«È vero, ci siamo allontanati» affermò Selene. «Ma abbiamo solo parlato, poi mi sono sentita male e lui mi ha riaccompagnata a casa. Tutto qui.»

Forse avrebbe dovuto dirle la verità, forse non c'era bisogno di raccontarle bugie, ma una parte di lei le suggeriva che era meglio tenerla all'oscuro.

Brika la guardava con un sopracciglio alzato, non del tutto convinta con ciò che aveva appena detto. Selene cercò di essere il più tranquilla possibile mentre le scene della sera prima le invadevano il cervello. Non era facile mentire. Sua madre l'aveva insegnato a dire sempre la verità e che mentire era un peccato.

«Perché ho la netta sensazione che stai mentendo?» assottigliò lo sguardo, incrociando le braccia sotto al seno.

Selene boccheggiò. «Non sto mentendo, è la verità.»

Brika la guardò con la sua solita aria da indagatrice, ma poi scosse la testa, arrendendosi. «Facciamo finta che ti credo» disse e Selene evitò di cacciare fuori un sospiro di sollievo. «Tu sai dove può essersene andato?»

«No» ammise e quella era la verità.

Non aveva idea di cosa o chi lo avesse preso e dove lo avesse portato, sapeva solo che era sparito.

Brika sospirò, puntando l'attenzione sulle impronte profonde del suo scarpone nella neve. Il suo sguardo era offuscato dalla tristezza e dalla preoccupazione.

Anche se sapeva che non era colpa sua, un senso di colpa silenzioso si annidava dentro di Selene, come se avesse potuto fare qualcosa per evitare tutto ciò. Ma come avrebbe potuto? Il solo colpevole era Aron e chiunque lo avesse preso.

«Forse è tornato a casa» provò a dire.

Ma ciò che disse sembrò sfumare nell'aria senza trovare un vero ascolto nei pensieri di Brika. I suoi occhi erano persi in una profondità di emozioni che Selene non riusciva a comprendere appieno.

«Penso sia stato un Demone» affermò d'un tratto, la sua voce vibrava con una strana convinzione.

«Come?» chiese incredula.

«È stato sicuramente un Demone» sentenziò, puntando i suoi occhi nei suoi. «E non iniziare a dirmi che non è così» le puntò un dito contro.

Selene aprì la bocca per parlare ma la richiuse subito dopo. Conosceva abbastanza Brika da capire che, quando credeva in qualcosa, difficilmente cambiava idea e poi. Anche se credere che fosse stato un Demone era meglio, così che non aveva nulla a che fare con lei.

«Può anche essere» mormorò con una scrollata di spalle.

Brika scattò. «Tu credi che sia stato un Demone? Tu? Selene Diorhswa, mi dà ragione?» chiese incredula.

«Per quanto sia scettica sulla loro presenza, non possiamo negarlo» disse ed era vero. Aron le era stato tolto di dosso e, per quanto cercasse di darmi spiegazioni razionali, non poteva non pensarci. Sarebbe stato da stupidi farlo.

Di nuovo Brika la guardò confusa, ma poi sorrise. «Oh, è fantastico! Per la prima volta la pensi come me!» esclamò, provocandole un sorriso. «Adesso dobbiamo solo indagare.»

«Indagare?»

«Sì» confermò.

«E poi fare cosa? Dargli la caccia e ucciderlo?» disse sarcastica.

Brika le lanciò un'occhiataccia. «Certo che no, ma se scoprissimo chi è potremmo dirlo ai Guardiani e saranno loro ad occuparsene» sostenne.

«I Guardiani non ci crederanno mai senza prove» ribadì.

La Guerra degli Dei - La Prescelta Where stories live. Discover now