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Un improvviso sussulto scosse il corpo di Selene, facendola emergere dalla profonda oscurità del sonno. I suoi occhi si aprirono di colpo, mentre il cuore le martellava nel petto come un tamburo in una parata frenetica. La luce fioca dell'alba filtrava attraverso la finestra, abbagliando le sue iridi ancora assonnate.

Si sollevò bruscamente sulla branda, la confusione annebbiava la mente mentre cercava di fare chiarezza su ciò che era accaduto.

Le ultime cose che ricordava erano i festeggiamenti del villaggio e le mani di Aron sulla sua pelle. Ricordava le sue urla, lo schiaffo che le aveva dato e poi un immenso silenzio.

Si strinse le tempie tra le mani, massaggiandole per le fitte dolorose.

Come era riuscita a tornare a casa?

Si alzò dalla branda, lanciando un'occhiata sul letto di sua madre che, sveglia, leggeva un vecchio libro. Non si era accorta di nulla?

Non appena si mise seduta gli occhi di sua madre erano su di lei. La testa non faceva altro che girarle e le fitte le stavano trapassando persino l'anima.

«Oh! Ti sei svegliata!» esclamò, seppur debolmente.

Selene annuì distrattamente, sentendo lo stomaco restringersi. Erano quelli i sintomi del dopo sbronza? Dei, li odiava.

«Sei tornata presto ieri» aggiunse.

Scattò velocemente, ma immediatamente se ne pentì dato il capogiro che la colpì violentemente. «Mi hai vista entrare?»

«No, stavo già dormendo, ma ho sentito dei rumori.» scrollò le spalle, tornando a concentrarsi sul suo libro.

«Vedo che ti sei divertita molto» sorrise, non staccando gli occhi dalle pagine. «Ciò che hai bevuto ha dato i suoi frutti» ridacchiò.

Inspirò bruscamente, sentendo l'odore forte del vino addosso.

Deglutì a fatica. «Sì, beh, il vino era davvero buono» borbottò, non azzardandosi ad alzare lo sguardo dalla sua gonna strappata. Poteva ancora sentire le sue urla disperate che si mescolavano con gli schiamazzi dei festeggiamenti e le risate di Brika.

Brika! Lei doveva sapere qualcosa. Doveva averla vista andarsene.

Ad un tratto sentì un brusco bussare alla porta. Si alzò seppur riluttante, sotto lo sguardo curioso di sua madre e afferrò la maniglia.

Come se l'avesse chiamata col pensiero, si ritrovò la rossa davanti alla porta, con le braccia conserte e lo sguardo infuocato.

«Si può sapere dov'eri finita ieri sera?» sbottò.

«Sh!» fece segno di fare silenzio, dando un'occhiata a sua madre, totalmente concentrata sul suo libro. «Parliamo fuori» le diede una leggera spinta alla spalla.

Brika sbruffò ma fece come le ordinò. Richiuse la porta alle sue spalle.

«Allora?» ripeté spazientita. «Anche Aron è sparito. Vi ho cercati per tutta la serata ma non eravate da nessuna parte. Se volevate fare sesso bastava che me lo diceste così non sarei andata nel panico.»

Selene provò un senso di disgusto udendo le sue parole. «No, abbiamo fatto sesso» precisò.

«Quindi dove siete stati? Ho chiesto in giro e una signora mi ha detto che vi eravate allontanati insieme.»

Come poteva mentirle? Che scusa avrebbe potuto mai inventare per sfuggire alle domande di Brika, la ragazza che sapeva tutto di tutti? E cosa molto più importante, persino Brika non sapeva nulla della serata precedente. Non aveva visto se era stato qualcuno a portarla via o se se n'era andata da sola.

La Guerra degli Dei - La Prescelta Where stories live. Discover now