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19 settembre

Erano passati 5 giorni e 8 ore da quel bacio. Tutto tempo che avevo passato a logorarmi per essere stata così avventata.

Ero distratta quando studiavo, quando ero a lavoro e persino mentre ero a casa sdraiata su quello stesso divano in cui era successo il misfatto. Sapevo che mi stavo comportando come una ragazzina alle prime armi, avevo 21 anni, potevo baciare un ragazzo senza doverci poi pensare su per l'eternità.

Quello non era stato nemmeno il nostro primo bacio. Quello avvenuto in casa sua avevo fatto fatica a rimuoverlo dalla mia testa, ma ce l'avevo fatta. Dopo tutta quella fatica però, ci ero ricascata di nuovo. Ero desiderosa di tornare indietro nel tempo per evitare che accadesse e, nello stesso tempo, per dilatare quel frangente all'infinito.

"Riley!! Pianeta Terra chiama Riley, ci sei?" Le mie farneticazioni furono interrotte da Isi che continuava a muovermi una mano davanti al viso, come a voler scacciare delle mosche.

Scossi la testa con la speranza di scacciare tutti quei pensieri. "Ci sono. Cosa mi stavi dicendo?"

"Ma cosa ti è successo? Sembri avere la testa fra le nuvole!"

Ripresi a controllare i conti del The Hell, cosa che stavo facendo da un'ora senza alcun risultato.

"Se non ti conoscessi, direi che hai problemi di cuore!" Rise.

"Non so di cosa stai parlando. Sono solo stressata per l'esame che avrò a breve." In realtà era più o meno una settimana che non aprivo un libro.

All'improvviso qualcuno bussò alla porta del mio ufficio e Julian e Kora entrarono tutti sorridenti con i mano dei cocktail sicuramente gentilmente offerti da Francis.

"Ciao ragazzi - li salutò Isi - sono contenta di vedervi, magari voi riuscirete a capire che cosa continua a distrarre Riley."

Immaginai che i due trattennero il fiato davanti a una notizia simile: finalmente Riley sembrava essere uscita da quel turbine di indifferenza che l'aveva travolta nei primi mesi dopo le vicende della fabbrica.

Nel frattempo Isi, dopo aver sganciato quella che non sapeva essere una bomba, andò via.

Sentii su di me due paia di occhi che continuavano a fissarmi senza dire nulla. Alzai lo sguardo dai fogli che occupavano la mia piccola scrivania e incontrai i visi aggrottati dei due miei migliori amici.

"Cosa?" Cercai di capire cosa volessero.

I due si sedettero immediatamente sulle due sedie di fronte alla mia scrivania e partirono all'attacco.

"Che ti succede? Sei preoccupata per Ghost?" Chiese Julian.

"Hai problemi con tua madre?" Domandò quasi in simultanea Kora.

"Non ti preoccupare, i due Alfa stanno facendo di tutto per mettersi in contatto con la strega Originale, riusciremo a fermare lo stregone prima che sia troppo tardi!"

"Ieri mia madre mi ha chiamata per dirmi che Danny è uscito per l'ennesima volta da qualche clinica di disintossicazione... comunque mi ha anche detto che i tuoi stanno bene."

"Oliver quasi non mi parla più non so..."

Julian e Kora continuarono a blaterare per qualche altro minuto prima che mi liberassi di quel peso.

"Io e il Traghettatore ci siamo baciati!" Lo dissi tanto velocemente che credetti non avessero capito. Quando però sentii Julian soffocarsi con il suo cocktail e Kora urlare come un indemoniata, capii che lo avevano sentito e come.

Siamo GHIACCIO e FIAMMEWhere stories live. Discover now