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All'aeroporto vorrei solo morire, sotterrarmi la testa come fanno gli struzzi.

Insomma conoscere la famiglia del tuo ragazzo assieme alla sua ex non è una cosa da poco, anzi.

Ho paura che tutto posso andare male, eppure sopporto in silenzio poiché il sorriso di Dusan è enorme. Adoro vederlo felice e per questo non me la sento di angosciarlo con le mie solite paranoie.

I genitori di Dusan tutto si aspettavano, tranne che vederlo lì con una ragazzo quando affianco a loro c'è quella che credono essere la sua fidanzata.

"Dusan"

Si scambiano abbracci, mentre io e l'altra ragazza ci guardiamo imbarazzate. È lei la prima a muoversi verso di me, porgendomi la mano educatamente.

"È strano anche per me, se questo ti aiuta"

Biascica in un inglese abbastanza compromesso. Io le sorrido, sperando di riuscire a starle simpatica.

"Mamma, papà, lei è Camilla"

Non dice cosa sono per lui e non lo giudico per ciò. Al momento non voglio metterlo in una situazione difficile, ma spero che entro stasera questo malinteso venga chiarito.

La mamma mi sorprende, stringendomi in un abbraccio inaspettato. Che abbia già capito? Non credo.

Il viaggio in macchina è quasi allucinante, poiché a parlare sono solo i familiari. Voglio tornare a casa, soffocarmi con il cuscino e morire.

Invece arriviamo a casa di Dusan sani e salvi e il serbo quasi mi supplica di essere io quella a cucinare, poichè ha paura di avvelenare tutti quanti.

Opto per una carbonara dato che altro in frigo non c'è. Nel frattempo che i tre apparecchiano, rimaniamo sole io e la madre che non mi permette di cucinare da sola. La cosa buffa? Siamo entrambi delle ospiti e non dovremmo litigare per chi cucinerà.

"Dai lascia fare a me!"

Quasi mi supplica, ma non glielo lascerò assolutamente fare. Vengo pur sempre da Napoli, l'ospitalità c'è l'ho nel sangue.

"No, no. Lasci fare a me, è qui per stare con il figlio, non per stare chiusa in cucina"

"Posso stare con lui dopo"

Quasi scoppiamo a ridere, avendo due caratteri molto simili. La mamma è sempre la mamma, ma non essendo la mia non mi arrendo.

Sentendo questo battibecco scherzoso, Dusan viene in nostro soccorso per capire cosa stia succedendo.

"Che combinate?"

"Non mi lascia cucinare"

Diciamo in contemporanea, facendo ridere il padrone di casa. Lo vedo il luccichio nei suoi occhi, adora quest'affinità tra noi due.

"Ma se cucinate insieme è reato?"

Dusan fatti i fatti tuo, mai metterti tra due donne e la cucina. Quindi io e la signora ci guardiamo complici e senza un motivo valido ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda.

"Ma cucina tu, che siamo le tue serve?"

Ci battiamo anche il cinque dopo quest'uscita della madre, lasciando il serbo stupito e obbligato ora a cucinare.

Alla fine ordina delle pizze, pfft ridicolo. Lo sfottiamo tutto il tempo e a noi si aggiunge anche il padre.

"Quindi ci volete spiegare la situazione?"

Arriva anche questo momento, quello dove il padre capra qualcosa e non aspetta che siamo noi a parlare, ma mette lui stesso in mezzo l'argomento.

"Io e Vanjia ci siamo lasciati già da qualche mese, ora sto con Camilla"

Se io o Vanjia avessimo dovuto spiegare la situazione avremmo aggiunto una miriade di parole, mentre Dusan ha scelto la via più breve e diretto.

"Scusami tanto Vanjia per averti obbligato a venire"

A parlare è la madre, che sembra sinceramente dispiaciuta di averla messa in questa situazione difficile.

"Nessun problema, mi andava comunque di rivedere Du"

"Quindi nessun rancore tra di voi?"

"L'ho voluta io la rottura. Nessuno dei due avrebbe abbandonato la sua vita per l'altro. È anche giusto così, ma se fossimo stati destinati a stare insieme uno dei due avrebbe sicuramente ceduto"

Apprezzo la maturità della ragazza al mio fianco. Ora capisco Lucia quando parlava "bene" di benedetta. È una situazione complicata, ma comunque vivibile da entrambi i punti di vista.

Dopo aver mangiato si fa ora di tornare a casa, almeno per me. Anche se Dusan mi ha chiesto di rimanere non volevo entrare così tanto nel suo quadretto familiare.

La cosa che mi sorprende è però Vanjia. La ragazza infatti mi si avvicina e mi chiede di andare a fare un giro.

Ovviamente accetto, infondo non la odio o altro.

Ci ritroviamo così a passeggiare per le strade di Torino, abbattendo facilmente il muro linguistico.

"Mi sto sentendo con un ragazzo. Pensavo non fosse possibile dopo Dusan, ma sto bene con lui"

Accenna, facendomi sorridere. Egoisticamente sono felice che sia andata oltre, ma dall'altra parte capisco le difficoltà di superare una storia che pensavi fosse per sempre.

"Anche io prima di Dusan avevo una storia importante. Parlavamo di casa nostra e di bambini. Dusan mi è stato accanto quando piangevo per lui, poi non so cosa sia successo ma dalla mattina alla sera non volevo più quelle cose. Desideravo solo stare sempre bene come ci stavo con Du"

"Dusan è quella persona che ti rende migliore. L'unica cosa difficile con lui è saper gestire le sue ambizioni"

"In che senso?"

Decidiamo nel mentre di fermarci ad un bar per prendere qualcosa da bere.

"Dusan odia perdere, sa chiudersi davvero a riccio quando si sente di non aver dato il massimo. Devi saperlo prendere in quei momenti, io non penso di esserci mai riuscita realmente"

So la versione di Dusan appena descritta, so quanto possa sentirsi sbagliato e un fallito. Però più volte mi ha permesso di entrare anche in quel suo mondo.

"Dusan è speciale. Sembrerò una ragazzina innamorata, ma penso che anche quel suo aspetto mi faccia impazzire"

➸ Last first kiss || Dusan VlahovicМесто, где живут истории. Откройте их для себя