13. this is the last time

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E per quanto faccia male, so che è meglio così. Kyle merita qualcuno che si ami al cento per cento prima di amarlo e di stare con lui e io, ad amarmi al cento per cento, non ci sono mai riuscita.

Proprio per questo motivo dopo anni di lotte, è bastata una piccola cosa per farmi crollare di nuovo.
Eccomi qui, a fissare il piatto della mensa con la colazione che dovrei mangiare, ma che il solo pensiero mi fa salire la nausea.

«Comunque questa strana sensazione che sento mi fa venire i brividi» dice Nadine, facendomi spostare lo sguardo su di lei.
«Anche a me» annuisco.

Non so esattamente a quale sensazione si stia riferendo ma tra le mille che sento, probabilmente ci sarà anche la sua.

«L'aria qui in mensa sembra pesante» continua.

Giro la testa guardandomi intorno.

E da quando siamo entrate stamattina, solo ora noto il gruppetto di Kyle nel tavolo infondo.

Hanno tutti un'espressione seria e le spalle rigide, e mentre Kyle e Trevor sono silenziosi, Dylan come al solito chiacchiera con le ragazze del tavolo accanto, senza però ridere o sorridere come farebbe di solito.

«Probabilmente non la sentiamo solo noi» dico, indicandoli con la testa.
«L'ho detto proprio per questo, sono entrati e si sono seduti senza prendere nulla e non hanno ancora parlato» li guarda Nadine.

Sposto lo sguardo su Kyle e come se avesse sentito i miei occhi addosso, si volta verso di me.

Per la prima volta dopo non so quanto, i nostri occhi si incrociano e non posso fare altro che stringere le mani in un pugno per calmare i tremori.

Lo vedo abbassare lo sguardo sul vassoio davanti a me per poi alzare un sopracciglio e puntare nuovamente i suoi occhi nei miei.

Mi sento come un ladro colto sul fatto perché so perfettamente cosa potrebbe star pensando, e sapere che potrebbe aver ragione mi fa aggrovigliare lo stomaco.

Questo nostro scambio di sguardi però, viene interrotto da una chioma bionda, la quale si posiziona davanti a lui.

Lauren. Di nuovo.

La nausea che sentivo aumenta, mentre loro due si guardano e lei gli sorride. Sento la gola chiudersi e la mascella farmi male da quanto sto stringendo i denti tra loro.

Guardo il resto del tavolo nella speranza che lei non sia lì per lui, ma Trevor li sta ignorando e Dylan sta ascoltando la loro conversazione e li guarda senza dire nulla.

Perché? Perché?

Abbasso lo sguardo e ispiro cercando di non vomitare davanti a tutti.

9 anni prima.

Svegliarsi e andare a scuola, il mio incubo peggiore.

Non so quando è stata l'ultima volta che mi sono svegliata senza sentirmi completamente fuori posto.

«Forza Samantha, sbrigati o faremo tardi» urla mia madre dal piano inferiore.
Sospiro e mi alzo dal letto, sistemandomi il maglioncino.

Vorrei solo rimanere a casa.

Supero lo specchio accanto all'armadio, trattenendomi dal guardare il mio riflesso.
L'ultimo cosa che voglio è vedere lo stato in cui sono.

Glimpse of HopeWhere stories live. Discover now