11.

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Quando Weston propone di andare in discoteca dopo la cena, io sposto subito il mio sguardo su Dusan poiché è lui che mi accompagna e che quindi decide.

Lui non si preoccupa proprio di chiedere il mio parere, sostenendo di essere troppo stanco e di voler andare a riposare. Questa è l'occasione effetto per parlarci. Eppure lui si avvia direttamente alla auto senza aspettarmi, come se dessi per scontato che sarei rimasta con gli altri.

"Dusan fermati"

I tacchi mi impediscono di andare alla sua velocità, quindi mi tocca quasi urlare all'interno di quel parcheggio del locale.

"Camilla, per favore"

Nonostante le sue parole, si appoggia alla portiera della sua porche per attendere il mio arrivo. Finalmente arrivo accanto a lui, accendendo una sigaretta. Voglio parlargli, voglio davvero farlo, ma devo trovare il coraggio e le parole giuste.

"Mi dispiace per averti evitato"

Ammetto finalmente mentre il suo sguardo indagatore mi fa capire che questo non basterà per soddisfarlo.

"Ho nella testa mille casini.."

"Milla, le persone che si avvicinano a me senza seconde intenzioni sono poche. Chi mi si avvicina lo fa o perché mi stima o perché vuole un secondo fine. Mi sono confidato con te, mi sono aperto e davanti poi ho trovato un muro. Come se ci fossi rimasta male o cose del genere, io ci tengo a te stai diventando un'amica speciale per me non voglio perderti, ma non posso nemmeno pregarti di rimanere"

Le sue parole sono intrise di delusione, ma mai quanto quella parte di me che da tempo non riesco a capire. Quella parte che mi ha portato a chiamare Nicolò in piena notte.

Ingoio il fumo, come le parole che ormai erano pronte ad uscire sicuramente più sincere di quelle con cui decido di sostituirle.

"Mi sono avvicinata a Nicolò, avevo paura che ti arrabbiassi in qualche modo. Mi sento così tremendamente insicura ultimamente. Sono convinta di chiuderci, poi lo chiamo di notte. Non so più chi sono, mi dispiace davvero"

Non è una bugia, ma è una semplice ammissione. Che lui centri in qualche modo nel mio senso di smarrimento, non è necessario che lo venga a sapere.

"Perché l'hai chiamato"

Sembra bastargli, perché con tono esasperato mi pone questa domanda come un amico annoiato dal fidanzato della sua amica farebbe. Amici insomma.

"Ehi, non è colpa mia. Avevo bisogno...di una certezza. Lui rimane una di esse"

Nicolò sarà per sempre un qualcosa di speciale per me, nonostante tutto.

"Meriti di meglio"

"Ma chi mi sopporta a me, Dudu"

"Io ti sopporto, scema"

Intrappola tra due delle sue dita una mia guancia, pizzicandola con dolcezza.

"Non è la stessa cosa, idiota"

"Calma con le parole, che poi mi offendo"

Un secondo, un secondo solo dura il nostro scambio di sguardi ma basta per mandarmi in pappa nuovamente il cervello. Devo levarmi di dosso qualsiasi emozione verso il serbo, o questo potrebbe rovinare questo rapporto che sta iniziando a farmi vedere la luce infondo al tunnel.

"Vogliamo andare a vedere cars?"

Mi domanda dal nulla, mentre butto a terra la cicca della sigaretta. Io lo guardo sorpresa ad una richiesta così particolare, ma accetto senza esitazione.

"Perché proprio cars?"

Gli domando mentre mi apre da galantuomo qual è la porterai della macchi facendo poi il giro della vettura per mettersi al posto del guidatore.

"Mi è uscito un tiktok, mi gasa troppo la macchinina rossa"

È adorabile mentre parla di una cosa così poco affrancabile a lui. Un armadio di un metro e novanta, serbo e con la testa solo per il pallone che parla emozionato di Cars.

Quindi quando siamo accoccolati sul suo divano sotto al plaid a guardare quelle macchinine sfrecciare, io sorriso come un idiota anche se non stiamo facendo chissà cosa.

"Mi sei mancata"

Ammette poi così, da nulla, mentre il film va avanti. Forse a restare ferma sono solo io o meglio il mio cuore, però ne vale la pena avere mal di pancia per lui. Forse avrei accettato la vera natura di quel mal di pancia da lì a poco, forse gli avrei anche dato una nominazione diversa. Ma in quel momento volevo godermi solo quel frangente di pace tra le sue braccia, senza farmi avvilire dalle mie paranoie.

Mi addormento anche, a causa della giornata estenuante che mi porto alle spalle, e con me anche il serbo.

Lui però sceglie di addormentarsi consapevolmente, perché ad un certo punto la tv viene spenta e le sue labbra si poggiano con dolcezza sulla mia fronte. Un "Buonanotte ragazzina" viene sussurrato, poi da lì morfeo ha avuto la meglio su di me.

L'unica cosa di cui sono certa, però, è il calore delle sue braccia muscolose avvolte al mio bacino e il suo profumo inebriare le mie narici.

Rika's Place
Scusate scusate scusate per l'attesa! Periodo super no con la scuola quindi non ho tempo nemmeno per respirare.

Capitolo un po' particolare, Camilla inizia ad accettare qualcosa mentre Dusan vive ancora tranquillo nel paese degli unicorni! Si sveglierà mai? Chi lo sa

Spero di pubblicare presto
XOXO Rika

➸Last first kiss || Dusan VlahovicWhere stories live. Discover now