego brevemente
"Sei un piccolo genio, non ci ho pensato" dice e poi rilascia una risata "Parliamo quanto torno a casa, adesso devo andare" mi dice
"Si, ok" rispondo e poi chiudo la chiamata.
Sono a dir poco scombussolata, non me lo sarei mai aspettata.

Mi ci vuole qualche secondo per realizzare la cosa e poi mi rendo conto che mi ha lasciato qualche altra indicazione al foglietto.

Vado nella sala pranzo e imbocco il corridoio poi vado a sinistra e vedo la porta di vetro, la apro e faccio qualche passo per il cortile.

O dio

Ha una piscina, è immensa. In uno capo della piscina c'è un gazebo che ricopre un tavolino, un divanetto da quattro posti e due poltrone, più in là c'è un tavolo più grande con quattro sedie intorno e una grigliata di quelle che hanno solo i ricchi.
Al gazebo ci sono attaccate lampadine ricaricabili con la luce solare e sparsi qua e là vasi con fiori colorati. A qualche metro dal gazebo c'è un capanno, immagino che lì ci siano le cose necessarie per la piscina e la cura del giardino.

Apro le porte del capanno e dentro ci trovo degli sdrai, ciambelle gonfiabili, bastoncini colorati e poi varie attrezzature.

"Ecco perché mi ha messo i costumi" dico tra me e me. Corro di sopra e mi libero dei vestiti che ho addosso per poi infilarmi il costume blu a triangolo. Non posso stare senza crema solare, siamo quasi ad agosto e il sole scotta.
Entro nel bagno di sotto e inizio a frugare tra le varie cose. Dovrà pur esserci una crema solare o qualcosa del genere qui dentro. Come pensavo in un cassetto sotto il lavabo trovo un olio per l'abbronzatura.
Pensare che che in due mesi d'estate non ho fatto nemmeno un bagno e che sono bianca cadaverica mi porta a chiedermi come ci sono arrivata a vivere così.

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