Lo guardai esterrefatto per qualche secondo prima di voltarmi e salire le scale per raggiungere la mia camera.

L'entusiasmo che avevo visto sul suo volto era qualcosa a cui non ero molto abituato. Di solito Oliver era sempre serio e composto, quelle poche volte che sembrava rilassarsi, mi pareva comunque rigido e impostato.

In quel momento però la sua gioia sembrava autentica.

Spalancai l'armadio della stanza che avevo occupato a casa Greens e un infinità di vestiti ammucchiati mi apparvero di fronte.

"Merda! Cosa mi metto?"

Non potevo certo indossare la tuta che avevo in quel momento. Non era proprio un appuntamento, ma diavolo era un appuntamento, non potevo presentarmi così.

Proprio quando stavo per perdere ufficialmente la testa, il mio telefono squillò.

Era Victoria.

Non proprio un'esperta di moda, ma me la sarei fatta andare bene.

"Per fortuna hai chiamato, Vic. C'è un emergenza!"

"Dimmi dove sei. Mando Hector e Pablo a prenderti!"

"No, non quel tipo di emergenza." Sospirai. Era sempre così stressata. "Ho un appuntamento... cioè non proprio un appuntamento, più un uscita senza impegno... anche se del buon sesso non sarebbe male come conclusione..."

"Julian. Ti devo sul serio mandare Hector e Pablo o stai solo blaterando inutilmente come tuo solito?"

"Io non blatero. Comunque no, non mi servono loro. Mi serve una mano per decidere cosa mettermi per un appuntamento-non appuntamento con Oliver."

"Il mio mal di testa sta aumentando!" Disse lei con la sua tipica voce esasperata.

"Cosa mi..."

"Jeans da appuntamento e t-shirt blu che ti ha regalato Connor." Per fortuna fu rapida nel rispondermi o il povero Oliver avrebbe continuato ad aspettare per l'eternità.

Afferrai jeans che mi facevano un bel culo e che normalmente indossavo nei club e recuperai dal fondo dell'armadio la maglietta blu di alta moda che mi aveva regalato quel figo di Connor.

"Dove andrete?" Mi domando Victoria.

"A fare un po' di shopping al centro commerciale Gran Central e dopo..." Un attimo. "Perché me lo stai chiedendo? Non avrai intenzione di farmi seguire da qualcuno spero?!"

Non sarebbe certo stata la prima volta.

Non ricevetti risposta. "Non voglio neanche sapere le tue intenzioni, ma non azzardarti a mettermi qualcuno alle calcagna! So badare a me stesso, Vic, e non voglio fare una brutta figura con Oliver."

Ancora una volta ci fu silenzio, ma potei sentire lo sbuffo di Victoria. "Va bene, non ti farò seguire da nessuno..."

"Perfetto. Ora vado che sono già di ritardo."

Stavo per chiudere la chiamata quando sentii il resto della frase che avevo interrotto: "... chiederò a Ester di tenerti d'occhio dalle telecamere di sicurezza del centro commerciale."

Mi battei una mano sulla fronte. Non c'era speranza.

**

Circa due ore dopo, avevo le mani piene di buste così come anche Oliver. Non che lui avesse comprato qualcosa, erano tutti miei acquisti, alcuni erano effettivamente grandiosi, ma altri sapevo già che li avrei semplicemente donati a qualcuno che ne aveva bisogno.

Non avevo certo necessità di tutta quella roba, ma l'ansia del primo appuntamento mi aveva giocato un brutto scherzo.

"Qualche altro negozio da svaligiare sulla lista?" Mi chiese non proprio ironicamente Oliver.

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