Capitolo 18

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Kadir


Osservo il rapporto che mi ha portato Malik su nostro zio e un sospiro sfugge dalle mie labbra. Un groviglio di frustrazione attanaglia il mio fegato, sicuramente colpevole dei dolori negli ultimi tempi.

O troppa caffeina.

Aggrotto la fronte, mettendo a tacere la mia coscienza.

Il mio sguardo si posa sul rapporto che ho davanti. A quanto pare, mio zio sta diventando pazzo. Perché solo un pazzo potrebbe fare ciò che ha fatto. Un intera scuola femminile ha rischiato di essere rasa al suolo da un incendio e invece di mandare i soccorsi, ha fatto sigillare il portone in modo che nessuno potesse uscire. E solo perché le ragazze essendo una scuola femminile non indossavano il velo. Fortunatamente la Direttrice vistosi negare il permesso ha chiamato direttamente i soccorsi. Ed ora è stata imprigionata per aver disubbidito.

Scuoto la testa, per poi alzare il telefono.

- Voglio la Direttrice fuori da quella prigione entro stasera. E sarà trasportata in uno dei nostri ospedali, dove riceverà le cure necessarie, assieme alle ragazze. È un ordine reale-

- Sarà fatto Vostra Altezza-

Riaggancio, sospirando.

Follia pura. Ma la notizia può essere vantaggiosa per me e la mia causa. Se arriva agli organi di stampa, si solleverà un ondata di biasimo e rabbia, ma soprattutto, qualsiasi alleato potesse avere in questa folle lotta al potere, si tirerà indietro dopo questo scandalo.

Sorrido.

Potrà anche essere il fratello di mio padre, ma di certo non ha ricevuto il suo acume e la sua arguzia. Fortunatamente.

- Sembri soddisfatto, fratello-

Sollevo lo sguardo ad incontrare quello di Zahra.

- Non dovesti essere assieme alle donne a scegliere abiti e non so cosa, per il mio matrimonio? -

Fa una smorfia, sedendosi davanti a me.

- Non sono interessata a queste cose. Preferisco impiegare il mio tempo in cose più utili. Come posso aiutarti? -

- Iniziando a vivere la tua vita? Lo sappiamo entrambi che ti sei annullata dopo quel maledetto incidente-

Mi fulmina con un occhiata che so di meritare. Ma è mia sorella e sono stanco di vederla struggersi per una persona che non tornerà mai più. Il grande amore si dice capiti una volta nella vita e sono sicuro che nonostante fosse stato un matrimonio combinato da mio padre, lei lo avesse trovato nel ragazzo che sarebbe diventato suo marito. Era chiaro a tutti che lui l'adorasse e che baciasse il terreno dove mia sorella camminava. Così come era chiaro a tutti che Zahra adorasse profondamente il suo futuro sposo, tanto da chiedere a nostro padre di accordarle di sposarsi prima dei diciotto anni. Ma tutto questo non cambia il fatto che in quel maledetto attentato, lui sia morto e lei sia sopravvissuta. Vorrà anche dire qualche cosa.

- È stato un attentato. Un attentato in cui ha perso la vita l'uomo che era tutto il mio mondo. Non mi aspetto che tu capisca perché non ti stai sposando per amore, ma per salvare il Paese. E non fraintendermi è un gesto degno di plauso, ma io l'avevo trovato l'amore e l'ho perso nel giro di un battito di ciglia. Assieme a mia madre. Porto il dolore nel cuore, assieme al suo ricordo. Ogni volta che chiudo gli occhi, rivedo quel giorno, il momento dell'impatto, il fuoco, il fumo. Le urla. E poi il buio. Sono sopravvissuta, ma avrei preferito perire anche io piuttosto che vivere questa vita-

Cuori nel deserto (Serie Amore 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora